Due pensieri di Aïvanhov sul male – viene più da noi stessi che non dagli altri
“Alla minima contrarietà, ecco che nella maggior parte delle persone si mette in moto tutto un meccanismo interiore: per loro qualunque occasione è valida per rimuginare pensieri e sentimenti di irritazione, di collera, di ostilità e di rivolta. Tutto ciò che gli altri fanno viene giudicato in funzione dei propri desideri e delle proprie aspettative, e allora guai a coloro che non rispondono a quelle aspettative! Non solo li si biasima, ma inoltre si attribuisce loro ogni sorta di intenzioni malevole…
Non ci si domanda se quelle persone fossero occupate o trattenute altrove, se avessero delle preoccupazioni, se fossero malate, e se la loro condotta potesse essere giustificata vista la situazione in cui si trovavano. Perché porsi simili domande? Si preferisce interpretare il loro comportamento come un affronto personale. Gli esseri umani staranno molto meglio quando si renderanno conto che il male maggiore non viene loro dagli altri, ma da essi stessi, perché non smettono mai di ascoltare la propria natura inferiore. La natura inferiore, talmente nevralgica, alla minima occasione si nutre di idee false e di credenze erronee, ed è proprio di lei che devono anzitutto diffidare.”
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Considerando il bene e il male come avversari irriducibili, l’essere umano è perennemente combattuto fra i due, e non sa come ritrovare quell’unità che fa di lui un essere forte e padrone di tutte le situazioni. Direte: «Ma non possiamo farci niente! La realtà è questa: siamo come presi tra le forze del bene e quelle del male…» Finché sarete sulla terra avrete questo problema da risolvere e, per poterlo risolvere, eccovi un metodo fra tanti altri: imparate a rispondere alle entità tenebrose che vogliono irretirvi. Ma non rispondete mai a quelle entità con la violenza, poiché questo non farebbe che rafforzarle. Quando le sentite avvicinarsi sotto forma di tentazioni, di cattivi pensieri e cattivi sentimenti, non insorgete contro di esse! Dite invece a quelle entità che siete incantati della loro venuta e, per accoglierle, portate la luce, accendete tutte le vostre lampade interiori: quei visitatori si daranno immediatamente alla fuga perché sono brutti e mal vestiti, e non vogliono essere visti! Sì, solo la luce in voi può essere una risposta agli spiriti del male. Voi non li affrontate: portate semplicemente la luce. Ed è grazie alla luce che ogni giorno avanzerete sempre più sul cammino dell’unità interiore.
Omraam Mikhaël Aïvanhov
Noi ci troviamo d’accordo con questa visione del Male, volendo solamente aggiungere una piccola nota, un’azione in più ma di grande efficacia: usiamo quella luce per metterla a disposizione di chi intorno a noi ne ha bisogno! Sarà infatti grazie a quello sforzo di amore, di condivisione della nostra luce, che terremo alla giusta distanza quelle entità oscure, così affamate della nostra psiche e delle nostre energie vitali.