Conte il nuovo Andreotti, e le manovre dell’antico potere che rappresenta

Conte il nuovo Andreotti, e le manovre dell’antico potere che rappresenta

di Fausto Carotenuto

Chi è questo signore arrivato dal nulla che gode della piena fiducia dei grandi nomi e dei mercati internazionali? A cosa è servita la crisi di governo? Cosa è successo in questi anni? Cosa ci aspetta?

Per approfondire il quadro vedi il libro di F. Carotenuto “Il Mistero della Situazione Internazionale”, Uno Editori)



È stato dato l’incarico di governo a Giuseppe Conte, il professore. Ma chi è Conte? La situazione è complessa ma, per capirla, forse basta capire chi è Conte. I giornali non lo dicono.

Si sa solo che, un giorno, il signor Bonafede (poi diventato ministro della giustizia) ha detto: io conosco un professore tanto carino, tanto bravo; perché non gli facciamo fare il presidente del Consiglio? E tutti hanno detto: ma sì, facciamoglielo fare. Ma chi ci crede, a questa favola per bambini? Quanti professori bravi avete conosciuto? Li avete presentati e gli hanno fatto fare il presidente del Consiglio?
Non è così, chiaramente, anche perché poi questo Signor Nessuno ha dimostrato che a livello internazionale tutti gli davano stranamente retta. Tutti ne parlano bene, adesso vogliono fargli rifare il Presidente del Consiglio. E comunque nel suo primo governo ha preso delle decisioni autonome – alla faccia dei 5 Stelle e della Lega – basandosi sul suo potere. Ma quale potere, visto che non ha un elettorato né una storia politica, non rappresenta cittadini né partiti, e che la sua unzione appariva puramente come quella di avvocato messo lì a coordinare l’esecuzione di un contratto fatto dalla due partipolitiche vere, Lega e M5S?

Che significa allora questa sua enorme, crescente autonomia?
Che probabilmente rappresenta un grande potere, anziché essere “nessuno”.
Ma diciamolo oggi, per la prima volta: il professor Giuseppe Conte altri non è che il successore di Andreotti. Letteralmente: nel senso che il potere che era dietro ad Andreotti, con la sua potenza di fuoco e la grande influenza che Andreotti poteva esercitare, era esattamente lo stesso potere che ha dietro Giuseppe Conte, e che attraverso Conte ha cominciato a manovrare, nuovamente, con la stessa potenza.
Certo i due individui sono diversi e Andreotti si costruì un elettorato clientelare poderosissimo, che fu aggiunto al potere che era dietro di lui. Ma erano altri tempi, quelli nei quali i deputati dovevano ancora rappresentare gli elettori ed avere contatti con i territori… Mentre Conte, che si definisce l’”avvocato del popolo” dal popolo non ha mai ricevuto alcun mandato. Altri poteri non democratici glielo hanno conferito.

Ma ora che sta succedendo?
Prima di chiarire ancora meglio perché e percome Giuseppe Conte ha questo tipo di potenza, vediamo che cosa sta facendo. Forse questo è più interessante del gossip su Conte, anche se lui rappresenta e fa capire molto bene quello che sta succedendo. E’ in atto un vero e proprio colpo di mano. Ma i colpi di mano politici, uno dopo l’altro, non servono a cambiare l’agenda politica del potere: servono solo a farla ingoiare a noi. Perché i governi del mondo, non nascondiamocelo, dipendono tutti da uno stesso potere, che al massimo si esercita in un paio di piramidi di potere, l’una contro l’altra. Ma l’agenda è la stessa. Tant’è vero che ormai tutti i più svegli dovrebbero essersi accorti che, quando un movimento o un partito va al governo, poi finisce sempre per fare le stesse cose che avevano fatto i governi precedenti, anche se nei suoi programmi c’era scritto il contrario.

