Perché sul tema immigrazione i grillini votano contro le indicazioni dei loro leaders?

casaleggio

Perché sul tema immigrazione i grillini votano contro le indicazioni dei loro leaders?

di Fausto Carotenuto

Grillo ha lanciato un rapidissimo sondaggio sul proprio sito sul tema della Immigrazione. Se deve o no essere reato.  E un’ampia maggioranza ha votato a favore dell’abolizione del reato di immigrazione. I sì all’abrogazione sono stati 15.839, i no 9.093. I votanti sono stati 24.932. Un po’ pochini per un movimento che rappresenta una porzione così vasta dell’elettorato. (Si può ancora parlare di democrazia diretta?)

Su questo tema Grillo, con il sostegno di Casaleggio, aveva lo scorso Ottobre aspramente biasimato i propri parlamentari che si erano espressi per abolire il reato di immigrazione. Dicendo che così si perdevano voti e consensi, perché il 5 stelle è il partito “della pancia” e quindi doveva ascoltare non elementi superiori e ideali ai quali ispirare le masse, ma solo la “pancia” della gente… ( vedi l’articolo https://coscienzeinrete.net/politica/item/1617-m5s-il-partito-della-pancia-incredibile%E2%80%A6 )

E’ comunque bello vedere che la maggior parte dei votanti non ha obbedito alla spinta alla pancia invocata da Grillo, ma ha preferito seguire una ispirazione ideale umanitaria più elevata. Speriamo il risultato sia vero, anche se nessuno ha modo di verificare cosa combinano i detentori del blog, né fuori né dentro il movimento…

 L’improvviso lancio del referendum tra gli aderenti al 5stelle ha suscitato critiche anche nel movimento. Per la rapidità, il mancato preavviso e la totale assenza di un dibattito o approfondimento preventivo. In particolare il senatore grillino Campanella ha detto: «Siamo tutti d’accordo sul fatto che le leggi votate in parlamento hanno conseguenze serissime? Io ogni volta che discuto di qualcosa sono investito dalla consapevolezza del fatto che in ogni comma c’è la vita delle persone. É così che vogliamo gestire la vita dei nostri concittadini? A mo’ di rischiatutto? Questa vicenda del reato di clandestinità è stata gestita dal Blog in modo discutibile. Non è così che va gestita la democrazia diretta. La vita delle persone non è un videogioco né una battuta da condividere sui social media. Il blog gestito così diventa un’arma nelle mani di qualcuno che si è convinto di poter gestire più di 150 parlamentari con strategie di organizzazione di rete aziendale… Togliamo quella pistola a Casaleggio! Il M5S è un fenomeno troppo serio per essere gestito in questo modo!”

E il suo collega Lorenzo Battista: «Invito caldamente l’autore di questo ennesimo condizionamento esterno a rivedere insieme al gruppo parlamentare il modus operandi o lasciare a una rappresentanza più democratica e partecipativa la gestione dello strumento informatico/informativo del M5s».

Ma allora perché Grillo e Casaleggio hanno voluto fare questo referendum? Cosa può significare?

Una delle due:

  1. Che il movimento 5 Stelle è veramente democratico, ed i suoi leaders, sia pure non eletti, ascoltano i militanti, che si esprimono con un valido strumento di democrazia diretta. E i parlamentari grillini non hanno alcun motivo di lamentarsi.
  2. Che facendo votare le persone in questo modo su un tema minore i leaders cerchino di darsi una patente di democrazia. E che questo tenda a convalidare il meccanismo in base al quale i parlamentari comunque non decidono nulla, e lo farebbero solo i cosiddetti militanti via web. Una modalità controllata nei tempi, nei modi e nei risultati da Casaleggio, che questa volta ha deciso di far passare questo risultato di minore dissenso, allo scopo di convalidare la trasparenza di un sistema che trasparente non è.

Scegliete voi quale delle due…

Noi temiamo che la prima non sia quella vera.

Noi non crediamo nella democrazia diretta, che è facilissima da manipolare. Ma nella formazione di classi politiche eticamente mature, preparate e motivate da un sincero amore per la società, capaci di nobilitare lo strumento della rappresentatività. Uno strumento che è stato devastato dalla mancanza totale di etica della attuale classe politica, ma che va riabilitato, non buttato via. Per fare bene la politica ci vogliono competenze accompagnate da un alto profilo morale. Non si improvvisa. Linee o decisioni politiche dettate da masse incompetenti o da politici privi di amore  sono e saranno un disastro. Comunque al servizio dei soliti poteri anticoscienza.

E’ difficile costruire una politica cosciente… ma lavoriamo e lavoreremo per questo.

 

aquila

 

 

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