Cosa intendiamo per Spiritualità?
di Fausto Carotenuto
Tutto ciò che dentro di noi riconosce che non esiste solo la materia, gli avvenimenti o gli esseri così come li percepiscono i nostri sensi. Ma che quello che noi percepiamo in questo modo è manifestazione di realtà più profonde e più importanti.
Spiritualità è religione, ma non necessariamente nel senso di un credo organizzato… È spiritualità anche quella libera, che parte da una convinzione, da un moto, o anche solo da un dubbio, da una domanda interiore.
È religione nel senso originario del latino “re-ligo”, ricollego me stesso al Mondo Spirituale, al senso più profondo di quello che mi circonda.
Ritrovo nella stessa materia e negli esseri materiali che mi circondano un qualcosa che non è solo minerale, ma che esprime con le sue forme, la sua vita, la sua bellezza, il suo senso, qualcosa di più… Che attiva in me sentimenti, pensieri e impulsi ad agire, che non sono minerali… Ma che fanno parte di un mio mondo interiore che è di una dimensione diversa, superiore, una dimensione che poi determina cosa facciamo nella materia e con la materia… E cosa ne ricaviamo per la nostra interiorità.
E tutta la Natura intorno a noi, con la sua bellezza e perfezione di funzionamenti, ci parla degli esseri meravigliosi che l’hanno costruita e che la curano. Non esiste al mondo bellezza o efficiente funzionamento di qualcosa, a meno che una qualche coscienza non li abbia accuratamente progettati, pensati e costruiti…
E ogni cosa ci parla del livello di coscienza di chi l’ha fatta… questo lo sappiamo tutti. Un tavolo ci parla del livello di coscienza e quindi di creatività di uno specifico falegname… non si è fatto per caso… Una quercia, un’aquila o un bambino ci parlano del livello di coscienza e creatività e artisticità di Qualcuno che ha concepito e creato questi esseri…
Noi siamo capaci? Il più grande scienziato del mondo è capace? All’MIT di Boston o al CERN di Ginevra sanno fare una quercia, un’aquila o un bambino… con la loro complessità, la loro bellezza, il loro senso profondo?
NO. Non sanno fare nemmeno un filo d’erba…
Allora vuol dire che una qualche coscienza creativa superiore agli uomini si è messa all’opera per fare i meravigliosi esseri che abbiamo intorno e che noi proprio ancora non sappiamo fare.
Ma anche osservando il percorso di vita nostro e di altre persone un po’ alla volta siamo in grado di renderci conto del fatto che gli eventi non sono casuali, che portano in certe direzioni, che ci stimolano a fare certe cose piuttosto che altre, a lavorare in certe direzioni di crescita interiore… Che poi noi siamo liberi di seguire o meno.
Come se Qualcuno scrivesse accuratamente per noi una sceneggiatura della quale noi siamo attori chiamati a improvvisare ogni giorno, come nella Commedia dell’Arte… Ma comunque sulla base di un canovaccio del quale quel Qualcuno ha amorevolmente e saggiamente determinato il luogo, i costumi, le fattezze, l’epoca, le scene, gli attori e il fluire degli eventi…
Uno scienziato materialista, o un divulgatore materialista alla Piero Angela, direbbe che è tutto frutto del caso… Che prima o poi tutto quello che esiste è venuto fuori per legge di probabilità dalla materia, che crea se stessa casualmente, e dalla casualità è venuto fuori tutto, gli esseri, gli ecosistemi, i pensieri, i sentimenti, la bellezza, il fluire degli eventi… E che in fondo è solo un fatto statistico se dal caos vengono dei sistemi intelligenti…
Ed è proprio questo modo pseudo-scientifico, scientista di pensare… un po’ barbaro, poco riflessivo, privo di cuore e di sensibilità che domina la nostra disperata cultura materialista. Come direbbe Rudolf Steiner… questa “superstizione negativa”, per cui per argomentare che esiste solo la materia e solo il caso si è costretti alle più astruse teorie, a tapparsi gli occhi e a spegnere il cuore.
E allora proviamo a fare un esperimento sulla legge di probabilità legata al caso: andiamo su una bella spiaggia e diciamo a noi stessi che se ripetutamente riempiamo un secchio con della sabbia e la gettiamo per aria, prima o poi, contando sulla legge delle probabilità, la sabbia ricadendo dovrà necessariamente disporsi in modo da costruire da sola un bel castello con fossato, mura, torri e merli… Perché a livello probabilistico questo è possibile, e proprio così è venuto fuori da solo l’universo con tutti i suoi mondi e le sue creature. E cominciamo a lanciare la sabbia per aria, una, dieci, cento, mille, un milione di volte, un miliardo di volte…
Secondo voi verrà mai fuori il castello? Anche se i nostri discendenti proseguissero ogni giorno per millenni nella nostra opera?
Ma è chiaro che no, e che la legge di probabilità è una balla… E che il caso non esiste. Il castello non verrà mai fuori a caso… lo sappiamo tutti. E oltre a questo bisogna dire che, anche venisse fuori, Qualcuno avrebbe dovuto comunque tirare fuori prima da qualche parte la sabbia, il secchio, noi che siamo sulla spiaggia e la nostra voglia di capire e di fare… Figuriamoci se al posto del castello di sabbia doveva venire fuori il mondo vegetale, quello animale, quello minerale e quello umano… L’intero cosmo. Con la loro complessità, la loro bellezza e i loro delicati e meravigliosi equilibri evolutivi.
Spiritualità è comprendere e sentire in noi che quello stesso mondo di pensieri e di sentimenti che è dentro di noi è alla base di ogni essere ed evento intorno, che nascono dai pensieri, dai sentimenti, dall’amorevolezza di Qualcuno. Un Qualcuno che ha voluto costruire per noi sulla Terra un meraviglioso palcoscenico che ci stimolasse a crescere e a diventare un po’ alla volta come Lui-Lei, capaci di influire sulla realtà con gli stessi Suoi mezzi: un pensiero creativo e amoroso, che diventa azioni capaci di migliorare il mondo, così come ha fatto e fa Chi lo ha creato.
Un percorso per riconoscersi ed operare sempre di più come figli dotati delle stesse qualità del Padre, del Mondo Spirituale… mandati sulla Terra proprio per far crescere quelle stesse qualità amorosamente creative che sono ovunque intorno a noi, e che possiamo riconoscere osservando un tramonto, assaporando un buon cibo pieno di vitalità e di bellezza, guardando un fiume che scorre, un uccello che vola, un fiore che sboccia…
Spiritualità è rendersi conto del non casuale, intelligente fiume d’amore divino nel quale siamo immersi… e farlo scorrere anche dentro di noi e fuori di noi per migliorare noi stessi e il mondo intorno.
… E sentirsi felici per questo!
Tratto dal libro “La Spiritualità nella Vita” di Fausto Carotenuto.
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