Terrore a Ottawa: comincia la Guerra in Casa Nostra
di Fausto Carotenuto
Non si capisce ancora nulla di quello che è veramente successo ad Ottawa. Ma un dato appare già chiaro: è un passo importante nella strategia della tensione che vuole portare il conflitto Islam-Cristianesimo anche in Occidente, anche vicino alle nostre case. Che vuole alzare il livello della guerra coinvolgendoci sempre di più.
Ma veniamo ai fatti di Ottawa: pare che un giovane canadese convertito all’Islam, con precedenti di droga e piccoli furti, sia sceso da una Toyota Corolla carico di armi. Sia prima andato a uccidere una guardia d’onore del War Memorial (come dire il nostro monumento al Milite Ignoto a Roma). E poi sia andato dritto nel vicino Parlamento canadese sparando. Sarebbe poi stato ucciso da una guardia. Non si capisce se fosse spalleggiato da qualche cecchino. Subito una vasta parte della capitale canadese è stata bloccata. Il panico si diffonde. Squadre di poliziotti canadesi circondano il centro e perquisiscono le vetture in numerosi posti di blocco. Le ambasciate e molti uffici chiudono. L’allerta massima dal Canada si estende alle installazioni statunitensi. Un continente intero viene sottoposto dai media a raffiche di tensione…
Ma in effetti – oltre il dolore per il povero ragazzo italo-canadese ucciso – non è tanto importante quello che è veramente accaduto. Quello che occorre osservare con cura è come la vicenda viene presentata dai media e dalle autorità e le misure che verranno prese.
La realtà di questa vicenda si coglie, a livello più profondo, in due dichiarazioni lette questa mattina sulla stampa canadese….
Da una parte un giovane diciannovenne studente d’arte, tra i testimoni nella zona: “Quello che mi preoccupa è che da domani il Canada non sarà più lo stesso..”
E dall’altra il Premier Harper dice: “Lo stato islamico ha specificamente puntato al Canada e ai Canadesi come obiettivo… Non possiamo ormai sentirci sicuri nemmeno nelle nostre case.”
Ecco, in queste due frasi la motivazione autentica di quanto è accaduto.
La motivazione di chi ha organizzato questo evento ed il suo sfruttamento mediatico è quella di rendere i canadesi – ed il resto degli occidentali – sempre più impauriti, in ansia, disposti a fare qualsiasi cosa, anche di disumano, poco legale, non democratico e limitante delle libertà civili, per difendersi dalla minaccia del terrore islamico.
Una minaccia che è entrata ovunque nelle strade e nei cortili delle città occidentali, attraverso le enormi ondate migratorie degli ultimi decenni.
E’ chiaro che le masse di poveri islamici che sono venute in occidente per trovare lavoro sono fatte soprattutto di bravissime e normalissime persone. Che non hanno alcuna intenzione di aggredire gli occidentali. Ma è anche vero che nel tessuto di moschee e scuole religiose che si occupano dell’aspetto religioso di queste masse, è facile nascondere cattivi maestri, fanatici e infiltrati, capaci di sviluppare una diffusa manovalanza disposta a diventare terrorista. E capaci di sviluppare azioni delle quali poi “tutti gli immigrati islamici”, senza tante distinzioni, verranno considerati dalla gente comune responsabili… Nemici da odiare.
Come più volte abbiamo evidenziato in questo sito, il conflitto occidente-islam è stato appositamente creato da centrali anticoscienza occidentali per mantenere e rafforzare la presa su opinioni pubbliche in graduale risveglio di consapevolezza.
Se le coscienze si stanno risvegliando, i gruppi che non vogliono perdere il potere hanno bisogno di strategie anticoscienza, fatte di paura, ansia, odio verso un nemico il più possibile cattivo, sanguinario, imprevedibile, incomprensibile. Pensieri e sentimenti che indeboliscono e annebbiano le menti ed i cuori e ci rendono più facilmente manipolabili.
Da oltre un secolo molte organizzazioni oscure, da cui dipendono governi e servizi segreti, si sono occupate di creare, fomentare e diffondere un Islam radicale, oltranzista e violento, fino ad alcuni decenni fa quasi inesistente nei paesi islamici. Nel contempo per aumentare gli odi è stato creato nel cuore del Medio Oriente il problema arabo-israeliano. Una ferita aperta da non chiudere mai. Poi la creazione “tutta occidentale” dello stato islamico iraniano, e quindi l’organizzazione a tavolino da parte di gruppi soprattutto americani, del fenomeno talebano in Afgfhanistan e di Al Qaeda. Poi l’avvio della Terza Guerra Mondiale con la sanguinaria provocazione dell’11 settembre, che ha aperto la strada alla riduzione dei diritti civili degli occidentali. E che ha dato il via alle nuove crociate in Medio Oriente: Afghanistan e Iraq. Crociate che hanno indebolito i regimi laici e rafforzato la reazione islamica. E poi ultima la finta serie di primavere islamiche, che ha destabilizzato quasi tuti i regimi laici arabi, per consegnare un paese dopo l’altro nelle mani di oltranzisti radicali islamici.
Tutto questo per fare in modo che il nemico islamico avesse una qualche forza, una qualche credibilità come nostro nemico.
