Luciana Alpi si arrende. Questo sfregio alla giustizia è la disfatta di un intero popolo
Leggere le terribili parole della madre di Ilaria Alpi che – dopo 23 anni di menzogne, inganni e depistaggi – rinuncia a frequentare aule giudiziarie ed a promuovere ulteriori iniziative per avere giustizia per il barbaro assassinio di sua figlia è qualcosa che dovrebbe farci vergognare profondamente di questo sventurato Paese.
di Piero Cammerinesi
“Con il cuore pieno di amarezza – afferma – come cittadina e come madre ho dovuto assistere alla prova di incapacità data, senza vergogna, per ben ventitré anni dalla Giustizia italiana e dai suoi responsabili, davanti alla spietata esecuzione di mia figlia Ilaria e del suo collega Miran Hrovatin. Al dolore si è aggiunta l’umiliazione di formali ossequi da parte di chi ha operato sistematicamente per occultare la verità e i proventi di traffici illeciti. Da ultimo, dopo la sentenza della Corte d’Appello di Perugia mi ero illusa che i nuovi elementi di prova inducessero la Procura della Repubblica ad agire tempestivamente per evitare nuovi depistaggi e occultamenti” (evidentemente così non è stato, ndr).
Non riesco più a tollerare frasi di circostanza del tipo “ho fiducia nella Giustizia“, spesso pronunciate da criminali incalliti che vengono ‘salvati’ dai loro compagni di merende che siedono in Parlamento.
Una madre che non riesce ad avere, dopo quasi un quarto di secolo, giustizia per una figlia assassinata brutalmente solo perché cercava la verità rappresenta una disfatta ed un oltraggio alla dignità di un intero popolo.
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