Il caso del Movimento 5 Stelle, ultimamente, è evidentissimo:

Tav, Tap, Muos, vaccini, acqua ai privati, spese militari… e chi più ne ha, più ne metta.
Com’è che poi uno quando va al governo si ritrova a fare sostanzialmente le stesse cose dei governi precedenti? Perché è tutto un gioco, per fare sempre le stesse cose. E quali sono? Quasi tutti i governi del mondo, tutti i grandi partiti, tutti i movimenti (che sono infiltrati e condizionati in ogni modo dai grandi poteri finanziari e occulti) seguono l’agenda che viene loro dettata.

E qual è l’agenda?
Noi ne parliamo da anni: il più grande fenomeno della storia, che è ora in corso, è il risveglio delle nostre coscienze. Le agende dei poteri anti-coscienza vogliono frenare il risveglio delle coscienze: perché altrimenti, più la gente si sveglia, e meno certi poteri possono imperversare. Per contro, più questi poteri imperversano, e più le coscienze si risvegliano (quindi, certi superiori poteri “bianchi” vogliono che questo avvenga).
Quindi le forze anti-coscienza, le forze di manipolazione mondiale che controllano tutti i governi del mondo e tutti i partiti e le istituzioni principali, hanno come obiettivo proprio questo: frenare il risveglio.
Ma come avviene, il risveglio? Il risveglio è la gente che, da un giorno all’altro, dice: io voglio capire come stanno le cose; io voglio il bene, voglio fare il bene, voglio salvaguardare la Terra, la salute; non voglio farmi dominare, voglio fare cose buone per me e per gli altri, eccetera.

Come si fa a frenare tutto questo?
Semplice: si attaccano tutti i corpi umani, sia quelli densi che quelli sottili. Quindi: Big Pharma si incarica di avvelenare i corpi insieme all’industria alimentare, i vaccini indeboliscono le strutture vitali, la cultura (completamente depravante, deviata: droghe, alcol, forme pensiero e artistiche degradanti) serve ad addormentare la gente, a deviarla. Il teatrino della politica serve a non farle capire niente, la finanza serve a schiavizzare sempre di più la gente, a indirizzarla solo verso i beni materiali e a non farle avanzare nulla che possa servire al bene delle coscienze.
Questa agenda consiste anche nel far litigare le persone, metterle l’una contro l’altra, creare le guerre, far crescere le spese militari: cioè, un disastro.
E il disastro serve a trattenere il risveglio, anche se poi -per reazione- lo provoca ulteriormente, almeno nella parte più desta della popolazione.
Ma intanto l’agenda di questi gruppi, attraverso i governi e la finanza internazionale, cerca in tutti i modi di indebolire le strutture mentali, culturali, animiche, psichiche e fisiche delle persone.
Tutti i governi perseguono questa agenda. Certo, devono cercare di non farsi scoprire: nessuno se ne deve accorgere. Ma tutti alla fine obbediscono: tutti proteggono Big Pharma, l’alimentazione sbagliata, la chimica, i campi elettromagnetici, le spese e gli interventi militari.
Lo fanno tutti, anche quelli che (lo abbiamo visto di recente) dicevano che non lo avrebbero mai fatto. Questa è una realtà, di fronte alla quale ci dobbiamo svegliare.
E c’è un’altra importante strategia che viene attuata per fare in modo che il risveglio non avvenga, o si rallenti, o comunque non acquisti efficacia sociale e politica.
Il risveglio avviene in modo orizzontale, da persona a persona, seguendo l’esempio, le piccole grandi cose fatte da movimenti e gruppi, a favore della Terra e degli altri. Allora, il timore di questi gruppi di manipolazione è che prima o poi questi movimenti, queste azioni indipendenti si organizzino e diventino un po’ alla volta potere, controllo di territori, di comuni, di regioni e poi di nazioni.

