STRAGE A NIZZA: MA COSA VOGLIONO DAL SANGUE DEI FRANCESI ?
di Fausto Carotenuto
Un camion guidato da un giovane francese di origini tunisine si lancia su una folla tranquilla e festante, provocando una orribile strage di innocenti.
Il terrorista si fa uccidere per massacrare quante più persone possibile in un giorno particolare di festa, il “sacro” 14 luglio dei francesi, in una famosa località turistica e in piena stagione balneare.
Per quale motivo lo ha fatto, con quali fini, cercando di ottenere quali effetti?
Il primo effetto, il più macroscopico è che oggi la parola d’ordine che circola è “Ora basta, non se ne può più. Serve una soluzione forte e definitiva. Una soluzione finale. Qualsiasi soluzione”.
Ecco, per dirla in termini estremamente sintetici, questo è proprio quello che volevano ottenere con questa serie di attentati gli strateghi della tensione che hanno creato il terrorismo islamico.
E naturalmente nessuno dei media o dei portavoce dei governi parla di questo tema centrale: della precisa strategia della tensione che muove questo terrorismo. Vogliono farci reagire di pancia, non pensare con la mente ed il cuore liberi e funzionanti.
In tante occasioni abbiamo scritto la nostra opinione “controcorrente” sul senso di questi attacchi, e lo faremo ancora.
Occorre prima di tutto distinguere vari piani riguardo alle persone coinvolte:
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il terrorista: è chiaramente un inconsapevole dalla coscienza debole, come tutti i suicidi islamici, che è stato manipolato per diventare pieno di odio cieco nei confronti della civiltà e della cultura occidentali. Un poveraccio fanatizzato con una gabbia di forme pensiero create in modo specifico per farne un assassino di massa non solo privo di scrupoli, ma convinto di fare la cosa giusta, per la quale riceverà un premio da Allah. Il prodotto di menti raffinate e prive di cuore al servizio di poteri anticoscienza. Un giovane da condannare fermamente per i suoi comportamenti, ma da compatire in quanto vittima di forze che consapevolmente lo hanno adoperato per il male suo e di tutti.
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le vittime: grande compassione per i tantissimi innocenti che ormai sono lo strumento prediletto di una feroce guerra scatenata nel mondo. Gli agnelli sacrificali di una enorme “messa nera” collettiva studiata in ogni particolare. Il prodotto di menti raffinate e prive di cuore al servizio di poteri anticoscienza.
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l’opinione pubblica: il terrorismo ha proprio lo scopo di indurre reazioni nell’opinione pubblica, per farle fare cose che altrimenti non farebbe mai. E’ un chiaro strumento di manipolazione delle masse. E’ prima di tutto un enorme e cinico strumento di pressione per abbassare il livello di coscienza delle gente. Per indurre i francesi a diventare un popolo sempre più pieno di odio, di rabbia e di paura. E come tale disposto a partecipare ad un vortice nazionale e mondiale anti-amore e anti-coscienza. E quindi disposto a sostenere una modifica degli atteggiamenti della propria classe politica, consentendole di compiere alcune nefandezze per conto degli stessi poteri oscuri che dirigono il terrorismo. Quali nefandezze? Partecipare ancora più attivamente alla guerra mondiale con l’Islam, strumentalizzare emergenze indotte, come quella dell’immigrazione, svendere per motivi emergenziali ancora più Liberté, Egalité e Fraternité (proprio quelle simbolicamente colpite ieri) in favore di una emergente classe politica parafascista o di una crescente integrazione allo stato orwelliano eurocentrico.
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ì poteri anticoscienza dietro le quinte: sono poteri che ormai dirigono da secoli la finanza, le massonerie, determinati ordini religiosi e pressoché tutti i governi. Questi gruppi hanno da decenni predisposto con cura questo meccanismo del conflitto di culture, civiltà e religioni, che sostituisce il conflitto ideologico precedente tra Est e Ovest. Ed hanno creato artificiosamente, con i soldi del petrolio e la guida di esperti occidentali, un Islam iper-radicale, terrorista, violento e nichilista. Per alimentare – insieme ai governi da loro controllati – un vortice di odio e di paura efficace nel frenare una crescita di coscienza che si basa invece proprio sui buoni sentimenti. Un vortice tale da farci accettare inoltre una crescente concentrazione e verticalizzazione del potere di gestione della società umana, per farne un gregge sempre più facilmente controllabile da parte di pochi superburocrati al servizio di numerose strategie anti-umane.
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le forze favorevoli allo sviluppo delle coscienze: si tratta di forze spirituali ed umane che non si muovono di questi tempi attraverso organizzazioni, ma soprattutto favorendo il risveglio al Bene delle coscienze individuali. Questo vogliono alimentare dall’interiorità, e non più dall’esterno, per favorire una vera crescita dell’Io umano. Consentono le manovre dei poteri anti-coscienza nella misura in cui per reazione possono generare un ancora maggiore risveglio interiore. Il progresso morale di una parte importante – sia pure ancora minoritaria – dell’umanità, manifesta con evidenza il successo di questa strategia. Il cui ulteriore progresso è ora affidato in modo importante alle scelte di ognuno di noi: tra la rabbia, l’odio, la paura e l’egoismo da una parte, e un vero e proprio “rilancio” delle nostre intenzioni ed attività rivolte al bene di tutti.
Ma ora, insomma, cosa vogliono questi poteri di manipolazione dai francesi?
Trasformarli in un popolo pieno di paura e odio, per farne uno strumento malleabile delle strategie di blocco del risveglio di coscienza in corso.
Cosa è il risveglio di coscienza in corso? La tendenza crescente in una parte dell’umanità a volere il Bene degli altri, degli animali , delle piante e della Terra, almeno come il proprio bene.
Questo risveglio sta funzionando, anche e soprattutto come reazione alle nefandezze compiute dai poteri anticoscienza, come guerre, stragi, privazioni di libertà, attacchi alla salute e agli esseri della natura, ecc…
I vortici di odio e di paura, come quelli alimentati dall’attentato di ieri, vogliono ostacolare questo risveglio, in quanto quella voglia di bene che si chiama Amore viene bloccata dall’ansia, dall’odio e dalla paura.
Quale la nostra risposta? Quale la risposta che l’opinione pubblica francese dovrebbe, almeno nella parte più sveglia, adottare? Come prima cosa indignarsi, ma non solo con il terrorista o con l’ISIS, bensì anche con chi sta scatenando questo meccanismo di condizionamento. E quindi, senza odio e senza paura, non cedere all’ansia emergenziale, non alimentare le forme pensiero di rabbia e di violenza. E non dare il proprio supporto morale e di voti a quei politici che vogliono trasformare gli atti terroristici in interventi militari, guerra, limitazione di sovranità nazionali e di libertà personali, rinuncia alla ricchezza delle differenze dei talenti e delle specificità locali, maggiore dominio degli attuali poteri multinazionali e finanziari.
Cosa ci auguriamo ora?
Che i francesi non tornino indietro rispetto a quegli ideali che ieri festeggiavano e per i quali tanto hanno combattuto: LIBERTE’, EGALITE’, FRATERNITE’. Ma che, proprio attraverso l’Amore – la Fraternité – possano portare nuovo vigore alla Egalité e alla Liberté di tutti.
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Il quadro approfondito di queste tematiche, delle piramidi di potere e della loro struttura si può approfondire nel Libro “Il Mistero della Situazione Internazionale”, di Fausto Carotenuto. Vedi il link http://www.macrolibrarsi.it/libri/__il-mistero-della-situazione-internazionale-libro.php
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