Gentiloni chi?
Redazione
Già da un paio d’anni fa avvertiamo della presenza del Conte Paolo Gentiloni Siverij e delle sue fantasmagoriche imprese, dal giubileo rutelliano o come ministro delle telecomunicazioni del governo Prodi, all’allegria con la quale, in qualità di ministro degli Esteri di Renzi, si prostrava a John Kerry quando questi gli chiedeva soldi e uomini per le guerre americane in medio oriente. E per trovare i soldi per fare certe quisquilie, qualche arma in più la dovevamo pur vendere… Cercammo di mettere in guardia da un personaggio chiaramente schierato con i vincitori della corsa al potere negli ultimi anni. Non è un caso che nel momento in cui serve l’ennesimo pretoriano per schiacciare i i redivivi, seppur flebili aneliti democratici di questo paese, ci mettano proprio lui.
Forse alla fine la scelta è caduta su di lui per una questione d’immagine. Infatti sono pochi quelli che si sono occupati di dare un’occhiata un pelino più approfondita a Gentiloni. Mentre uno come Padoan è troppo palesemente legato alla Troika, troppo chiacchierato, e le sue misure, tipo un eventuale ricorso al MES per sovvertire l’esito referendario, avrebbero potuto creare malcontenti troppo estesi. Forse confidano che Gentiloni possa fare esattamente le stesse cose senza scatenare troppo putiferio. Come cantava Mary Poppins: “Basta un poco di zucchero e la pillola va giù…”
Quando il conte divenne ministro degli esteri per il governo Renzi, celebrammo la notizia così:
Affari Esteri: arriva il Conte Gentiloni… siamo veramente a posto
Garantisce tutti i potenti, il Conte Paolo Gentiloni Siverij, di feudi e lombi marchigiani. Nominato oggi Ministro degli Esteri.
Rampollo di una famiglia nota per ripetuti, secolari, servizi al Vaticano nel campo dell’influenza nella politica italiana. Per conto di Rutelli sindaco di Roma continuò la tradizione familiare e proprio lui fu nominato Assessore al Giubileo, in contatto con la banda che se ne occupò. Uno dei principali esponenti di quella storica “impresa” fu l’efficentista Bertolaso, “eroe” della mancata ricostruzione aquilana, del disastro della Maddalena e della trasformazione della Protezione Civile in Comitato d’Affari…
Da Ministro delle Comunicazioni del governo Prodi, il Conte Gentiloni fece la faccia cattiva di quello che doveva distruggere l’impero televisivo Berlusconi… Ma forse fu sono un atteggiamento per compiacere gli elettori… perché in effetti la sua funzione si è poi risolta nel proteggerlo, magari a condizioni più utili ai veri circuiti di potere.
Ma il Conte non si fa mancare nemmeno il fatto di essere vicinissimo ad ambienti israeliani e soprattutto americani.
E deve proprio essere stata qualche vocina gesuitico-massonica, supportata da manine statunitensi, ad averlo convinto ad essere uno dei primi a sostenere Renzi nel PD, ben prima che si creasse l’onda opportunistica renziana di questi mesi.
Ed ora è l’uomo giusto al posto giusto… la poltrona di Ministro degli Esteri. Un posto utilissimo a chi dirige il tragico teatro del potere per incanalarci sempre di più in una politica estera guerrafondaia e di perdita di sovranità.
All’origine di ogni nobiltà materiale c’è un non detto, un qualcosa di inconfessabile e di indicibile compiuto al servizio di un potere oscuro più forte. Lo stesso indicibile mantiene certe famiglie nobili al potere per secoli…
Noi invece siamo per il faticoso raggiungimento della vera nobiltà a disposizione di tutti: la nobiltà interiore. Che non corrisponde affatto a quella materiale – di per sé predatoria – ma è fatta di libertà di coscienza, di etica, di amore per il prossimo e per la società umana.” (Coscienzeinrete Magazine – 21/10/2014)
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