Visto che il movimento del risveglio è orizzontale, l’unico modo per frenarlo è verticalizzare.
E quindi, fare in modo che la gente perda il controllo delle istituzioni, che non abbia più parlamentari di riferimento, e comandino sempre di più strutture verticali e centralizzate (finanziarie, di potere, commerciali, politiche) che sfuggono al controllo della gente.
E infatti nessuno di noi cittadini decide chi sono i leader europei o i leader mondiali: nessuno.
Questa è l’agenda che vogliono portare ulteriormente avanti, per arrivare a uno Stato Mondiale centralizzato, del quale l’Europa – sempre più unita e sempre più diretta da poteri oscuri – è un passaggio fondamentale.
Incaricati di portare avanti questa agenda sono certi poteri, certi uomini, certi partiti. Ma siccome la gente si sta svegliando, dopo un po’ quei partiti non li sopporta più: si rende conto che non fanno gli interessi dei cittadini, ma quelli della finanza, di certi gruppi, di certi poteri. E quindi gli uomini, le formule, i partiti, gli strumenti che servono ad addormentare la gente vanno continuamente rinnovati, perché altrimenti la gente non ci casca più.
E allora gli uomini che hanno portato avanti queste linee – si chiamino Ciampi, Monti, Prodi, Berlusconi… – devono essere cambiati, perché la gente non li segue più. E la gente è importante: senza l’illusione della gente, il potere non avrebbe le proprie basi. Per questo è costretto a rinnovarsi.

Cos’era successo, ultimamente?
Nessuno credeva più al Pd, ai professori, ai Monti, ai Prodi. Nessuno credeva nemmeno più a Berlusconi, troppo squalificato. Serviva un rinnovamento. E questo scontento che stava crescendo era di due tipi: uno di destra, para-fascista, e uno – diremo – progressista, buonista (anzi, rivolto proprio verso il bene: tanta gente che voleva il bene, l’ecologia, la liberazione da questo contesto politico schiavizzante e dipendente solo da poteri che sfuggono alle persone). Per il primo gruppo, diciamo “di destra”, fondato sugli egoismi individuai e sociali, è stata creata e alimentata la Lega. E questa doveva portare avanti i peggiori sentimenti dell’umanità – ma in fondo anche nella direzione giusta, quella cioè di liberarsi da gruppi veramente terribili, rappresentati soprattutto dal Pd. Dall’altra parte c’erano i benpensanti, che una volta si sarebbero detti “di sinistra”, quelli che volevano il bene: per loro è stato creato il Movimento 5 Stelle, per incapsulare il loro giusto scontento, la loro giusta voglia di libertà. Ma il 5 Stelle è stato creato da un comico seduttore appoggiato da poteri come Casaleggio, perfettamente integrati alla finanza internazionale. Quindi, cosa ci si poteva aspettare? E allora i ragazzi benpensanti e buoni che sono caduti in questa rete hanno impresso il loro giusto entusiasmo e sono stati ben lanciati, hanno preso tantissimi voti…. E alla fine di questo processo di finto rinnovamento ci siamo trovati un governo fatto da quelli che erano stati creati apposta per incapsulare in qualche modo lo scontento, sia di destra che dei benpensanti.
Naturalmente, entrambi gli strumenti erano pilotati fin dall’inizio, altrimenti non li avrebbero lasciati agire su vasta scala. Allora si è deciso che potevano fare un governo, ma questo governo non doveva far danni più di tanto, e soprattutto non doveva interferire con l’agenda antirisveglio dei poteri superiori.

A cosa serviva, un governo del genere?

