Elezioni francesi: Macron non cambia nulla. Proprio come la Le Pen.
di Enrico Carotenuto
Finalmente è finita anche questa farsa che ha tenuto in ansia i media ed i social. Ha vinto Macron. Ha perso la Le Pen.
E chi se ne frega.
E’ un mese che non si parla d’altro, come se importasse qualcosa, come se cambiasse qualcosa, oltre alle apparenze. Ancora troppo pochi si rendono conto del discorso più profondo: tutta questa bagarre, in realtà, è perchè i popoli diano il loro gioioso assenso alla piramide di fantocci che si occuperà esclusivamente di fare quello che gli viene detto di fare da livelli superiori. In barba a desideri e speranze del popolo. Quello che cambia, come diciamo da sempre, è solo il tipo di sentimenti che vengono cavalcati: da una parte gli egoismi, dall’altra le speranze. Questa la differenza tra Trump e Obama, Le Pen e Macron, Berlusconi e Prodi, Renzi e Salvini, ecc. Che in fondo rispecchia semplicemente la differenza tra Ratzinger e Bergoglio, o meglio, tra Gesuiti ed Opus Dei. Da una parte lo sfruttamento degli egoismi, dall’altra la manipolazione dei buoni sentimenti. Questa la sola vera differenza tra le due principali piramidi di potere del mondo.
Ad esempio: cosa cambia ad un bimbo mediorientale, se la bomba che gli cade in testa arriva dal’affabile Obama o dall’impresentabile Trump? Niente. Zero. Zilch. Nada. Nella questione Macron/Le Pen possiamo quindi dire: “rien”.
Negli ultimi anni il divide et impera principale che è stato fomentato nelle teste degli europei è Europa si, Europa no. Eppure sarebbe tanto bello poter parlare di un’Europa che andrebbe costruita bene, di una democrazia, di un’economia più equa, ma non è di questo che vogliono farci parlare. Vogliono che ci dividiamo e che scegliamo il “meno peggio” a seconda del nostro orientamento politico/etico. Ma non esiste un meno peggio: esistono marionette manovrate con la mano sinistra, e marionette manovrate con la mano destra. Le differenze? Quando non sono puro maquillage, alla fine si riducono ad argomenti di terz’ordine, quelli che servono per far contenta una parte del proprio elettorato, quella più superficiale.
La Le Pen è anti-Europa esattamente come Tsipras: solo chiacchiere. Altrimenti non sarebbe stata ad un passo dalla presidenza francese. In questo articolo Thierry Meyssan parla del ruolo dell’Opus Dei nella costruzione della UE attraverso il riciclaggio/sdoganamento degli ex fascisti e nazisti col beneplacito di De Gaulle.
Quindi se avessero eletto la La Pen, avrebbe fatto la fine di Tsipras, ovvero, non sarebbe cambiato nulla.
E Macron? Beh, lui viene dalla Banca Rotschild. Una garanzia di assoluta continuità. Quindi non cambia nulla.
E quindi? Se è tutta una presa in giro, che possiamo fare?
Ovvio: le cose da cui ci vogliono realmente distogliere: la coltivazione e l’utilizzo delle parti migliori di noi.
Quindi cerchiamo di smettere di abboccare sempre all’amo. Occupiamoci di cose serie, su cui possiamo avere un impatto concreto: dal sorriso al vicino di casa, alla salvaguardia delle cose che ci sono vicine, dalla diffusione di concetti e forme-pensiero migliori, alla telefonata a quella zia sola e un po’acida, che proprio non vorremmo chiamare. Invece di sentirci a posto perchè abbiamo votato per un nobel per la pace che poi bombarda milioni di persone, aumentiamo per come possiamo il livello generale di pace, creandola prima in noi stessi, e poi cercando di contagiare il prossimo. Nel frattempo, ovviamente, occhi sempre più aperti per evitare di cadere in binari di pensiero che sono stati creati apposta per portarci sulla strada sbagliata.
E’ finita l’era della delega. Mettiamocelo in testa e nel cuore.
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