La Francia si consegna agli eurocrati, pensando di fare il contrario… Addio Marsigliese?
di Fausto Carotenuto
Il primo turno delle elezioni parlamentari in Francia sembra dare la maggioranza assoluta ai socialisti del neo presidente Hollande. Sarkozy fallisce su tutta la linea.
Ma forse i francesi non si rendono conto di quello che stanno facendo.. di chi sono i leaders di cui si stanno fidando, e quali poteri rappresentano.
“De vils despotes deviendraient
les maitres de nos destinées,
Aux armes, citoyens!”
“Dei vili despoti diventerebbero
i padroni dei nostri destini!,
Alle armi cittadini!”
Questi versi hanno cantato per oltre due secoli i fieri francesi nella loro bella Marsigliese.
Certamente non immaginano che quel dispotismo che era rappresentato nel ‘700 dalle monarchie assolute, si ripresenti ora subdolamente sotto forma di euroburocrati centralizzatori.
Uno dei motivi principali per cui i francesi hanno votato socialista è che le misure di austerità imposte da Sarkozy e la crisi economica, indotte da certi poteri di manipolazione eurocentrici, sono state considerate pesanti ed eccessive. E allora è stato facile per i socialisti impostare una mendace campagna “di liberazione” dalla crisi, tutta basata sulle promesse di una decisa azione per la ripresa. E sul vecchissimo sentimento antitedesco dei francesi. (Eh sì, perché la Germania della sarkoziana Merkel è stata dipinta come la causa di gran parte dei sacrifici economici dei francesi). E in maggioranza si sono innamorati del grigio Hollande e del suo partito.
Una parte importante dei francesi non si è fatta prendere per il naso, e non è andata a votare. Ben il 43% in questo week end. Il che va bene comunque per i poteri di manipolazione. Che ci sia una astensione di chi non sopporta più le loro mene e le loro manovre, va benissimo. Un fattore politico in meno da manipolare. L’importante è che non venga loro in mente di organizzarsi per rientrare in politica.
Ora l’alleanza tra socialisti e verdi potrebbe aggiudicarsi la maggioranza assoluta e sostenere senza sbavature la presidenza Hollande. Nella sua corsa verso il Superstato Centrale Europeo.
Forse i francesi non si sono accorti che Hollande e i suoi sono molto più eurocentrici dello stesso Sarkozy. Loro sono gli allievi di Delors, della banda di Trichet, della schiera illuminata degli Attali… Sono quei signori molto bravi ad ammantare di finta luce manovre oscure. Come quella della perdita di sovranità della stessa Francia in favore del superstato di Eurolandia.
Ma direte: Ci saranno i verdi probabilmente nella coalizione. E i verdi sono anime candide, sono puri. Impediranno la svendita. In teoria sì. Ma chi è alla guida dei Verdi francesi?
Sostanzialmente un signore che si chiama Daniel Cohn Bendit, franco-tedesco, leader del maggio ’68 francese. Soprannominato Dany il Rosso, sia per la capigliatura che aveva una volta che per il cuore allora comunista.
Ma, come si sa, non c’è niente di peggio di un comunista che incontra i grandi poteri e se ne lascia sedurre. Daniel da tanti anni ha subito la fascinazione eurocentrica. Innamorato dei lussuosi salotti europei del potere. E’ persino tra i fondatori, insieme a Monti, del Gruppo Spinelli, entità nata negli anni scorsi per accelerare la costituzione di un superstato europeo.
Ma direte: i verdi francesi hanno ottenuto grandi risultati alle passate elezioni… Certo, ma forse i loro capi avevano il favore di certi gruppi di manipolazione. Contrariamente ai nostri verdi che sono stati colpiti dai poteri oscuri in tutti i modi. La Francia è il paese di decine e decine di centrali nucleari, è il paese attraversato da ferrovie ad alta velocità ovunque… In Italia una piccolissima presenza verde indipendente ha dato una mano nel passato ad impedire o limitare questi scempi… Mentre la vociante ed importante presenza europeista dei leaders verdi francesi non ha granchè disturbato i poteri industrialisti. Ma guarda un po’.
Ora i cugini d’oltralpe con le elezioni presidenziali ed ora con le parlamentari si sono fidati della verniciatura esteriore libertaria del fronte che si presenta come progressista. Non si rendono conto che è un fronte schiavo degli eurocrati. Ancor più dei governanti precedenti.
Ma certamente una cosa non si aspettano: che se va avanti così tra qualche anno la Marsigliese sarà una colorita anticaglia per turisti… come il Moulin Rouge…
Povero Napoleone… voleva conquistare l’Europa per la Francia ed ora, dovunque sia, sta assistendo alla conquista della Francia da parte dell’Europa… Per non parlare dell’orgoglioso De Gaulle…
Confidiamo che anche in Francia, proprio di fronte a queste penose vicende, il movimento del risveglio – che pure è presente in modo significativo – cominci ad organizzarsi per diffondere verità ed acquisire peso ed influenza. Che alla oscura spinta centralizzante risponda con la diffusione orizzontale di una politica e di una economia libere, solidali, e lontane dalle seduzioni del potere.
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