La definitiva tomba del Nobel
di Enrico Carotenuto
Il Nobel per la pace 2012 è stato appena assegnato all’Unione Europea.
Si spegne così, definitivamente, qualsiasi residuo di fede nel valore effettivo di questo premio.
Dopo il Nobel preventivo ad Obama, che come ben sappiamo, si è ben guardato dal ridurre minimamente qualsiasi attività bellica statunitense, ora l’ineffabile commissione del premio norvegese, premia il superstato che è tutto fuorchè democrazia.
Ma se guardiamo bene nelle liste dei vincitori precedenti, risulta chiaro come l’istituzione del Nobel per la pace, serva scopi ben precisi.
L’alternanza tra persone veramente meritevoli e premiazioni di comodo risulta evidente.
Ma di comodo per chi? Sempre per gli stessi oscuri circoli mondialisti. E quindi troviamo meritevoli come Medecins Sans Frontieres, e fasulli come l’Intergovernmental Panel on Climate Change (Al Gore & friends). Il nobel alterna il Dalai Lama con le “Forze di pace” dell’ONU (sigh!), Martin Luther King con Henry Kissinger.
Ma perché tutto ciò?
Ovviamente per dare u’naura di mistica bontà a chi non è buono per niente. Una specie di licenza. E’ un conferire autorità benigna a personaggi che stanno facendo il lavoro sporco.
Serve appunto, a mescolare la cioccolata con sostanze meno nobili, e sicuramente non adatte al consumo.
In questo modo, nell’immaginario comune, si crea una sorta di accettazione per le malefatte di molti di questi “vincitori”. Quindi Obama diventa magicamente buono, così come Kissinger (Kissinger!!!). Così diventò buono anche Gorbachov, perché nell’Unione Sovietica, per diventare il numero uno, bisognava essere notoriamente “buoni” e pacifici, e assolutamente non avere niente a che fare con apparati oppressivi come il KGB!
A questo serve il Nobel. E non solo quello per la pace.
Ora si sancisce ufficialmente che l’Unione Europea fa parte dei buoni. Di conseguenza, chiunque avrà da ridire sul suo operato, sarà ufficialmente tra i cattivi. Non a caso Monti parlava di riunire i capi di stato per agire contro i crescenti sentimenti anti europei. Ecco, questo è il primo passo vero: ora chi non vede la UE come la salvezza, è ufficialmente contro la pace.
Ci chiediamo cosa ne penseranno gli indignados europei, le persone in Spagna, Grecia, Irlanda, che scendono in piazza per protestare contro gli abusi degli oligarchi gesuitico-massoni.
Ci sentiamo di dire, però, che ormai abbiamo gli occhi aperti. Sempre più persone sanno bene chi sono i veri buoni, e questo è quello che conta realmente. Cresciamo, e non gli crediamo più. Non li ascoltiamo più. L’utilità che gli oligarchi traggono da manipolazioni quali questa del Nobel, è in declino. Li vediamo, e facciamo altro, pensiamo altro, e lavoriamo, da “cattivi” che siamo.
Ecco un po’ di foto che documentano la Pax Europea….
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