LIBIA: l’Italia ancora alla Guerra… perché?
di Fausto Carotenuto
Il fantomatico Stato Islamico libico si espande, conquista la città di Sirte, le zone degli impianti petroliferi, decapita decine di cristiani copti egiziani e lancia orribili minacce al nostro Paese.
E i ministri italiani parlano subito apertamente di guerra, di intervento militare italiano in Libia. L’attacco al petrolio libico ed agli interessi petroliferi occidentali ha indotto molte lobbies politico-affaristiche a fare pressioni ulteriori sui governi. Per condurre una guerra di liberazione non tanto della gente, quanto del denaro che deriva dal commercio di petrolio.
Ma questa è solo la più recente delle motivazioni. Si tratta di una guerra che ha comunque cause ben più profonde e nascoste del tema petrolifero, e pericolosissima per vari motivi:
estrema vicinanza del vortice di violenza al nostro territorio,
– identificazione del nostro Paese come nazione crociata anti-islamica, indicata come nemico diretto della fiammata radicale islamica
– probabile presenza di terroristi islamici già sul nostro territorio,
– una guerra difficilissima da condurre, e che si annuncia molto sanguinosa anche per i nostri uomini, perché si farebbe in un contesto di centinaia di milizie una contro l’altra, senza poter contare su serie alleanze locali, contro centinaia di migliaia di combattenti fanatizzati ed armatissimi con i soldi delle monarchie del golfo e di altre fratellanze oscure.
I nostri ministri parlano di intervento nel quadro delle Nazioni Unite, ma è la solita flebile copertura che non giustifica il fatto che per l’ennesima volta da paese pacifico e che nella propria Costituzione rifiuta la Guerra, ci trasformiamo in una media potenza militare interventista. Pronta a menare le mani ovunque nel mondo. E che negli anni ha compiuto tutti i passi necessari per arrivare a poter svolgere questo ruolo.
Le serie di scandali e di riforme che hanno prodotto una semplificazione degli schemi di potere, hanno fatto in modo che venissero fuori maggioranze più forti, saldamente nelle mani dei poteri oscuri trasnazionali. Capaci di prendere decisioni di perdita di sovranità o di interventismo militare senza il continuo blocco posto da piccoli liberi partiti essenziali per gli equilibri di governo. Come ancora in parte avveniva fino al Governo Prodi del 2008. E per gli aspetti militari un grande ruolo ha avuto l’eliminazione della leva obbligatoria. Lo scopo vero dell’eliminazione di quella brutta esperienza del servizio militare obbligatorio di massa, è stato quello di costruire Forze Armate “mercenarie”, composte da professionisti più facilmente disposti a qualsiasi intervento militare, purchè sufficientemente motivati e soprattutto ben pagati. Un esercito di leva avrebbe avuto al suo interno troppe coscienze contrarie al bellicismo attuale… E lo avrebbe reso impossibile.
I nostri governi sono diventati così bellicisti ed interventisti in obbedienza a poteri internazionali anticoscienza che hanno creato artificiosamente negli anni il conflitto Occidente-Islam, per tenerci in crescente emergenza, per aumentare il nostro tasso di odio, rabbia e paura, e per controllarci meglio attraverso enormi apparati militari e di sicurezza.
Quei poteri che sono dietro la maggior parte dei governi occidentali e contemporaneamente dietro lo stesso fronte islamico radicale.
Ed infatti tutto quello che i due fronti fanno porta alla guerra: un conflitto fatto crescere da chi tira i fili di entrambi i fronti. I poteri occidentali hanno fatto di tutto per rafforzare e addestrare le milizie islamiche e per eliminare i loro nemici, spianando loro la strada. E i fondamentalisti islamici fanno di tutto per mostrarsi cattivissimi e feroci, per sviluppare il massimo di rabbia, di paura e di reazione militare.
Nel caso libico i servizi occidentali hanno favorito la crescita della ribellione interna al regime precedente, ed i nostri governi hanno poi partecipato attivamente e militarmente alla caduta ed all’assassinio di Gheddafi. Il leader libico era un dittatore, anche violento, ma garantiva un accettabile ordine e benessere nel suo Paese, e soprattutto un grande ed efficace freno al radicalismo islamico, così come Saddam Hussein in Iraq, Mubarak in Egitto, Saleh in Yemen e Assad in Siria.
Gheddafi è stato massacrato, così come gli altri dittatori “laici”, per favorire proprio la situazione attuale: il sorgere di orribili formazioni territoriali fanatiche e violentissime, tali da spaventare tutto il mondo e da fomentare una serie di guerre anticoscienza: generatrici di instabilità, di odio, di rabbia, di paura, del rafforzamento degli apparati militari e dei servizi di sicurezza e di perdite di libertà dei cittadini occidentali.
Si uccidono i cani da guardia del gregge, si allevano e si affamano i lupi e li si lancia contro greggi orientali ed occidentali, per gridare subito dopo: “Al lupo, al lupo! Guardate come sono cattivi questi lupi!”
Ed i lupi attaccano le pecore, le sgozzano come è stato loro chiesto, e fanno di tutto per farsi temere e odiare dalle pecore… Che allora chiedono di intervenire proprio a chi le ha fatte attaccare dai lupi…
Povere pecore e poveri lupi…! Strumenti inconsapevoli di chi ce l’ha con tutti noi, per frenare la crescita armoniosa di libere coscienze umane.
Ma noi vogliamo proprio comportarci da pecore, o da lupi?
Noi non ci sentiamo pecore, e non ci spaventeremo, non odieremo, non chiameremo gli orchi per portarci in guerra. Se faranno la guerra non sarà la nostra guerra, sarà la loro…Non trascineranno il nostro cuore in questa trappola.
Anzi, le coscienze più mature – e cominciano a crescere di numero in modo evidente – trarranno ancora più forza dall’osservazione di quanto accade, di come funzionano e si muovono le forze del male… Di come proprio “non si fa”… Per rivolgersi ad un pensare, ad un sentire e ad un fare orientati in modo ancora più forte alla Pace, all’armonia, al bene di tutti.
Ma non è che qualcuno lascia fare i poteri oscuri, i tagliagole islamici e i fomentatori occidentali proprio per indurci al risveglio della coscienza? Per far crescere il numero delle persone che si accorgono di come stanno le cose e si dedicano a fare il Bene vero, quello di tutti?
Noi pensiamo di sì 🙂
PER COMPRENDERE MEGLIO QUANTO SCRITTO IN QUESTO ARTICOLO, SUGGERIAMO DI LEGGERE ANCHE QUESTI ALTRI, PUBBLICATI SUL NOSTRO SITO FIN DAL 2012, MENTRE I MEDIA FESTEGGIAVANO LE “PRIMAVERE ARABE”, E DI COMPARARE QUANTO PREVISTO E COMMENTATO ALL’EPOCA CON QUELLO CHE ACCADE OGGI. BUONA LETTURA! (La redazione)
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