Vaticano e Banca Mondiale a braccetto. Strano? Neanche un po’…
di Enrico Carotenuto
Abbiamo parlato in numerosi articoli della potenza e dell’onnipresente infiltrazione gesuita nei posti chiave del potere mondiale, specialmente in quello economico. Abbiamo rimarcato i curricula di personaggi di spicco nelle istituzioni, sia politiche, come la UE, l’ONU ed i vari governi (dagli USA in giù), nella massoneria, che nelle “insospettabili” accademie, club, ed università.
Abbiamo commentato come l’elezione di Bergoglio sia stato nient’altro che l’ultimo atto di uno scontro secolare che va al di la dei confini vaticani… Di come sia, in pratica, un bollettino della vittoria della corrente gesuito-massonica. Quella dell’equivalente del green-washing, piena di belle parole e di facce confortanti utilizzate come una mano di vernice sulla putrefazione, per incanalare e deviare lo sviluppo dell persone, o semplicemente per il mantenimento del potere elitario.
Nel nostro dossier sui club mondialisti, avevamo anche dedicato una parte al ruolo criminogeno della Banca Mondiale, evidenziando come molti dei suoi personaggi di spicco, negli anni, siano stati tutt’uno con uno specifico disegno di creazione del superstato mondiale.
E’ passato inosservato ai più che a fine settembre il neo Papa si è incontrato con il neo presidente della Banca Mondiale, Jim Yong Kim.
Vi ripropongo ora l’estratto dal nostro dossier sulla Banca Mondiale, tanto per ricordarci con chi abbiamo a che fare:
Il ruolo criminogeno della World Bank.
“Nello studio “La Banca Mondiale ed i Crimini della Globalizzazione”, (Social Justice, vol 29, n1-2 ( 87-88) i criminologi accademici David e Jessica Friederichs si pongono una domanda:
“Le attività della World Bank, che emergono nel contesto di una accelerata globalizzazione, possono essere utilmente caratterizzate come una forma di crimine e come un fenomeno criminologico?”
La risposta, analizzando alcuni casi, ed in particolare la politica delle enormi dighe finanziatedalla Banca Mondiale è sì.
Parlando della globalizzazione della quale la Banca Mondiale è paladina, insieme a varie altre agenzie, dicono:
“Molti affermano che la globalizzazione ha portato un aumento del tenore di vita di diversi paesi… Certo, indubbiamente molti sono stati i “vincitori” nella corsa alla globalizzazione. Ma…. i vincitori sono le smisuratamente ricche corporations multinazionali e i perdenti sono popoli sproporzionatamente poveri e svantaggiati, specialmente i popoli indigeni dei paesi in via di sviluppo. La globalizzazione contribuisce ad una generale crescita delle diseguaglianze economiche, determinando impoverimento e disoccupazione per moltissimi. …La logica della globalizzazione viene dettata dal benessere del capitale piuttosto che da quello della gente.”
Viene poi messo in evidenza il modo “non democratico di operare delle istituzioni finanziarie internazionali, che prende forma di globalizzazione dall’alto invece che globalizzazione dal basso.”
“La Banca Mondiale è in modo sproporzionato influenzata e manipolata dalle istituzioni economiche di élite, e viene sesso identificata come un agente del “capitale globale”. Nei paesi in via di sviluppo ha scarsissima attenzione per i popoli indigeni e tratta pressoché
esclusivamente con le élites politiche ed economiche di questi paesi.
“E’ nota per prestare denaro a dittature militari senza scrupoli, che usano tortura e assassinii… dopo aver negato prestiti ai governi democratici rovesciati da quei regimi militari… Favorisce le dittature forti rispetto alle democrazie in fase di stabilizzazione,
perché crede che le prime siano più capaci di introdurre e di attuare le riforme antipopolari che la Banca Mondiale richiede per i suoi prestiti.
Chi prende in prestito i soldi sono tipicamente le élites politiche dei paesi in via di sviluppo, ed i loro associati e complici, mentre il ripagamento del debito diventa responsabilità dei popoli di questi paesi, lamaggior parte dei quali non beneficia di questi prestiti. Secondo questa lettura, il privilegiati beneficiano dei rapporti con la Banca Mondiale molto più dei poveri.”
…”La Banca Mondiale è stata criticata per essere paternalista, segreta, controproducente per quanto riguarda il fine di migliorare la vita della gente. Specificatamente è stata accusata di essere complice in politiche dalle conseguenze genocide, nell’esacerbare conflitti etnici, nell’accrescere il dislivello tra ricchi e poveri, di produrre immensi danni ecologici ed ambientali, e di aver malevolmente sradicato grandi numeri di indigeni dalle loro case e dalle loro comunità nei paesi in via di sviluppo.”
…”Molti critici affermano che i paesi meno sviluppati che hanno ricevuto aiuti dalla Banca Mondiale sono ora in condizioni peggiori di prima in termini di povertà, e che le severe misure di austerità imposte ai paesi che ottenevano prestiti, ritenute necessarie per massimizzare le possibilità di ripagamento dei prestiti, hanno colpito in modo pesantissimo i più poveri ed i più vulnerabili segmenti della popolazione.”
…”I progetti più favoriti dalla WB sono stati le dighe. Ed ormai anche gli esperti della Banca Mondiale ammettono che milioni di persone sono state sradicate dai loro territori per colpa di questi progetti. E i piani di ricollocazione sono stati quasi inesistenti o implementati in modo del tutto inadeguato.”
