Il governo dei grandi sacerdoti senza cuore
di Fausto Carotenuto
Polemica Inps-Fornero sul numero degli esodati: “solo” 65.000 per il ministro con la lagrima, 5 volte di più per l’INPS. La Fornero si infuria e chiede la testa dei dirigenti dell’INPS, che non dovevano permettersi di creare problemi a come il governo comunica…
Senza parole…
Ma ci rimane ancora un po’ di fiato per denunciare questa orribile vicenda di un governo senza cuore che cambia la disciplina per le pensioni e non fa una norma transitoria per chi sta già andando in pensione o ormai ha lasciato il lavoro. E allora tantissime persone rimangono senza reddito da un giorno all’altro: senza lavoro e senza pensione.
Gli esodati: prova lampante di un governo privo di cuore e di dignità. Che non governa per il popolo, ma per qualcun altro.
In effetti i membri di questo governo non sembrano dei tecnici normali. Non sembrano dei professori normali. Sembrano una specie di alieni…
O meglio: sembrano una antica classe sacerdotale.
Hanno dei loro modi freddi e cortesi. Ed una particolare sicumera: quella che nasce dall’essere convinti di stare dalla parte della ragione.
Mi vengono in mente i grandi sacerdoti egizi dei dio Amon a confronto con il cuore aperto, amoroso e solare di Akhenaton, o i Pontefici dei grandi culti civico-religiosi degli antichi romani. O ancora i vanagloriosi e supponenti grandi sacerdoti giudaici del processo a Gesù.
O i potentissimi e temutissimi inquisitori.
Sì proprio quegli inquisitori, domenicani e francescani, freddi e sprezzanti alle prese con i puri catari, che contro i catari o gli altri eretici brandivano l’arma delle virgole del loro modo pretestuoso di interpretare i vangeli. Lo facevano con grande sicumera, anche se di fronte avevano perfetti catari che pure di cristianità, di amore e perfino di teologia ne sapevano infinitamente più di loro. O anche se di fronte avevano Galileo, o Giordano Bruno, loro comunque li guardavano dall’alto in basso.
Ma la loro sicumera non derivava tanto dalla preparazione, quanto dal potere che sentivano di avere alle spalle. E dalla mancanza di potere di quelli che si trovavano di fronte…
Anche questi attuali governanti non hanno dubbi, ma un’unica forte certezza che conta: il potere che li muove, di fronte a gente – giornalisti, politici, esseri umani normali – che loro considerano ad un livello di conoscenza, e di conoscenze, troppo inferiore per essere un fattore di un qualche peso.
Sì, guardano tutti un po’ dall’alto in basso, quasi stupiti di trovarsi di fronte gente tanto impreparata, e soprattutto tanto poco potente… Che non è poi così difficile da prendere in giro con poche parole.
Non hanno l’aria di governanti, o di politici o di professori, o di tecnici, ma lo sguardo freddo, professionale, naturalmente privo di pietà del gatto alle prese con un povero topolino.
Poveretti.. proprio non sanno quello che fanno. Non sanno che gli ultimi saranno i primi. Che dobbiamo tornare innocenti come bambini per entrare nel regno dei cieli. Che il regno dei cieli non è il regno delle potenze visibili di questo mondo.. e che quello dei cieli è l’unico mondo eterno, mentre quello del potere dura al confronto un battito d’ali. E questa sicumera tra qualche anno sarà inevitabilmente annientata dalla polvere di una tomba per il corpo e da una giusta revisione karmica per l’anima. Tanto più dura se in vita si è vissuto con scarso amore.
Ma loro poveretti, che ne sanno… Loro pensano di essere furbi perché il potere li ha scelti come sacerdoti dei grandi e oscuri riti di manipolazione delle masse…
Si accorgeranno con dolore di aver perso tempo nella direzione sbagliata.
Pietà per loro.
Guardate l’atteggiamento di Caifa con Gesù:
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