Egitto: qualcuno soffia sul fuoco di una situazione veramente esplosiva. Gravi rischi nelle prossime ore.
di Fausto Carotenuto
Momenti drammatici si affacciano per l’Egitto. Rischi altissimi di guerra civile. con la possibilità di grandi spargimenti di sangue. La piazza guidata dall’opposizione chiede al Presidente Morsi di dimettersi per la sciagurata conduzione del Paese. Le manifestazioni hanno provocato decine di morti e centinaia di feriti. fino alla notte passata. La rabbia dell’Egitto laico appare incontenibile, e perfino l’Esercito arriva a imporre un ultimatum al Presidente che scade entro poche ore, perché lasci il suo incarico. Diversi ministri importanti danno le dimissioni. Mentre il Presidente per il momento resiste e parla al telefono con Obama… che non lo rassicura affatto. E i Fratelli Musulmani invitano al martirio per difendere Morsi da un colpo di Stato dei militari. E già sono scesi in piazza a combattere in alcune zone con le forze di sicurezza.
Vedremo se il Presidente Morsi si ritira dalla Presidenza. Tutto dipende certamente non da quello che appare sui giornali ma dai piani delle forze di manipolazione, da quello che hanno previsto di fare in questa situazione.
In genere queste forze, in tutti i paesi, controllano bene l’esercito, e quindi occorre capire perchè stiano usando il “loro” esercito come mossa decisiva per spingere Morsi ad andarsene, mentre le truppe si schierano nelle città e gli elicotteri Apache volano minacciosi nel cielo. Anche nell’uscita di Mubarak, alla fine fu decisivo l’atteggiamento delle Forze Armate. Poteri oscuri volevano favorire apparentemente le istanze di democrazia cacciando Mubarak e usarono internet e l’Esercito. Per mobilitare piazze e decisive forze militari contemporaneamente. Lo facevano per portare il paese ad islamizzarsi… e le elezioni parlamentari e poi la nomina di Morsi ottennero l’effetto da loro desiderato. Furono loro a mettere Morsi alla Presidenza.
Ed ora? Perché non va più bene? Perchè sembrano dare di nuovo fiato all’Egitto laico e libertario? Non pensiamo che abbiano cambiato piani. Ma di questi piani fa anche parte quello di mantenere ferite aperte, climi di emergenza e di crisi in tutto l’Islam… per mantenere comunque alta la febbre regionale e mondiale. Per tenere comunque elevato quel livello di ansia e di paura attraverso il quale governano vaste aree del mondo. In Egitto tutto dipende ora dalla loro volontà di far cadere veramente Morsi perché incapace di gestire i loro interessi… sostituendolo per un certo periodo con un esercito strettamente sotto controllo. Capace di gestire ed anche di indirizzare un clima di polarizzazione, di tensione e di latente guerra civile. Ma la scelta potrebbe anche essere quella di portare ad un peggioramento della situazione, ad un bagno di sangue vero e proprio.
Quello che fa temere è l’invito da parte dei movimenti radicali islamici al “martirio”, alla guerra santa per difendere la presidenza Morsi. Un invito che certamente sta circolando nel circuito delle moschee e delle scuole e associazioni religiose. E potrebbe portare masse violentissime a scontrarsi nelle piazze con l’opposizione laica e con le forze armate. La giornata di venerdì – giorno di festa e di riunioni religiose nelle moschee – potrebbe essere come al solito cruciale per la mobilitazione di masse fanatiche da scatenare nelle piazze.
Fino ad ora i media internazionali sembrano sottostimare la minaccia posta dal fronte islamico, capace di grandi mobilitazioni e di grande violenza. E tanto dipenderà anche dal grado di “militarizzazione” della opposizione laica… che ha già dimostrato capacità e volontà di portare avanti azioni violente ed organizzate. Attraverso l’infiltrazione nella maggioranza pacifica di gruppi disposti all’uso di qualsiasi mezzo di lotta. E certamente sotto il controllo delle solite forze di manipolazione.
Qualcuno soffia sul fuoco, ed ha forte influenza contemporaneamente sull’Esercito, sulle forze islamiche radicali e nel fronte laico…
Una situazione veramente esplosiva. Speriamo che il movimento democratico non si lasci coinvolgere nella violenza e isoli gli infiltrati… Adottando per quanto possibile forme di lotta di tipo gandhiano. Questo potrebbe spingere forze superiori a dare una mano ai “buoni”…
Per il resto siamo nelle mani di Allah.
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