Oggi ci propinano brutte notizie in economia. Usiamole bene.
Redazione
Dati negativi sulla disoccupazione europea. In Italia l’11%, con i giovani che arrivano al 35,9% In un anno 620.000 disoccupati in più. Grecia e Spagna vanno male e le borse anche ieri in picchiata.
Una Irlanda terrorizzata dalla crisi vota in maggioranza per la perdita di sovranità accettando il “fiscal compact” europeo, vale a dire il commissariamento dei propri bilanci da parte di Bruxelles.
La ripresa negli USA non decolla, e Obama accusa l’Europa perché fa poco per fronteggiare la crisi. Si preoccupa perché non sa proprio cosa dire ai suoi elettori per essere riconfermato: le guerre sono ancora lì. Guantanamo pure, la crescita non c’è stata… E poi si dimentica che la crisi non nasce in Europa, ma proprio negli USA, dalle razzie consentite dai politici americani, di ogni colore partitico, ai corsari della finanza dei derivati. Che hanno fatto e fanno da padroni alla Casa Bianca ed al Congresso. Ipocrisie…
I dati macroeconomici sono negativi e per di più ce li propinano in modo terrorizzante, per spingerci nelle braccia del superstato centralizzato. Noi concentriamoci sulla crescita di tante microeconomie virtuose, intorno a noi: gruppi d’acquisto, investimenti etici, solidarietà, iniziative eque e solidali, bio, monete complementari… Rivediamo in modo virtuoso le priorità nei nostri acquisti.
La crisi è un’ottima occasione di crescita vera!