Pensate ancora che non ci sia bisogno di coscienza?
di Enrico Carotenuto
Apro il sito di un noto giornale di regime, e trovo un articolo che dice che secondo un sondaggio Demos, al 63% degli italiani piace Enrico Letta, che il 59% degli italiani pensa che questo governo dovrebbe proseguire fino a fine mandato, e altri dati scoraggianti, tra i quali quello del 30% di consensi a Berlusconi.
Quando da queste pagine, richiamiamo l’attenzione sul fatto che le soluzioni non si trovano nei partiti, ma nell’aumento della coscienza degli individui, facciamo riferimento proprio a questo tipo di dati.
Ammettiamo che il sondaggio ci abbia preso, e visti i sondaggi pre-elettorali, già compiamo opera di fede, cosa dicono queste cifre?
Ignoranza? Incuria? Menefreghismo? Troppo tempo a guardare la De Filippi?
Come le giri le giri, queste cifre dicono chiaramente che gli italiani sanno veramente poco di come la loro vita viene gestita, e da chi. Per chi scrive risulta difficile comprendere come in quest’epoca di accesso alla rete, il 63% delle persone non sappia nulla del background di Letta, di suo zio, della Trilaterale, dell’Aspen, del Bilderberg, dei gesuiti e via dicendo. Ma ovviamente, questa è la situazione.
Questa è la base. Questa è la ggente. Questi siamo noi.
Chi si preoccupa, chi vuole un futuro migliore, a questo punto, deve seriamente chiedersi: “che senso ha partecipare a movimenti di massa (partiti, ecc) dove se va bene, e c’è democrazia, le decisioni vengono prese da una maggioranza di persone completamente impreparate?”
Forse è il caso, se vogliamo un mondo migliore, di preparare di più noi stessi, e di spargere quello che impariamo il più possibile, ma non nei movimenti grandi, dove le cose si confondono e il mobbing offusca anche le menti migliori. Occorre farlo dentro casa, usando parte del nostro tempo per informarci bene, e poi fermandoci a parlare ed a scambiare serenamente con i nosti cari, bisogna farlo al lavoro, per strada coi conoscenti, a tu per tu, senza rabbia e senza prevaricazione, e cercando di parlare di cose che abbiamo approfondito veramente, e imparando ad ascoltare ed a cambiare opinione. Dobbiamo alzare l’asticella, a partire da noi, se vogliamo che si alzi anche quella degli altri.
Vogliamo un mondo migliore?
Può interessarti anche: