Cum clave: chiusi dentro…. A fare cosa?
di Fausto Carotenuto
Speriamo a fare qualcosa di buono.
A poche ore dall’inizio del conclave per l’elezione del Papa del Cattolicesimo, ogni mossa dei cardinali viene seguita dalla stampa. I toni sono quelli del gran premio automobilistico, con i cardinali considerati alla stregua di rosse macchine sportive. E chi vince diventa Papa! Vengono descritte le cordate, le squadre, i possibili accordi… o complotti. Chi è in “pole position”, chi ha il motore o la squadra migliore. E c’è perfino qualche cardinale che vuole convincerci del fatto che durante il conclave non si fa altro che pregare e votare, e non ci sono intrighi e complotti… Il che è talmente incredibile che non fa che confermare che l’atmosfera, la lotta tra le correnti è pienamente in corso. Singolare che le reti televisive più “sensibili” a certe guide massoniche abbiano nell’ultimo anno prodotto e trasmesso (con grande dispendio di mezzi) ben due serie televisive sui Borgia. Una delle quali in questi giorni. Tutte e due incentrate proprio sulla vicenda della enorme corruzione, degli omicidi e degli intrighi di un Conclave.
I Cardinali vengono chiusi nella Cappella Sistina per bloccare i contatti col mondo e ricevere istruzioni solo dallo Spirito Santo. Non sappiamo quanti cardinali abbiano un canale aperto con il Mondo Spirituale. Ma è chiaro che vari gruppi sono portatori di un gioco di piramidi di potere che entrerà con loro nella Cappella Sistina. Che continuerà oltre il portone chiuso cum clave. E sappiamo bene che quello attuale è un momento critico per l’aspra lotta di diverse correnti una contro l’altra. Lo si è visto bene negli ultimi anni, con gli scandali che hanno coinvolto il Vaticano ed il Papa. Fino alla stranissima ed epocale vicenda delle dimissioni.
Grandi forze di manipolazione combattono per impossessarsi del Soglio di Pietro, per le sue enormi ricchezze e la sua incredibile influenza sulle vicende mondiali. Ma ci sono anche forze che vedrebbero volentieri il crollo dell’impero papista. Lupi pronti ad avventarsi sul gigante ferito per sbranarlo e contendersene le membra. E anche loro saranno tra i banchi dietro al portone.
Serve ancora la Chiesa? In tanti se lo domandano, in questi mesi nei quali la cattedra di Pietro viene scossa da scandali e intrighi.
E’ certamente una struttura di potere antiquata, incomprensibile, ingessata, chiusa nel proprio segreto e nei propri privilegi, che controlla un enorme apparato, ricchissimo, influente sulla cultura, sulla politica e sulla finanza mondiale. Ma rappresenta anche il sostegno di tanti bravi missionari, di coraggiosi preti di strada, di associazioni di volontariato che fanno del bene. Ed è tuttora un’organizzazione che aiuta tante persone a trovare o a mantenere un qualche contatto col Mondo Spirituale. E’ vero che dalla gestione di questa fondamentale esigenza umana ricava potere, ma è anche vero che proprio per mantenere il potere deve poi fare il lavoro di offrire veramente spiritualità a tanta gente… Anche se – diciamocelo – potrebbe farlo molto, molto meglio… se solo ci credesse veramente.
Cosa augurarsi? Che lo Spirito Santo, spesso inascoltato in quelle mura, trovi il modo per farsi sentire dalle dure orecchie dei principi della Chiesa… E che se tra di loro c’è una speranza vera, questa emerga per salire sul Soglio di Pietro. Per aprire la Chiesa, ripulirla, riformarla e trasformare la sua parte di oscuro potere in puro strumento del bene e dell’amore incondizionato per tutti. Per scendere dal trono ed eliminarlo, insieme con il principio di autorità, gli ori, gli orpelli, il potere… E riprendere finalmente l’ispirazione dei primi cristiani e l’esempio del Cristo. Sia nella sostanza che nei modi.
Sempre che il Mondo Spirituale non abbia deciso che siano migliori altre strade… E che il tempo di questa organizzazione, come di tutte le cose umane, sia giunto al termine.
La cosa peggiore sarebbe che tutto rimanesse così com’è… ma realisticamente questo non appare possibile.
Aspettiamo fiduciosi, comunque… un raggio nel buio.