Da oggi i nostri dati personali sono disponibili per le multinazionali.
Redazione
Dati sensibili della popolazione italiana passati senza consenso delle persone alle multinazionali straniere: ormai è legge in Gazzetta Ufficiale.
Infatti compare a sorpresa nella legge europea 2017, pubblicata il 28 novembre in Gazzetta Ufficiale, la possibilità di usare i dati personali degli italiani, senza consenso, a scopo di ricerca scientifica. In ballo ci sono mastodontici interessi delle multinazionali tecnologiche, come risulta dall’accordo con l’IBM siglato a Boston il 31 marzo 2016, alla presenza di Matteo Renzi e Ivan Scalfarotto.
Tutti i nostri dati personali, a partire da quelli sanitari potranno finire nelle grinfie lucrative delle multinazionali, senza bisogno del consenso dell’interessato e senza nemmeno doverlo avvisare prima.
Il tutto a sorpresa, è stato autorizzato da due articoli, il 24 ed il 28, inseriti nel calderone della “legge europea 2017” (la numero 167, con cui l’Italia recepisce obblighi comunitari: “REGOLAMENTO (UE) 2016/679 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE”) uscita in Gazzetta ufficiale il 27 novembre 2107