Sequestro “arsenale” NO TAV: ma perchè dare aiuto alla propaganda pro TAV?
di Fausto Carotenuto
I carabinieri hanno trovato un pericoloso ARSENALE in una macchina ad un posto di blocco in Valsusa.
Allora ci aspettavamo di leggere un lista del tipo: una decina di bombe a mano, due missili anticarro, un bazooka, tre kalashnikov e due beretta.
Una volta questo si definiva un “arsenale”, sia pure ancora con qualche forzatura.
Ora vediamo cosa hanno trovato in questa macchina: 6 maschere antigas, tubi di plastica, un po’ di fionde, cesoie, guanti e tute da lavoro scure… E poi 5 molotov. Qui naturalmente bisogna vedere se erano già montate o ancora da montare (il che significherebbe 5 bottiglie vuote, uno straccetto e una tanica di benzina…).
Chiaramente poca roba, ma se ben ben trattata mediaticamente fa apparire i no tav come un branco di pericolosi terroristi.
Proprio questo è il problema, Perchè si tratta invece solo di qualcuno che non ha riflettuto abbastanza e che pensa di “fare la rivoluzione” e di risolvere le cose con un taglio di rete e quattro botti. E non si rende conto di fornire il destro alla repressione del movimento. Che è un movimento sano, pacifico, fatto di cittadini, mamme, lavoratori, gente per bene non violenta.
Questi inconsapevoli che giocano la carta di una violenza priva di senso e di risultati, e tra i quali è facilissimo inserire infiltrati, vanno isolati dalla gente per bene perché fanno del male alla grande causa NO TAV. E, che lo sappiano o no, lavorano per chi la TAV la vuole fare.
E poi anche con qualche molotov e qualche fionda qualcuno si può fare male su serio, per giunta senza ottenere altri risultati che non siano una maggiore repressione di tutto il movimento.
Ci vuole il coraggio della non violenza totale, il coraggio delle idee e dei sentimenti.
E il cielo aiuta questo coraggio. Altre forze spirituali fomentano invece la violenza contro la coscienza, da entrambe le parti…
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