…”La Banca Mondiale ha una struttura ed una organizzazione che vengono definite “criminogene”. In quanto basate solo su considerazioni di tipo economico. e non ad esempio ecologiche o di diritti umani.”
…”La sua intenzione di contribuire molto fumosamente ad una “crescita sostenibile a lungo termine” è servita come scusa per imporre sofferenze e perdite economiche a breve termine.
…”In termini di carriere, gli uomini della Banca Mondiale vengono premiati per aver fatto prestiti e per aver mosso grandi quantità di denaro, piuttosto che per essersi preoccupati per le conseguenze umane di questi prestiti. Inoltre, il personale della Banca Mondiale non è
mai stato ritenuto responsabile per gli effetti tragici dal punto di vista umano dei loro progetti.”
…”Molti critici compreso lo stesso Joseph Stiglitz, capo economista della WB, affermano che le politiche e le pratiche della WB e di altre istituzioni finanziarie internazionali hanno adottato gli interessi delle nazioni industrialmente avanzate e della comunità finanziaria di
Wall Street come a loro massima priorità.”
Gli autori concludono dicendo che “non hanno prove per dire che la Banca Mondiale fa
quello che fa per commettere crimini.” Ma affermano con sicurezza che il suo modo di operare è “intrinsecamente criminogeno” e “funziona in modo non democratico; le sue principali decisioni sono prese dietro un velo di segretezza, e non risponde in modo sufficiente per le sue responsabilità a nessuno.”
…”C’è molto del vero nel detto che le politiche per lo sviluppo non sono altro che i poveri dei paesi ricchi che danno soldi ai ricchi dei paesi poveri.”
Non c’è che dire, questa descrizione della World Bank, frutto di uno studio accademico di accreditati criminologi, ci dà un flash di come saranno le istituzioni del Superstato Mondiale, e prima di quello Europeo: inquietanti.
E gli uomini di questa banda della Banca Mondiale sono ben presenti nelle strutture dei club. E sono anche fra i “saggi” che nel suo libro del ’74, Laszlo metterebbe alla guida del suo superstato globale:
Non ci sono parole…”
Chi ha letto il nostro dossier, in special modo l’appendice con i curricula, non avrà difficoltà a notare la provenienza accademica e lavorativa di questo apparente benefattore, il nuovo direttore della Banca Mondiale. Si vede benissimo la similitudine con fin troppi altri personaggi dei vari club e clubbettini. Non è difficile leggere tra le righe: una brillante carriera tra Darthmouth College, Harvard e World Health Organization (in cui si è occupato in special modo di AIDS), sono indicatori molto chiari che il Dr. Kim è il prototipo di mondialista che proviene dal circuito gesuita. Il fatto che sia stato messo a capo della Banca Mondiale poco più di un anno fa, fa capire bene di che banda fa parte, visto il quadro complessivo di chi occupa tutte le maggiori postazioni di potere globale, e dista molto poco nel tempo dall’elezione di Bergoglio.
Quindi non risulta affatto sorprendente che il Papa si sia incontrato con lui, apparentemente per ridurre la povertà nel mondo (cosa per cui è nata la Banca Mondiale. ed in cui ha miseramente fallito fin dalla nascita, affossando invece ulteriormente gli stati poveri).
“Papa Francesco e il presidente della Banca Mondiale Jim Yong Kim cercheranno insieme i mezzi per ridurre la povertà nel mondo. Ad annunciare l’inedita “alleanza” è stato lo stesso numero uno dell’istituto finanziario, in seguito ad un colloquio in Vaticano.
«Abbiamo discusso del modo in cui possiamo lavorare insieme. Crediamo che in questo modo potremmo suscitare un movimento sociale che potrebbe accelerare il progresso», ha spiegato Kim. «Credo che una leadership del pontefice in questo senso non avrebbe eguali», ha aggiunto.
Il numero uno della World Bank, in carica da poco più di un anno, ha dichiarato infatti di voler portare al di sotto del 3% il totale delle persone che vivono con meno di 1,25 dollari al giorno. Obiettivo che vorrebbe centrare entro il 2030. La stessa Banca Mondiale, tuttavia, è stata più volte additata come uno dei responsabili delle diseguaglianze e della cattiva distribuzione delle risorse economiche nel mondo. Secondo quanto riportato dall’agenzia AFP, Kim ha spiegato al papa che lui stesso, in passato, aveva manifestato contro l’istituto di Washington. Ma, ha aggiunto, «oggi le cose sono cambiate».” (Fonte: http://www.valori.it/speciali/la-strana-alleanza-tra-vaticano-banca-mondiale-6872.html)
In realtà quest’incontro è un segnale ben preciso, una sorta di via libera per il Dr. Kim, ed un ulteriore monito alla banda perdente di stare molto alla larga da certe cose.
Ma non dobbiamo farci impressionare o scoraggiare da queste informazioni. In fondo il mondo va avanti così da millenni. Ricordiamoci però di osservarli, questi movimenti, perchè ci aiutano a capire in che direzione dobiamo muoverci: verso l’orizzontale, verso territori in cui certi poteri hanno molte più difficoltà a ficcare il naso, quelli dentro noi stessi. La crescita della coscienza di ognuno di noi è l’unico pericolo che corrono. Quindi, osserviamo con tranquillità i movimenti delle piramidi oscure, servono solo ad indicarci le strade da non percorrere.
Può interessarti anche: