Grillo: una deriva etica preoccupante
di Fausto Carotenuto
Ora ha cacciato fuori anche una senatrice che lo aveva criticato perché lui in Parlamento – dove loro lavorano sodo – non ci va mai, ma adopera sul Parlamento parole di disprezzo, a dir poco “mussoliniane”.
Ma come mai Grillo continua a cacciare i suoi parlamentari? Ed altri verranno cacciati o sceglieranno di uscire dal movimento?
Fino a poco fa erano eroica gente comune, luminosi ragazzi mandati a portare luce e aria nuova in Parlamento. E ora, appena parlano liberamente criticando il capocomico, diventano mostri abietti. Con un gruppetto di fanatici che passa subito al linciaggio. Quando si vede che alcuni parlamentari – il ” meglio” espresso dal meccanismo di selezione del 5stelle – non sono fanaticamente obbedienti al capo non eletto, vengono subito tacciati con i peggiori epiteti.
E’ la dichiarazione di un fallimento: il sistema di nomina dei parlamentari, attraverso l’oscuro software di Casaleggio produce gente che, se pensa liberamente, diventa improvvisamente arrivista, ladra, avida, o “non vale niente”. Come dice Grillo della senatrice Adele Gambaro che ha osato criticarlo.
Questo è molto grave: come osa Grillo esprimere un giudizio di questo tipo? Cosa ne sa lui delle persone, del loro valore intrinseco? Ma chi crede di essere? Che razza di modello offre ai tanti giovani che lo seguono?
Quale supponenza, quale sicumera, quale disprezzo dell’essere umano esprime in questo modo? E’ opportuno che uno che sente e pensa così sia il leader di un movimento che si è impossessato di una serie di buoni temi della coscienza? Dove porterà questi temi e queste giuste aspirazioni se continuerà a trascinarli in una barca piena di odio ?
Quello che risulta evidente è una forte mancanza di senso etico in quel movimento, almeno ai suoi livelli di vertice. Perché l’etica è rispetto delle persone e della loro libertà. E’ accettazione, è armonizzazione, è ricerca della costruzione positiva. Non è diktat, non è rabbia, non è continuo e costante atteggiamento aggressivo. Non è disprezzo degli esseri umani se non sono d’accordo con i tuoi disegni ed i tuoi modi.
Questa deriva etica è gravissima, e non può essere sottovalutata solo perchè Grillo è “simpatico” e “parla” di temi della coscienza. (Non basta parlarne, occorre metterli in pratica! NDR)
La coscienza non può esprimersi veramente se la qualità dei suoi pensieri, dei suoi sentimenti e delle sue azioni non è ispirata da un profondo amore per il prossimo. Per tutto il prossimo, non solo quello che si fa sedurre, spegne il cervello e diventa un acritico strumento di altri…
E non viene amato… ma usato.
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