Sulla Gambaro deciderà…. La “rete”… Ma chi è questa rete?
di Fausto Carotenuto
Stanotte i parlamentari grillini, a maggioranza e a porte chiuse (niente diretta streaming ancora una volta…) hanno votato per l’espulsione della Gambaro, ma affidando alla “rete” il compito di decidere.
Quello alla senatrice Gambaro è un vero e proprio processo alle idee, come al tempo dell’inquisizione. Solo nei regimi totalitari si sono viste cose del genere… Ma perché quei regimi condannavano chi esprimeva le proprie idee?
Perché il libero pensiero mette fortemente in pericolo chi vuole governare pensando al posto degli altri, imponendo un pensiero unico. Che non può essere criticato, perché altrimenti nei ranghi della propria organizzazione potrebbe sorgere una pericolosa libertà, capace di rovinare i piani di chi dirige… Chi ha condannato le idee lo ha fatto sempre perché aveva paura della libertà di pensiero… Perché in effetti era nemico del pensiero libero. E chi è nemico del pensiero libero, nell’età della coscienza si pone in una posizione fondamentalmente anti-umana.
Ma questa “rete” cui si affidano i parlamentari 5 stelle che cosa è?
Ufficialmente sono gli attivisti del movimento, Ma non si sa bene, nessuno l’ha certificata… E’ la gente abilitata a votare dal software di Casaleggio.
Ma le credenziali di quelli “abilitati” e i risultati li controlla qualcuno?
Sì Casaleggio.
Ah…. E chi garantisce che siano autentici per numero e per tipo di decisione presa?
Casaleggio ovviamente. Lui emette un comunicato sui risultati delle votazioni della rete che è inappellabile e non verificabile dall’esterno.
Ah.. ecco… E c’è una seconda istanza cui ricorrere in caso di condanna? Non so… probi viri, organi di garanzia…
No, c’è solo il responso emesso dal software di Casaleggio.
E chi ha nominato Casaleggio come giudice censore di senatori e deputati?
Grillo.
Ah… e gli elettori che hanno votato per il 5Stelle che ruolo hanno?
Nessuno. Loro non sono la rete, loro sono gli elettori certificati dallo Stato. La rete invece è certificata da Casaleggio, che a sua volta è certificato da Grillo. Gli elettori non c’entrano niente. Sono cose diverse…
Quindi Casaleggio conta di più dei milioni di elettori che si sono fidati di Grillo?
Certo, gli elettori eleggono e lui ogni volta può cancellare il verdetto degli elettori facendo votare la “rete”. E la rete non sono i milioni di elettori ma poche decine di migliaia. Quelli che hanno espulso il povero Mastrangeli alla fine di Aprile erano 17.177 su 19.341. Non erano 8 milioni di votanti. Insomma una “retina”…
Ma allora la rete chi è?
Ma che domande sono.. è evidente. Qualcuno la fa passare per un moloch onnipotente, per un Dio, per la Sibilla Cumana… Per un qualcosa di democraticamente infallibile. Ma è solo una “retina” per nulla democratica. In democrazia ci vogliono garanzie e controlli. Qui c’è solo la fiducia di Grillo per Casaleggio. In effetti è chiaro chi è la Rete: è chi emette i responsi dal software. Una specie di lampada di Aladino, che solo Aladino-Casaleggio può usare, con un genio della lampada che risponde solo a lui…
Quindi più che al giudizio affidato alla rete, il giudizio è affidato a Casaleggio?
Giudicate voi… Certo in questa situazione la rete darà sempre ragione a Grillo… fino a che qualcuno riterrà utile e opportuno tenersi Grillo come sacerdote del pensiero unico…
Ma i grillini come fanno ad accettare una cosa del genere?
Ecco… bella domanda: come fanno ad accettare una cosa del genere? Evidentemente si fidano “ciecamente” di Grillo. Tutto qui. Preferiscono essere ciechi fidandosi della seduzione di Grillo piuttosto che liberi costruendo processi decisionali verificabili e democratici. Chi accetta questo da Grillo, può accettare di tutto. Forse questa modalità è stata scelta di proposito, per filtrare un gruppo che accetti tutto… disposto a tutto. Acritico e disponibile a qualsiasi avventura. E tutti quelli che ragionano con il loro cervello ed il loro cuore e sono liberi possono anche “accomodarsi”…
Ecco… ora capisco perché gente in gamba come Loretta Napoleoni, Maurizio Pallante, Pierluigi Paoletti ed altri non sono mai stati candidati… erano gente che pensava con la propria testa. Ed era meglio tenerla lontana da incarichi parlamentari. Ma ce ne sono anche alcuni svegli e liberi tra i parlamentari 5 stelle…
Certo! E infatti appena si scoprono li buttano fuori col sistema della decisione presa dalla “rete”…
Noi speriamo che nel movimento prevalga il libero pensiero, la libertà, la democrazia… ma dovrebbero essere proprio gli attivisti a imporla ad un vertice che proprio non vuole… E che si affida sempre di più ai peggiori, ai “talebani” del movimento, ai fanatici… Noi continuiamo a sperare.
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