Chi ha “indebolito l’anima” del Papa?
di Fausto Carotenuto
Certo non fa un gran bella figura… la gente è perplessa. Come… fino ad oggi un Papa muore Papa… anche a costo di stare sulla croce della sofferenza fino alla morte. Perché l’investitura papale comporta una sorta di santificazione che è immortale. Non è un burocrate, nella visione cattolica. E’ il Vicario di Cristo. E Cristo l’amaro calice della sofferenza fisica lo ha bevuto fino in fondo. “Dalla Croce” non si scende. Questo ha rimarcato con evidente disapprovazione il cardinale di Varsavia, ex segretario di Giovanni Paolo II.
Dal Papa ci si aspetta una qualche virtù eroica. Ed ora la macchina di comunicazione del Vaticano vuole che la gente creda che l’eroismo di questo Papa si manifesti fulgidamente nel “mettersi a riposo”.
Ma che sarebbe fisicamente invecchiato Ratzinger lo sapeva anche prima di accettare di diventare Papa. Non pensiamo che il suo incarico fosse per lui condizionato al mantenimento di sufficienti forze fisiche.
Ma occorre fare grande attenzione, perché il Papa tedesco dice anche un’altra cosa, che nessuno finora ha rimarcato.
Nelle parole in latino delle sue dimissioni, Ratzinger ha detto che “nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’anima, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato.”
Al vicario di Cristo manca il “vigor animae”, il vigore dell’anima? Questa è veramente strana. E’ strano che lo dica. Il corpo può invecchiare, ma l’anima no. Anzi spesso proprio il perdere di vigore del corpo dà più energia alle forze interiori. Ratzinger non denuncia solo una incapacità del corpo, ma anche dell’anima: incredibile. E’ difficile che una enormità del genere sia sfuggita al fine teologo.
Chi gli ha tolto le forze, in che modo? In quale situazione di ricatto, di minacce, è finito quest’uomo?
Ma come, era il grande e fortissimo collaboratore di Giovanni Paolo II… Potente, inflessibile e dal cuore di pietra con chi deviava dall’ortodossia: l’ultimo grande inquisitore. E ora il mastino – anti il pastore tedesco – della Chiesa, il grande papa teologo scopre di avere l’animo debole? Ma cosa gli hanno fatto?
Se non viene spiegata bene, questa perdita d’animo sa di pavidità.. e certamente non è così. Ma o si rivelano i ricatti o rimarrà l’impressione della pavidità… Tanti fedeli sono confusi, e non si spiegano l’accaduto…
Non è nemmeno malato, sta piuttosto bene… come conferma il fratello dalla Germania… E allora? Aveva solo deciso di andare in pensione? Ma andiamo…
L’ineffabile Padre Lombardi, gesuita portavoce del Papa, ha detto qualcosa di antitetico alle dichiarazioni di Ratzinger. Ha detto che il Papa ha deciso di dimettersi non perché la situazione era impegnativa e difficile, ma il contrario. Secondo lui si è dimesso ora proprio perché non c’erano pressioni, e nella Chiesa era tutto quanto mai tranquillo. Quindi la situazione ideale per andare in pensione, a passeggiare ai giardinetti del Vaticano…
Il Papa stava poi preparando una importante enciclica, che ancora non era ultimata, e che a questo punto non uscirà più. Non c’è tempo. E perché non c’è tempo? Non poteva dimettersi tra due, tre, quattro mesi? Non ha problemi di salute… tutto è tranquillo… poteva finire l’enciclica e poi si dimetteva. No lo deve fare con urgenza, entro 17 giorni dall’annuncio, alle ore 20 in punto. E perché?
Quanta ipocrisia… Quanti imbarazzi…
Ma vedremo di peggio oltretevere. Un peggio truccato da grande e rivoluzionario bene.
E dovremo stare molto attenti a non caderci.
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