Renzi l’Amerikano torna a casa… una bella rimpatriata
di Fausto Carotenuto
Una settimana negli Usa a trovare i propri sponsor. A far vedere in giro il volto giovane di una Italia “nuova”, tutta filo americana e guerrafondaia. Sì proprio quella che è in “prima linea” nella terza Guerra Mondiale con l’Islam per conto di Obama e dei suoi oscuri mandanti transnazionali.
Che siamo “in prima linea” nella guerra non lo dice ovviamente la nostra infangata Costituzione, ma ufficialmente l’ineffabile viceministro degli Esteri Lapo Pistelli… un altro della banda dei toscani ex Dc, per di più professore ordinario alla Stanford University. Proprio là dove si sta recando il nostrano Mr Bean per incontri e conferenze.
La Stanford, una delle università del potere oscuro, così come il CFR, che accoglierà a seguire il Renzi. Sì proprio il Council on Foreign Relations, uno dei think-tank della manipolazione, uno di quei gruppi di cosiddetti esperti di politica mondiale dove le strategie nere diventano tattiche di espansione del potere attraverso lo sfruttamento di guerre, tensioni, crisi economiche e terrorismo.
La Stanford è una sorta di covo di ultraconservatori e di mondialisti. L’amicone di Bush Ronald Spogli, ambasciatore in Italia ai tempi di Berlusconi, è uno dei personaggi ultraconservatori che il Renzi troverà ad accoglierlo.
Fu lui che lo andò a trovare, allora sindaco di Firenze, per offrirgli un viaggetto di indottrinamento filo-Usa, che si chiama “international leadership visitor program”, fatto anche da altri esponenti dei nostri recenti governi.
Renzi non gode solo dell’appoggio dei democratici americani, ma anche e soprattutto dei conservatori guerrafondai scatenati. Entrambe le correnti sono infatti dipendenti dallo stesso coagulo di interessi gesuitico-massonici.
Ad accoglierlo ci sarà da qualche parte anche quel suo amicone, l’ineffabile Michael Ledeen, intrallazzatore spione ultradestrorso, coinvolto nel caso Moro e dovunque ci sia da menare le mani per poteri oscuri e per la potenza americana. In effetti se non avessero fatto fuori Moro non ci ritroveremmo il tipo di classe politica che abbiamo ora al governo, schiava di poteri esterni all’Italia.
Ecco chi va a trovare Renzi: quelli che hanno voluto la sua nomina ed hanno lavorato per decenni perchè finissimo così: a sovranità ultraridotta.
Vi domanderete: ma perchè Renzi non se lo tengono?
Ci piacerebbe, ma sarebbe del tutto inutile: dopo di lui c’è la fila di politici in vendita ad interessi contrari a quelli del nostro Paese e della gente. La vera soluzione verrà quando le coscienze saranno maturate al punto da non farsi più imbrogliare dai soliti lacchè dei poteri di manipolazione. E da non votarli più, quale che sia la casacca partitica o la maschera che stanno indossando per imbrogliarci meglio.
Non abbiamo altro di meglio da fare? Sì, tanto.
Ad esempio dare una mano a far maturare le coscienze un po’ prima…
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