I topi scappano
di Fausto Carotenuto
Il più chiaro indizio che forse questa volta il berlusconismo è veramente a rischio è la rapidità impressionante con la quale i topi stanno abbandonando la nave.
Come se avessero ricevuto dalle loro lobbies di appartenenza l’ordine di avviarsi rapidamente alle scialuppe e di indossare i giubbotti di salvataggio… che la nave affonda.
Questo indicherebbe che il destino di Berlusconi è ormai segnato?
Come abbiamo scritto nei giorni scorsi, ha svolto bene il ruolo ventennale d ridicolizzare la politica al punto che non ne potessimo più. E non vedessimo l’ora di affidarci ai seri e morigerati professori nominati dall’alto, coltivati da anni – fin da ragazzi – dal fronte gesuita-massonico ora vincente. Ora quindi non serve più.
Giorni fa il Papa ha parlato della necessità di un rientro dei cattolici in politica….
Ed i più attivi nel lasciare la nave berlusconiana sono proprio i cattolici…Portandosi appresso qualche pezzo di ex P2 alla Cicchitto. Un partito di centrodestra cattolico sarebbe il naturale alleato di un PD ormai divorato e capeggiato dai cattolici dell’ex sinistra DC. Tutti molto tranquillamente dominati dai “pupari” di una certa alleanza gesuita-massonica.
Ma in questo momento è veramente impressionante come improvvisamente certa gente – dopo avere difeso il loro leader a spada tratta per decenni di fronte all’indifendibile – lo abbandonino ora per “questioni di principio”, per il “bene del Paese”.
Hanno improvvisamente scoperto le categorie dei principi e del bene del paese!
In questi decenni gli hanno permesso e si sono permessi di tutto, infangando i principi e il Paese, e non appena il capo vacilla e i poteri oscuri da cui dipendono danno loro il via, non solo fuggono, ma pugnalano alle spalle, determinando la caduta del loro Cesare. E’ singolare che i membri berlusconiani della P4 nelle loro conversazioni lo chiamassero proprio così…. Nomen omen…
Vergogna. Per noi il berlusconismo è uno dei momenti più abietti della politica italiana, ma questo comportamento da traditori la dice lunga sulla tempra morale di certi politici.
E naturalmente lascia il campo ancora più libero ai nuovi padroni, agli algidi, freddi costruttori dello stato mondialista. Ai raffinati cavalcatori dei buoni sentimenti della gente.
Da una parte il berlusconismo con il cuore e la mente messi al servizio delle basse passioni, degli egoismi personali e di gruppo.
Dall’altra ora prende il potere un gruppo con il cuore spento, per consentire a lucidissime menti di portare a compimento un devastante progetto mondialista di meccanizzazione della società, sotto il controllo di un potere centrale ferreo ed anticoscienza. In quanto sostanzialmente anti libertà.
A noi il non facile ma stimolante compito di riportare proprio quello che manca a questo gruppo – l’amore e il cuore – al centro dei pensieri della nostra cultura, proprio per salvaguardarne l’umanità, la coscienza e la libertà.
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