Liste di proscrizione grilline? Gli inquietanti web-pizzini del capo assoluto
di Fausto Carotenuto
Sul blog di Beppe Grillo, dopo un interessante articolo sulla morte violenta in Africa del giudice Barillaro, compare la seguente nota:
P.S. Agostino Formichella, Maurizio Penna, Raffaella Fanelli di Torino sono diffidati dall’uso del nome, del logo e dell’immagine del MoVimento 5 Stelle.
Senza alcuna spiegazione per chi legge. Non c’entra nulla con la nota sul giudice. Sembra un defenestrazione dal Movimento 5 Stelle decisa dal capo assoluto. Magari ha anche ragione, chi lo sa. E questi signori chissà cosa hanno combinato.
Ma il processo decisionale che precede questa nota appare fumoso e del tutto ignoto. Cosa è successo? Perché pubblicare una sentenza di condanna priva di motivazioni? Si è riunito un collegio di probi viri? Esiste? Hanno avuto modo di difendersi i tre ormai ex grillini?
Nell’antica Grecia “buttare fuori” qualcuno si chiamava ostracismo, ma almeno la gente era chiamata a votare usando un pezzo di coccio. Non lo faceva il “capo”.
Sembra più il pizzino di un capo bastone che dà ordini che non si discutono. Messaggi simili sono stati pubblicati, tra una nota e l’altra, anche nel passato sempre attraverso il blog, vera e propria Gazzetta Ufficiale del movimento. Che però, se non fornisce sufficienti spiegazioni al “popolo bue”, somiglia sempre di più ai dogmatici ed inappellabili editti dell’Inquisizione.
Ma come mai Beppe non se ne rende conto? Gli scaltri Casaleggio & co. si accorgono di tutto tranne che di questo inquietante deficit di trasparenza? E i grillini che fanno? Perché non lottano perché gli evidenti difetti di democrazia del movimento vengano corretti? Sono troppo innamorati del capo o hanno paura di vedere il loro nome comparire sulle liste di proscrizione del blog?
Cosa succederebbe se Grillo fosse Presidente del Consiglio? Diventerebbe democratico o governerebbe con i pizzini indiscutibili via web? O userebbe anche le forze di polizia ed i servizi segreti nello stesso modo privo di trasparenza? Pensando che siccome lui ha ragione comunque e gli altri sono cattivi, lui può usare i metodi che vuole?
Ecco questa cosa sarebbe bello conoscerla prima delle elezioni per il nuovo Parlamento.
Noi non siamo interessati a criticare negativamente il Movimento 5 Stelle, ma a farlo in modo che si rafforzi correggendo positivamente la propria rotta, per diventare una alternativa democratica e di libertà vera. Tutti i partiti e movimenti politici dovrebbero correggere i propri errori per portare ad un gioco democratico vero e libero.
Troppi nella storia i rivoluzionari che erano animati da bellissimi ideali, ma che, non avendo chiari dentro di loro i concetti di democrazia, ma soprattutto di libertà e di amore, una volta preso il potere si sono trasformati in feroci tiranni.
Ecco, simpatico Beppe, toglici ogni dubbio e trasforma il 5 Stelle in un movimento veramente democratico e trasparente, anche a livello centrale.
Spesso quando si pensa di essere nel giusto, viene la tentazione di dire: “Io so di essere nel giusto, tutto quello che faccio è giusto, quindi le forme, le garanzie per gli altri.. non sono importanti. Io faccio comunque una cosa buona”.
Ecco, questo è molto umano, ma è già un gravissimo errore, caro Beppe. Lo stesso fatto da Robespierre, Napoleone, Lenin, Stalin, Mussolini, Hitler…
Importante è il “come” si fanno le cose, molto più di “quello” che si fa.
Il fine non giustifica i mezzi… MAI.
Ma questo non lo insegna la Casaleggio… Questo lo insegnano da millenni le scuole spirituali “bianche” a chi è su un cammino di vera crescita.
Può interessarti anche: