Troppo buoni con chi lucra sulla pelle degli altri
di Enrico Carotenuto
Novartis e Roche, sorelle Big Pharma, hanno due prodotti, praticamente identici, ma uno costa massimo 80 euro, l’altro minimo 900. Si accordano per vendere quello che in pratica è lo stesso farmaco, a dodici volte il prezzo, e per farlo mentono e corrompono per far parlar male del farmaco a basso costo. I francesi ci cascano e spendono 700 milioni, lo stato italiano se ne accorge, e per miracolo divino fa addirittura qualcosa, multando le due ditte con circa 90 milioni a testa. Se non se ne fosse accorto, solo quest’anno ci avrebbero fregato circa 600 milioni.
Se da una parte possiamo esultare per il fatto più unico che raro che il nostro stato abbia fatto qualcosa contro due mega-multinazionali, dall’altra non possiamo non pensare che le misure prese siano comunque insufficienti.
In primo luogo sono insufficienti perchè la truffa è avvenuta nel settore della salute. Il giochetto delle due società ha ed avrebbe ulteriormente privato lo stato di risorse da destinare a chi sta male. Per esempio, nel solo 2012 la sola Regione Emilia Romagna ha calcolato che con il costo sostenuto per acquistare dosi di Lucentis (il farmaco costoso) avrebbe potuto assumere 69 medici, oppure 155 infermieri, oppure 193 ausiliari, oppure effettuare 243.183 visite specialistiche. Inoltre, secondo la Società Oftalmologica italiana, circa 100.000 pazienti che avrebbero avuto bisogno del farmaco, non hanno potuto accedervi per via dei costi. Quindi non solo ci devono compensare i costi, ma anche le sofferenze arrecate ai malati.
Secondo: sono insufficienti per via dell’esempio dato. Multinazionali come Roche e Novartis hanno budget praticamente illimitati, questa truffa non gli è riuscita in pieno, ma cosa gli impedisce di riprovarci, se i potenziali guadagni sono 3/4 volte superiori alle potenziali perdite? Soprattutto tenendo conto del fatto che sono si stati beccati questa volta, ma si tratta di un evento assolutamente eccezionale. Chi si ricorda il nome Poggiolini? Quindi il rischio vero, per loro, è quello di NON tentare truffe del genere.
In pratica, secondo me, ditte così ricche e potenti, se colte in flagrante, dovrebbero essere punite severissimamente. Specialmente dove c’è di mezzo la salute. Tu cerchi di truffarmi, compri medici, politici, ecc? Ok, ma se ti becco te la faccio pagare pure per le volte che non ti becco. Chi sa, forse così questi mega conglomerati svilupperebbero una sorta di coscienza. Un etica forzata? Si. Troppo dura e contro le regole del mercato? Chi se ne importa: che ci pensino 1000 volte prima di truffare sulla pelle di chi sta male.
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