Egitto: la situazione si complica e prelude ad una drammatizzazione degli eventi.
Redazione
Con una mossa a sorpresa. la Corte Costituzionale egiziana ha praticamente annullato il risultato delle elezioni Parlamentari che avevano dato una larghissima maggioranza agli Islamici nel parlamento egiziano. Si tratta di una sentenza articolata, che in sostanza dichiara illegittima una legislazione d’emergenza che impediva ai seguaci di Mubarak di presentarsi ad elezioni e di rientrare in politica. Ora tutto da rifare…
… ma soprattutto la via è libera per il candidato alle presidenziali, Ahmad Shafiq, ultimo premier di Mubarak. A giorni il ballottaggio tra lui ed il candidato islamico per la Presidenza.
Tensione nel Paese. Riunioni di emergenza dei militari che hanno l’effettivo controllo di tutto fino ad ora, esultanza dei mubarakiani e grande agitazione nel campo islamico. E’ in corso una polarizzazione del quadro politico e dell’opinione pubblica che punta verso scontri che potrebbero essere drammatici. Difficilmente gli islamici – se non riuscissero ad imporre un loro uomo alla Presidenza – se ne rimarranno buoni e con le mani in mano in caso di “restaurazione” dell’ordine precedente. E altrettanto difficilmente i forti ambienti politici ed economici laici e soprattutto militari, rimarranno a guardare in caso di vittoria islamica. Prosegue comunque il processo di islamizzazione del Paese, segretamente promosso dai poteri di manipolazione internazionale, sia pure con una parziale apparente battuta d’arresto.
E’ come se in queste fasi si stesse caricando una molla…
Confidiamo che dalle drammatiche vicende egiziane, ivi compresa questa polarizzazione, si sviluppi una coscienza critica locale capace di comprendere gli eventi e di puntare ad un percorso di liberazione dalle trame oscure che vogliono gettare il Paese nell’oscurantismo.
L’Egitto è sempre stato una forte guida del contesto regionale, prima dell’avvento dell’Islam e dopo, con una grande influenza culturale sugli altri Paesi. Che dalla grande università di Al Azhar, dagli ambienti illuminati islamici e dai tanti benpensanti laici egiziani si sviluppi una corrente equilibratrice. In un momento drammatico per i rapporti tra occidente ed Islam, San Francesco decise di andare in missione proprio in Egitto… Ed anche Federico II, per portare pace in tuttta le regione ed a Gerusalemme, si accordò proprio con gli esponenti egiziani. Creando non pochi problemi alle trame di violenza e di controllo dei soliti poteri di manipolazione… Gli stessi di oggi.
Beato Angelico: San Francesco al cospetto del sultano ayyubide d’Egitto, al-Malik al-Kamil, nipote e successore del Saladino, nel 1219.
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