Detrazioni fiscali: ci vogliono un più poveri. Per fare che?
di Fausto Carotenuto
Ci hanno ridotto brutalmente le detrazioni fiscali… Uno dei principali compiti di questo governo di professori influenzati da oscuri poteri finanziari è cercare di renderci tutti un po’ più poveri.
L’onda di risveglio delle coscienze è in pieno sviluppo, e minaccia di occupare nei prossimi anni spazi crescenti di politica, di economia e di cultura ora dominati dai grandi poteri di manipolazione e dai loro vassalli.
Una delle finalità di questa crisi economica, provocata ad arte dalla grande finanza internazionale, è quella di rendere difficile la vita al movimento orizzontale del risveglio. Il denaro può essere utilizzato malissimo, come strumento di dominio, o bene, come strumento di diffusione di solidarietà, buone pratiche, amore per gli altri e la Terra.
Il movimento del risveglio cominciava ad usarlo bene… ed allora si è pensato che era bene toglierglielo il più possibile.
IL problema è che non si possono andare a pescare uno per uno quelli che si stanno risvegliando.. che sono circa un terzo dei cittadini… E allora si fanno tagli indiscriminati e “lineari” soprattutto in quei settori di reddito medio-basso dove alligna quella che per certi poteri è la “mala pianta” dei risvegli.
Naturalmente le detrazioni riguardanti le erogazioni in favore della Chiesa non vengono toccate… Ma è anche vero che lì risvegli se ne vedono proprio pochi, e se ci sono vengono accuratamente ingabbiati dalle gerarchie imperiali.
Se vuoi detrarti il mutuo della tua casetta, come sempre si è fatto, devi ora lasciare sul piatto dello Stato dei soldi, mentre se vuoi detrarti donazioni ed erogazioni varie alla Chiesa lo Stato non vuole nulla… Tutto alle opere pie… Come le fastose cerimonie vaticane, i costumi di scena, le mercedes ed i crocioni d’oro dei cardinali, il mantenimento di un incredibile patrimonio immobiliare che ancora non paga l’IMU, ecc…
E il governo cosa ci fa con questi soldi, ci ripara i buchi che gli stessi poteri da cui dipende hanno fatto prima nei bilanci?
No… li spende. Li spende per cose contrarie sempre al movimento del risveglio: i caccia F-35, le spedizioni militari, la TAV, i contributi ai fondi di strozzinaggio europei, i denari che servono a salvare i circuiti bancari truffaldini…
Cosa fare allora? Ci facciamo tutti preti e monache e rinunciamo al risveglio?
E’ una strada anche questa… ma chi si sta risvegliando in genere non vuole rinunciare alla propria libertà di vivere, di capire, di amare, di impostare la propria vita secondo coscienza.
Lo sforzo della coscienza nella nostra epoca – uno sforzo che la fa crescere – è quello di aggirare gli ostacoli, trovare soluzioni nuove e fantasiose, unirsi in rete.
Considerare la protervia delle politiche contro il risveglio come uno stimolo a superare l’ostacolo!
Ce la faremo.