Anche la Corte dei Conti Francese contro la TAV. Manderanno l’esercito anche da loro?
di Enrico Carotenuto
La Corte dei Conti francese ha espresso parere negativo nei confronti della TAV Torino-Lione. Concordando di fatto con le argomentazioni puramente economiche dei NOTAV, hanno detto che la linea costa troppo, che il progetto è vecchio, i flussi di traffico enormemente sovrastimati, e soprattutto che non esistono scenari di ripresa economica che porterebbero la linea a fare profitti.
In pratica, non solo i costi di realizzazione sono eccessivi, ma una volta operativa, la linea sarà sempre in perdita, e dovrà continuare ad essere sovvenzionata dagli stati.
Ovvero dalle nostre tasche. Alla faccia dell’ austerity!
Ma la Corte dei Conti non tiene in considerazione il vero scopo della TAV, che nulla ha a che vedere con il benessere degli stati, o dei cittadini europei. Infatti il primo ministro francese Ayrault si è subito affrettato a dire che la TAV si farà per via degli “impegni internazionali” e degli accordi con l’Italia.
Bellissimo: i nostri politici dicono che la TAV si deve fare per via degli accordi coi francesi, e i francesi dicono che si deve fare per via degli accordi con noi.
Che ci stiano prendendo in giro? Domanda retorica.
Ovviamente non si parla della distruzione della Val di Susa dovuta all’impatto ambientale, dell’inquinamento delle falde acquifere, dello smaltimento di materiali non smaltibili, eccetera.
Il 3 dicembre Monti e Hollande si incontreranno per parlare anche di questo.
Chissà se esiste un allibratore disposto a fornire quote sulle dichiarazioni che seguiranno questo meeting?
Azzardiamo una previsione: Monti e Hollande usciranno a braccetto dicendo:”Questo matrimonio s’ha da fare!”.
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