Ma ci siamo o ci fanno?
di Enrico Carotenuto
Guardando lo spot fiume di Monti, ieri a Sky Tg 24, sono rimasto così colpito dal contrasto tra la realtá e quello che dicono i politici in tv, che la domanda mi è sorta spontanea, dal cuore:”loro ci fanno, e questo ormai lo sappiamo, ma noi ci siamo?”
Ovvero, la massa è davvero così intorpidita?
Per un attimo, guardando Monti che parlava, ho avuto la sensazione di trovarmi in una scena di Matrix. No, non la trasmissione di Mentana, piuttosto il film con Keanu Reeves.
Avete presente la scena in cui Morpheus, per far comprendere a Neo di trovarsi in realtá in un mondo simulato, gli chiede:”Credi che sia aria, quella che respiri?”
In questa realtà simulata c’era questo impiegato di banca che giurava di non fare il politico, ma dettava le regole ai partiti, dicendo che saranno selezionati solo quelli che faranno come dice lui. Si lamentava delle tasse. Lui, l’uomo che in un anno ha praticamente dimezzato il reddito disponibile della classe media. Quello dei miliardi alle banche, degli F35, della TAV a tutti i costi, dei tagli a scuola e sanitá.
Li per li mi sono arrabbiato, con Monti, con Sky, col giornalista che non gli si è messo a ridere in faccia, quando diceva che l’IMU non va bene, e che non era colpa sua. Ma poi ho capito che il problema non era Monti, non era Sky, e nemmeno il giornalista, o presunto tale.
Il problema ero io!
Mi sono reso conto che una parte di me, e molti come me, nonostante gli anticorpi di vent’anni di Berlusconi, stava guardando l’intervista volendo credere che fosse vera, fatta da un vero giornalista ad un vero politico, con vere domande, su una tv indipendente.
Avevo un desiderio inconscio di ascoltare qualcosa che mi rassicurasse, che mi dicesse che la “matrix” che ci vogliono far bere, in fondo è la vera realtá.
Sono io che sbagliavo, a pensare che ci doveva essere per forza qualcosa di democratico in quella scena, nelle politiche scellerate di quell’uomo, nell’ammirazione del giornalista.
Ma non era aria quella che stavo respirando.
Quando ho realizzato che il problema ero io, la rabbia è svanita.
Anzi sono stato grato a Monti per quella messa in scena. Mi ha aiutato a svegliarmi un altro po’. E sono sicuro che ha avuto lo stesso effetto su molti altri spettatori.
Sicuramente una minoranza ancora piccola. Ma grazie a lui, da ieri, un po’ più grande.
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