Rottamazione?
Redazione
Un interessante commento delle candidature renziane alle europee del blogger Pasquale Videtta.
Essendoci le preferenze, candidare cinque donne nella posizione di capolista alle Europee è uno spot. Non serve a nulla, di fatto. Se non a poter dire: «Noi abbiamo cinque donne candidate, gne gne gne».
Spot, appunto.
Che Renzi abbia ricandidato sedici europarlamentari su ventuno è un fatto (la rottamazione è stata rottamata);
Che Renzi, fregandosene dei doppi incarichi, abbia candidato esponenti politici che già hanno un incarico politico è un fatto. È il caso di otto deputati (Pina Picierno, Simona Bonafè, Alessandra Moretti, Alessia Mosca, Cecile Kyenge, Fausto Raciti, Massimo Paolucci, Enrico Gasbarra), di sei consiglieri regionali (Mercedes Bresso, Damiano Zoffoli, Nicola Danti, Anna Petrone, Mario Maiolo, Nicola Caputo), di tre assessori regionali (Elena Gentile, Renata Briano, Nelli Scilabra) e di una senatrice (Isabella De Monte). E tralascio i sindaci et similar;
Che parte del Pd abbia affossato – visto che ci si riempie la bocca con la parola “donne” – la risoluzione europea Estrela (che tutelava l’aborto sicuro, l’uso di pratiche contraccettive, il principio di autodeterminazione del genere femminile) è un fatto;
Che Renzi abbia ricandidato cinque di quei sei europarlamentari contrari alla risoluzione Estrela (non passata per sette voti) è un fatto: Patrizia Toia, Silvia Costa, David Sassoli, Mario Pirillo, Franco Frigo sono nuovamente in lista. Però oh, ha candidato cinque donne capolista (tornare al primo punto), quindi chissene.
Tra le candidature del Pd, ve ne segnalo una in particolare: Claudio Bucci (circoscrizione centro). Ex FI, ex Rosa nel Pugno, ex Idv, ex Gruppo Misto.
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