A fare da “bau-bau”. Cioè: a fare in modo che tanta gente e tanti gruppi di interesse si spaventassero: e che si è spaventassero soprattutto della Lega. E serviva a fare in modo che i vari gruppi politici sparsi nel resto dell’arco politico e sociale dicessero: mah, è meglio riunirsi, perché altrimenti questo Salvini così duro e para-fascista conquista tutto il potere e ci crea un sacco di problemi (economici, coi mercati, con l’Europa).
Senza questa grande emergenza suscitata dal “bau-bau” Salvini (appositamente creato e facilitato per anni dal potere) non si sarebbero mai messi insieme Pd e 5 Stelle. Tutto questo serviva a fare in modo che Pd e 5 Stelle si mettessero insieme, e che una parte degli italiani dicesse pure: ma sì, perché no, facciamo risorgere dalle tombe i fantasmi del Pd; facciamo risorgere tutti quei servi del potere, che abbiamo già visto come tali, perché in fondo, di fronte a minacce peggiori, è meglio così.
E adesso il Movimento 5 Stelle si troverà coi piedi completamente bloccati nella melma: già non riusciva a muoversi prima, col governo precedente, con Salvini ( ma non voleva muoversi nemmeno la dirigenza vera del 5 Stelle, ed ha cambiato opinione su tutto) e adesso sarà ancora peggio.
In mezzo a tutti i professori del Pd, collegati ai meccanismi del potere internazionale, il Movimento 5 Stelle avrà solamente il diritto di schiacciare il bottone per dire “sì”, altrimenti ci sarebbe la crisi di governo.
Però diciamolo francamente e con chiarezza, anche se questo farà male a molti entusiasti: il 5 Stelle in fondo è stato creato apposta, per traghettare nel cortile del potere, un’altra volta, i benpensanti che ne erano usciti.
Il governo gialloverde doveva portare avanti un’agenda che sembrava nuova, ma non fino in fondo; e poi non doveva fare danni, più di tanto. E quindi, per non fargli fare danni, un uomo – non del potere, ma del super-potere – che si chiama Giuseppe Conte, è stato tirato fuori dal cilindro per fare il presidente del Consiglio. Lui ha cercato di limitare i danni per i suoi referenti e, in qualche modo, di arrivare a un nuovo equilibrio.
L’iniziativa della crisi di governo l’ha presa Salvini? Sì, ma Salvini era anche ricattato per la questione dei rubli. Salvini era anche qualcuno al quale probabilmente era stato detto chiaramente: “guarda che a un certo punto ti devi togliere di mezzo; ti abbiamo fatto crescere, ma non esagerare.” E poi in fondo non ha fatto grossi danni: si è esercitato un po’ a fare il duro con gli immigrati, dei quali al potere in effetti non importa nulla, se non adoperarli disumanamente come strumento di tensione e di pressione su di noi.
Quindi, l’agenda vera di tutte le cose importanti, 5 Stelle e Lega l’hanno portata avanti lo stesso: vaccini, Tav, Tap, spese militari, alimentazione sbagliata, campi elettromagnetici cultura depravante… Non hanno fatto danni, al potere.
Però adesso, visto che l’opinione pubblica era stata ingannata dai “bau-bau”, e si potevano rimettere insieme tutti i gruppi, col Pd, si poteva passare a una fase nuova. E naturalmente, l’uomo della fase nuova è lo stesso che aveva dato le garanzie per il governo gialloverde: Giuseppe Conte.

Ma chi è Giuseppe Conte?

E’ un ragazzo che ha studiato al Collegio Nazareth di Roma, tenuto da una fondazione di un cardinale del Vaticano. In questo collegio vengono fatti studiare dei ragazzi che poi saranno quelli che faranno gli interessi del Vaticano in giro per il mondo. E chi è stato il capo di questa fondazione, negli ultimi anni? Il cardinale Achille Silvestrini. Stranamente, il più grande protettore di Giuseppe Conte è morto proprio ora, nel giorno del reincarico a Conte. Ma i poteri vaticani non tremano: creeranno comunque una sostituzione, come fanno da 2700 anni.

Ma chi era Silvestrini?
Era il potere della curia romana dietro ad Andreotti. Questo lo sanno tutti quelli che si occupavano di quelle cronache. Da chi prendeva ordini, Andreotti? Dal cardinale Silvestrini, uno dei capi della curia romana. Che era il discepolo, il successore del potentissimo cardinal Casaroli.
Silvestrini è stato anche quello che ha manovrato perché i gesuiti arrivassero al potere, con l’elezione di Bergoglio: quindi, in questa ultima fase Silvestrini è stato un uomo ancora più potente, se possibile. Era anziano, certo, ma restano i suoi. Chi sono? Uno di loro, sempre nel Collegio Nazareth dove studiava il buon Conte, faceva il direttore: monsignor Pietro Parolin.

