Un bellissimo discorso del deputato grillino. Peccato che fatto dai banchi dell’opposizione non serva a nulla.
di Enrico Carotenuto
Mi è capitato di vedere il video dell’intervento del deputato 5 Stelle Alessio Mattia Villarosa sul Fiscal Compact, i trattati europei e la perdita di sovranità.
Bello. Veramente bello sentire finalmente un discorso sensato in parlamento.
Ma farlo dai banchi dell’opposizione è troppo facile.
E’ un inutile contentino ai quasi nove milioni di persone che hanno votato il M5S.
Da lì, questo discorso, serve solo a quello.
La realtà dei fatti è che la mossa del duo Grillo-Casaleggio di non formare il governo, è un colpo al cuore di chi sperava che votando 5 stelle, qualcosa sarebbe cambiato. E invece abbiamo lo stesso governo di prima, fatto dagli stessi poteri che hanno forzato l’introduzione di Fiscal Compact e MES, dagli stessi che la sovranità ce l’hanno tolta. Io questo discorso, caro cittadino Villarosa, lo volevo sentire fatto dai banchi della maggioranza. Io, e tanti come me, volevamo che si agisse, non che si chiacchierasse. Così cosa cambia? ,Niente, nada, nichts, nothing, rien.
Sono stati annunciati anche i nomi per le commissioni parlamentari, il tormentone degli ultimi mesi con cui Grillo ha distratto il popolino. Come volevasi dimostrare, anche nelle commissioni il 5 Stelle conta come il due di picche a briscola. Che si aspettava Grillo? Di comandare in minoranza? E i deputati, poveri ragazzi imberbi, dove credevano li conducesse il lider maximo?
E così ci ritroviamo con tutti i temi cari agli italiani, relegati all’angolo, strillati da una minoranza che grida forte (dal sito di Grillo) di essere il primo partito del paese.
Il primo partito del paese che non riesce ad ottenere nulla di nulla. Che non porta avanti nessuno dei temi per cui sono stati votati, se non a parole, dai banchi dell’opposizione, in un’aula semivuota, con qualche timido applauso.
Quando su questo sito, mesi addietro, parlavamo del Movimento 5 Stelle come del recinto del dissenso, ci siamo presi insulti e aggressioni verbali dai saccenti della rete, che forti del bignami di politica nuovo nuovo, e delle forme pensiero fatte circolare ad arte, pontificavano sulla rivoluzione, sull’inciucio e quant’altro. E ora mi chiedo: in quale modo questi personaggi sperano di cambiare le cose in maniera non violenta? Hanno chiamato “inciucio” il processo democratico costituzionale, e vi hanno rinunciato per fare che? Come le portano avanti le battaglie sull’occupazione, la sovranità, l’acqua, l’inquinamento?
Ora, con la bella bottarella mediatica sui rimborsi e degli stipendi ai deputati, il movimento è stato relegato in seconda fila, temo per molto tempo. D’altronde era logico: il recinto deve essere gestibile, formato da fedelissimi ingenui, al massimo al 15% dei consensi. Così i deputati grillini potranno fare tutti questi bei discorsi in eterno senza effettivamente disturbare nessuno. Di Pietro docet.
Di buono c’è che i ragazzi 5 stelle, sia quelli in parlamento che quelli fuori, magari cominceranno a porsi domande sulla leadership. Cominceranno a chiedersi. magari, cosa ci sono andati a fare in parlamento. Per conto di chi. Perchè con nove milioni di voti non sono riusciti a imporre nulla.
La questione di fondo comunque rimane sempre la stessa: i grandi poteri mondialisti manovrano tutto lo schieramento. C’è chi ne è più consapevole, chi meno, sia dentro che fuori da Montecitorio. Chi ha a cuore le sorti dell’umanità ha una sola possibile strada da percorrere: quella dell’aumento del livello di coscienza personale, e delle persone intorno a se. Solo così potremo uscire dall’eterno valzer delle maschere del potere. Cerchiamo ognuno di fare il meglio che possiamo, ognuno nel proprio settore, ma continuando ad informarci, ad avere fame di qualcosa di meglio, tenendo basso il volume della rabbia, e alto quello del cuore e della ragione.
IL BELLISSIMO DISCORSO DEL CITTADINO VILLAROSA:
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