Juncker chiede ai leader europei di non fare referendum “dentro-fuori” perchè i votanti sceglieranno di uscire dalla UE
di Enrico Carotenuto
Jean Claude Juncker ha chiesto ai leader dei vari paesi che fanno parte del blocco UE di non indire referendum che mettano in discussione l’appartenenza alla UE perchè teme che i cittadini votino per uscire.
L’uscita di Juncker viene in risposta alla posizione di Norbert Hofer, il leader dell’estrema destra austriaca, in corsa per la presidenza del suo paese (a seguito dello scandalo sui brogli elettorali che avevano visto vincere il suo rivale pro-UE per una manciata di voti), il quale ha promesso di indire un referendum sulla permanenza nella UE qualora quest’ultima vada ulteriormente centralizzandosi.
Intervistato da Euronews, Juncker ha detto: “Riguardo ai referenda sulla permanenza in UE, penso che non sia saggio organizzare questo tipo di dibattiti, non solo perchè temo il risultato, ma soprattutto perchè la controversia si andrà ad aggiungere all’enorme numero di controversie già presenti nella UE”.
Ecco, per Juncker, meglio non parlarne proprio, che poi magari i cittadini pretendono di scegliere, e non sia mai.
In compenso, sul referendum italiano del 4 dicembre si è espresso così: “mi limito a dire che non vorrei vincesse il No” ha spiegato, precisando che “non so sarei utile a Renzi dicendo che vorrei che vincesse il Sì“.
Un vero genio della sottigliezza, non trovate?
Forse è il caso di chiedersi come mai uno che teme le scelte del popolo sulla UE, sia dalla parte del si…
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