Chi è, oggi?
E’ l’uomo più potente della Chiesa dopo Bergoglio, in questo momento: è il segretario di Stato del Vaticano. E’ quello che strillava in tutti i modi, appena Salvini diceva qualcosa. E’ quello che, anche se gesuita non è, rappresenta il nuovo potere gesuitico. E con lui c’è una serie di altri uomini, legatissimi a Conte. Gli esperti di Vaticano sanno (e qualcuno l’ha anche scritto) che Conte, probabilmente, è in Italia il professore più introdotto e più appoggiato dal Vaticano. Non stiamo parlando, quindi, dell’”amico di Bonafede”: stiamo parlando di uno che ha dietro lo stesso, identico potere che aveva Andreotti. E tutti sanno quale enorme potere esercitava Andreotti. In una fase così delicata, serviva uno come lui per tenere sotto controllo il governo gialloverde, e poi per trasformarlo in un governo giallorosso.
Serviva Conte, per portare l’opinione pubblica che era contro il Pd – contro i professori, contro i fantasmi del passato – esattamente, nuovamente nelle mani di quei fantasmi del passato. E la cosa oggi è riuscita, anche perché il filo-gesuita presidente non aveva problemi in questo senso, e non ne aveva nemmeno il filo-gesuita Renzi, che faceva gli esercizi spirituali tutti gli anni dai gesuiti. Nessuno dei due aveva problemi ad avviare questa svolta, né Conte né Renzi. E guardate un po’: nessuno si è mosso, contro di loro. Anzi, tutti stanno esultando: lo spread cala, persino Trump elogia Conte (non elogia più Salvini, adesso elogia Conte); tutta la dirigenza europea – Juncker, Tusk, Oettinger, la Merkel – sta elogiando Conte dicendo che favorirà l’Italia in tutti i modi. Lo stesso Renzi favorisce Conte, ma lo fa anche Grillo: favorisce uno che non era dei suoi, e praticamente l’ha messo sopra ai suoi – a dirigerli, a controllarli: con poche dichiarazioni, Grillo ha tolto quasi tutto il potere a quelli che pensavano di essere i suoi e li ha ridotti ad una stampella del Vaticano e dei peggiori poteri mondialisti.
Questo è quello che sta succedendo.

Cosa ci dobbiamo aspettare?
Questo governo non resterà immoto: tenterà in tutti i modi di avviare un’agenda europeista e verticalista ancora più efficace. Adesso possono riprendere l’agenda in maniera molto forte, perché c’è stata l’emergenza: chissà quali passi ci aspettano. Cose di tipo montiano, che sono avvenite con i Prodi, con i Ciampi, con i Monti, con i Letta: aspettiamocele da Conte. Come la crescente schiavizzazione al potere mondialista europea e la ulteriore svendita dell’indipendenza, della libertà e sovranità del nostro Paese.
Tutto questo, però, non è detto che vada esattamente in porto: perché il potere è fatto di almeno due gruppi che lottano l’uno contro l’altro; e quindi, nella lotta per il predominio, può anche darsi che, con gli sgambetti reciproci, le cose non filino esattamente come previsto.

Comunque sia, questo ci indica diverse cose.
Primo: non dobbiamo credere ai governi. Poi non dobbiamo credere ai partiti che ci presentano. Non dobbiamo credere ai comici seduttori. Non dobbiamo credere a nulla, perché le carte che i media ci presentano sono tutte fasulle.A chi dobbiamo credere?Alla nostra capacità di intervenire nelle situazioni locali, di fare il bene intorno a noi, di formare gruppi e movimenti che controlliamo senza delega, dove noi possiamo fare il bene direttamente e crescere, come coscienze, direttamente.Loro vogliono il verticale? E noi dobbiamo fare l’orizzontale.Noi non riusciremo a entrare nel verticale, perché quello richiede una delega che ora è controllata solo da loro ed a loro finisce per essere affidata, comunque si mascheri. Occupiamoci dell’orizzontale – ma non facciamoci prendere in giro, da questi qua.E ce la faremo, perché ci sono anche delle grandi forze “bianche”, dietro a tutto questo, che non vedono l’ora che l’umanità si svegli (e lo sta facendo) per aiutarla. L’importante è che noi ci mettiamo in moto: se, e solo se ci mettiamo in moto, verremo anche aiutati.

Ecco i video di riferimento:

 

 

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Conte

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