Siamo in pieno regime: niente libertà di parola perchè minaccia lo spread
di Fausto Carotenuto
Il Presidente di Confindustria Squinzi esprime apertamente il proprio dissenso nei confronti della cosiddetta spending review del governo, e chiama i tagli draconiani con il nome appropriato di “macelleria sociale”, trovandosi una volta tanto d’accordo con la Camusso della CGIL. Entrambi hanno paura che la spending review sia un ulteriore colpo mortale al tessuto economico italiano.
E allora ecco la reazione stizzita di Monti che nella rabbia si scopre e dice:
“Dichiarazioni di questo tipo, come è avvenuto nei mesi scorsi, fanno aumentare lo spread e i tassi a carico non solo del debito, ma anche delle imprese; quindi invito a non fare danno alle imprese”.
Traduzione: Zitti e non rompete le scatole, che stiamo utilizzando lo spread come clava per fare il superstato eurocentrico. Unica salvezza possibile da una crisi provocata dai poteri da cui dipendiamo, proprio per ridurre le vostre libertà.
Alla reazione rivelatrice di Monti si associa il pierino Montezemolo che in pratica definisce indegno il comportamento di Squinzi, che va contro l’operato tanto buono bello, caro ed illuminato del duce supremo Monti. Salvatore della Patria.
Le reazioni di Monti e del Pierino rivelano il vero volto autoritario di questo potere. Che non vuole critiche, con la scusa dell’emergenza. E rivelano la direzione voluta di questa crisi: allineare tutti alla dittatura centrale europea. Unica, come il grande fratello orwelliano, in grado di salvare gente che è troppo disordinata e incivile, se lasciata libera di operare e di esprimersi.
Rivelano anche la miseriuccia di Luca Cordero di Montezemolo, che intona il peana per avanzare la sua candidatura a Presidente del Consiglio per il prossimo anno.
Monti accusa il presidente di Confindustria di pronunciare parole che danneggiano le imprese, ed in questo è implicita l’accusa alla Camusso di fare danno agli operai. Mentre solo il Governo dei saggi sa come sistemare tutti per bene… Nel silenzio obbediente degli altri. Ecco loro sono così saggi che si aspettano da tutti noi un “silenzio costruttivo”.
E sono saggi che hanno stranamente in comune studi e frequentazioni gesuite…. Monti, Draghi, Montezemolo… Ah, dimenticavamo… in comune anche un bel passaggio in particolari università americane: Yale, MIT, Columbia… di grande rilevanza massonica.
Chi si oppone è un traditore, o un disfattista… come si sarebbe detto nella prima metà del secolo scorso quando qualcuno si opponeva alle scelte insane delle dittature.
Una volta il disfattista era qualcuno che criticando il regime favoriva i nemici della rivoluzione, quale che fosse – comunista, fascista o nazista. Mussolini si turava il naso per il tanfo insopportabile del disfattismo.
Ora disfattista è chi favorisce lo spread… Sono i nemici della “grande” rivoluzione europea, madre di tutte le soluzioni…
Saremmo tutti liberi di parlare e di esprimerci… se non ci fosse lo spread. Purtroppo è così e dobbiamo rassegnarci a questa “necessaria” castrazione della democrazia.
Questa la visione-trappola predisposta per noi dai poteri di manipolazione. Ma noi ci sentiamo ancora più liberi proprio perché ci rendiamo conto della trappola mentale, e ce ne teniamo tranquillamente fuori.
Più vogliono ridurre la libertà, e più la sentiamo vibrare dentro di noi!
Grazie professori di regime.
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