Non si può comprendere una sola vita umana… ma poi si scopre che “va tutto bene”
di Fausto Carotenuto
Non si può comprendere una sola vita umana considerandola come se fosse un evento chiuso in se stesso.
Una vita è come la scena di un film: non la si capisce bene se non si sa cosa è successo prima.
E nella realtà spirituale si scopre che tutti gli aspetti di una persona, come il carattere, il corpo, le tendenze, i difetti e le aspirazioni hanno a che vedere proprio con quanto è accaduto prima. In vite precedenti. Perfino il flusso degli avvenimenti, degli incontri e dei luoghi per i quali passiamo ha a che fare in modo significativo e non casuale con un passato più o meno remoto.
Tutto in questa vita è predisposto perché maturiamo quelle forze che non erano sufficienti in vite precedenti al nostro essere più profondo, A quel nostro io che indossa di volta in volta corpi e personalità differenti per farne una preziosa esperienza di crescita.
E allora possiamo considerare che le tendenze, gli impulsi positivi che abbiamo nel cuore e nella mente ci mandino nella direzione della crescita di nostre qualità, di qualità spirituali: la forza, la capacità di volere una cosa buona e realizzarla, il pensiero progettuale creativo e la spinta del cuore necessari per fare con amore qualcosa che non riguardi solo noi, ma gli altri, le altre creature e la Terra. Tutto in questa vita congiura per mandarci proprio in qualcuna di queste direzioni di acquisizione di forze attraverso le esperienze che ci si pongono davanti. Accuratamente dirette dagli Esseri che amandoci ci guidano.
Ed è bello scoprire che proprio gli ostacoli esterni della vita, così come i difetti fisici e psichici, le ansie, le paure, le rabbie e le insicurezze, uniti a determinati eventi che sembrano negativi, altro non siano che pesi ben predisposti per fare in modo che avendo difficoltà a pensare, sentire o fare certe cose, noi ci mettiamo più forze… Forze che si sviluppano come nuove là dove prima non le avevamo…
Se non ci facciamo annichilire potremo finalmente considerare insieme le nostre aspirazioni più profonde e gli ostacoli che abbiamo a realizzarle, e comprendere la precisa formula di crescita di questa vita. E allora potremo pensare agli ostacoli interiori, psichici e fisici, o a quelli esterni come come opportunità per esercitare e produrre in noi maggiori forze spirituali. Che non avremmo maturato e messo in campo se non sollecitati da certi fattori negativi fisici, interiori o esterni.
Questo il senso dei dolori e degli ostacoli: indurci a sfoderare forze che non avevamo, sia in questa vita che nelle vite precedenti. E che in quelle vite hanno prodotto problemi, dolori, a volte disastri, che ora ci tornano incontro in forme diverse perché maturiamo quelle forze di pensiero e riflessione, di consapevolezza, di amore e compassione, di volontà realizzativa… che prima ancora non avevamo. E tutto avviene secondo il misterioso, saggio e bellissimo meccanismo del karma. Che ci restituisce ogni volta da posizioni diverse la possibilità di fare nuovamente, producendo nostre forze, quello che nel passato non siamo riusciti a fare.
E allora se guardiamo a quei nostri difetti che non ci piacciono, a quelle paure e quelle ansie o insicurezze che ci turbano, o a quegli eventi della vita che sembrano sfortune… potremo cominciare finalmente a considerarli positivamente come preziose e precise opportunità di crescita. Ed esercitare forze proprio in quelle qualità del nostro spirito che hanno ancora bisogno di crescere. E accetteremo meglio, per usarle al massimo in modo positivo, quelle caratteristiche e quelle opportunità che vogliono solamente farci diventare più amorosi, più consapevoli e maggiormente operativi in direzioni buone e creative.
Non c’è nulla di sbagliato in noi ed in quello che ci capita… occorre solo cercare di non farsi annichilire da ciò che appare negativo ed usarlo con fiducia, per farne l’esperienza migliore possibile. Al massimo delle nostre forze. Tenendo comunque conto del fatto che siamo a volte portati al limite delle nostre forze attuali, ma che non ci è richiesto nulla di più di quello che siamo in grado di fare.
Intorno a noi c’è sempre una qualche guida invisibile ma attentissima a cogliere i nostri sforzi per aiutarci a trasformarli in nuove facoltà positive del nostro spirito.
Faticoso? Certo, ma solo faticando crescono forze nuove veramente e si diventa migliori. Là dove non c’è sforzo, fatica, o volontà consapevole, non c’è crescita.
Veniamo in questa bellissima Terra proprio per partecipare a questi campi di crescita delle nostre qualità spirituali…. E si tratta solo di brevi “vacanze lavoro”… Noi in effetti siamo cittadini del Cielo, una dimensione nella quale queste durezze, questi difetti, questi problemi semplicemente non servono più
Ma dove possiamo vivere più pienamente e utilmente grazie alle facoltà che abbiamo acquisito venendo ogni tanto a maturare forze e qualità sulla Terra.
Ma di volta in volta anche le piccole vite sulla Terra sono meno dure, perché ogni volta che torniamo nel pianeta azzurro lo facciamo portandoci dietro gli effetti positivi del nostro lavoro… e di vita in vita siamo sempre migliori, più amorosi, più creativi, più consapevoli.
Insomma… fiducia! Va tutto bene… Cogliamo le opportunità, anche quelle dolorose, come qualcosa di prezioso e ne avremo gli effetti benefici, per noi e per gli altri!
Coraggio.