E sempre le stesse logge oscure occidentali dietro alla creazione degli sheick islamici oltranzisti, dello stato di Israele, dei Fratelli Musulmani, dei rivoluzionari khomeinisti iraniani, dei wahabiti sauditi, dei salafiti, dei finanziatori qatarini, dei creatori e addestratori dell’ISIS. Ed i governi, i servizi segreti e gli eserciti occidentali, si sono fatti strumento di questa perversa strategia.
Ma per rendere ancora più credibile e terrorizzante la minaccia occorreva che nessuno di noi occidentali si sentisse più tranquillo, nemmeno in casa propria.
Occorreva preparare un tessuto adatto: ed allora i governi hanno favorito per anni un’enorme immigrazione, legale e soprattutto clandestina. Che fosse in qualche modo anche internamente destabilizzante e creasse anche reazioni “di pancia”, sulle quali poter poi giocare per aumentare il clima di odio nel corso del futuro conflitto, quello attuale.
E’ stata favorita questa immigrazione in forme destabilizzanti e contemporaneamente sono stati creati, finanziati e protetti, partiti anti-immigrati, come la Lega in Italia e molti altri in tutti i paesi.
L’ISIS, il califfato islamico, con le sue apertissime e provocatorie nefandezze, è l’innesco di una nuova fase di escalation del conflitto, sia in Medio Oriente, che in Occidente.
Ma esiste veramente l’ISIS? Ha una sua logica interna, i suoi obiettivi e dei suoi fini da perseguire?
A noi non sembra: tutto quello che l’ISIS fa non corrisponde agli interessi dichiarati. Se dichiara di voler costituire un grande califfato islamico, dovrebbe cercare di farlo in modo un minimo ragionevole. Dovrebbe perseguire i propri obiettivi gradualmente, senza crearsi troppi nemici capaci di bloccare sul sorgere le sue aspirazioni.
Ed invece le azioni dell’ISIS sono feroci e contemporaneamente stupide. Fa di tutto per crearsi nemici potentissimi, per farsi attaccare e distruggere… Le sue azioni più feroci vengono propagandate al massimo. E’ chiaro che vengono compiute proprio per essere propagandate in occidente e generare reazioni.
Ma certo nessuno può essere così ingenuo da pensare che le reazioni dei giganti militari occidentali siano di impaurirsi e ritirarsi… semmai il contrario.
Conosciamo molto bene i fanatici islamici, ma raramente abbiamo visto persone stupide o ingenue fino al punto di muoversi nel modo insensato dimostrato dal califfato.
Hanno di fronte un gigantesco esercito mondiale, formato da enormi apparati militari e intelligence, e, invece di cercare di non stuzzicare le grandi potenze e continuare la loro opera di rivoluzione islamica nei paesi arabi con meno interferenze possibile, fanno di tutto per farsi attaccare.
Sì, compiono una serie di azioni inutili per il loro presunto scopo di stabilire un califfato islamico, come sgozzare in video innocenti, rapire bambini e poi giovani donne per farne schiave del sesso al mercato, trucidare cristiani, curdi e yazidi, provocare turchi e giordani…
E poi ora vanno a menare calci negli stinchi delle grandi potenze con attentati in Occidente. Come per convincere le opinioni pubbliche occidentali a sostenere con sempre maggiore forza interventi contro di loro.
Va bene, sono fanatici… Ma sono anche così stupidi?
No. Non è possibile.
E’ chiarissimo che loro non hanno una strategia o un pensiero autonomo: sono solo lo strumento di forze oscure trasnazionali, soprattutto occidentali, che usano questo conflitto per tenerci impauriti, in emergenza, colmi di odio, addormentati.. in modo da perpetuare e rafforzare il loro potere. In modo che continuiamo a pagare per enormi apparati militari e di sicurezza che servono a controllare sempre di più noi stessi.
Prepariamoci, soprattutto psicologicamente, ad una escalation delle azioni terrorizzanti in occidente. Si è ormai aperta questa fase. Come in fondo svela inconsapevolmente il premier canadese Harper, loro vogliono che non “non ci sentiamo sicuri nemmeno nelle nostre case”.
La prima risposta della nostra coscienza dovrà essere quella di non lasciarsi trascinare dal clima di odio, di paura e di emergenza.
Se è questo che vogliono, non faremo il loro gioco.
Non ci faremo trascinare da quello che ci dicono i media e quei burattini dei nostri governanti, sapendo che non è vero, che la verità è un’altra. E che siamo noi il loro obiettivo.
Le loro campagne non sono per difenderci dall’Islam, ma contro la nostra libertà interiore.
Manteniamoci informati e liberi interiormente, e l’onda di violenza e di tensione diretta contro di noi non abbasserà le nostre migliori qualità. Ma da questa stessa onda, per reazione, trarremo ulteriori forze di consapevolezza e di amore per la società.
Più vorranno trasformarci in essere impauriti, schiavi e carichi di cattivi sentimenti, più risponderemo pensando a quante cose buone, per il bene della società, ognuno di noi può fare intorno a sé.
Non lasciarsi distrarre… e farle!
Non facciamoci condizionare: la vera lotta per il bene e per l’evoluzione è dentro di noi, dove NOI siamo il vero protagonista.
Non praevalebunt!
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