Sergio Marchionne, un essere umano in cammino
di Fausto Carotenuto
Oggi è morto Sergio Marchionne.
Un grande uomo d’affari, un grande manager per alcuni, e per altri un mercenario senza scrupoli disposto a tutto pur di far diventare più ricchi i suoi padroni.
Dipende dal punto di vista.
Per noi è morto un essere umano, venuto sulla Terra per continuare il suo faticoso cammino evolutivo. Nato in una cultura materialista, esposto a mille condizionamenti, come ognuno di noi. E che si è trovato ad affrontare un flusso di avvenimenti molto particolare.
Così come è il flusso di avvenimenti di ognuno di noi: una serie di eventi non casuali che viene a stimolare in noi la crescita o l’errore… perché questo prima o poi si tramuti in crescita.
La crescita avviene a seguito di una presa di coscienza, mentre l’errore è sempre frutto in una presa di coscienza ancora non maturata…
A che punto era Sergio? Aveva una coscienza matura o no?
E cosa significa matura? Una coscienza in grado di creare il Bene per gli altri, come frutto di pensieri e sentimenti pieni d’amore..
Al di là di quel poco che emerge dalla stampa, di quello che potevano vedere i suoi familiari e collaboratori, nessuno lo sa veramente: la vita interiore di un uomo è e rimane un mistero profondo per tutti. Un mistero sacro da rispettare pienamente.
I suoi frutti, quelli sì che si possono giudicare. Quello che ha fatto si vede. E uno che se ne intendeva lo ha detto chiaramente: “Li riconoscerai dai loro frutti…”
Ma da quei frutti cosa capiamo?
Che non dormendo, viaggiando di continuo, certamente sacrificando la sua vita privata per aumentare le rendite finanziarie di straricchi azionisti ed il proprio benessere economico, ha costruito molto nel mondo della materia. A vantaggio dei beni materiali suoi e di altri. Forse quello è ciò che lui riteneva la cosa migliore da fare nella vita.
Ma ora quel grande mucchio di soldi per lui non c’è più. Anche se ci ha lavorato intensamente con accanimento, con fatica, con durezza, con protervia per tutta la vita… è ormai qualcosa del tutto priva di valore. Ora è il tempo di capire veramente, al di là delle illusioni.
E questa mattina Qualcuno, con amore, mentre Sergio lasciava il mondo della materia, gli ha certamente chiesto:
“Quanto hai amato in questa vita?”
E solo lui poteva dare – e ha dato – la risposta giusta, quella vera. Quella che prepara il successo della prossima vita.
Una risposta che noi certo non conosciamo, come gli altri non conoscono la nostra.
Ma certamente ognuno di noi dovrebbe darsi da fare in questa vita sulla Terra soprattutto per dare una buona risposta a quella domanda.
Buon viaggio Sergio, ne vedrai delle belle e ti faranno capire presto come stanno le cose
e quello che veramente hai combinato, nel male e nel bene..
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