Dal libro, “Corpo, Anima, Spirito” di Fausto Carotenuto.
Leggi la parte precedente qui:
http://www.coscienzeinrete.net/spiritualita/item/3110-corpo-anima-spirito-parte-5-anima-e-spirito-il-corpo-astrale
Abbiamo visto che il corpo e l’anima sono gli strumenti del nostro io.
Ma che cosa è in effetti questo io?
La risposta apparentemente non è affatto facile. Solo io posso provare dentro di me il sentimento profondo con il quale mi percepisco, e posso dire a me stesso: “Io”. Ma forse non serve definire un qualcosa che sentiamo così fortemente. Ciò che più conta è che io lo so che vivo continuamente riferendo tutto a me.
Proviamo a fermarci per qualche minuto e chiudiamo gli occhi, cercando di rilassarci. Lasciamoci scivolare in una condizione di tranquilla meditazione, lasciando cadere un po’ alla volta le percezioni, le sensazioni, le emozioni, i pensieri. Alla fine ci renderemo conto del fatto che solamente di una cosa non possiamo liberarci: di quel testimone di tutto che è il nostro io. La nostra presenza nel profondo di noi stessi: questo è l’io.
Da non confondere con gli strumenti che abbiamo a disposizione: il corpo fisico, il corpo vitale e quello astrale, con al suo interno le varie articolazioni dell’anima e con le sue attività di sentire, pensare e volere…
L’io è attivo ovunque, alle prese con tutti questi strumenti, per cercare di trarne il meglio. Ma uno dei nostri errori più frequenti è che tendiamo a confondere l’io con i mezzi che ha a disposizione. Spesso pensiamo di essere solo un corpo fatto di materia, e che le nostre esigenze siano solo quelle di benessere del nostro corpo. Oppure che la cosa più importante per noi siano le sensazioni di piacere o dispiacere, e quindi che ci basti soddisfare queste pulsioni. Ma le nostre vere esigenze sono altre: tutto ciò che porta alla crescita e alla maturazione del nostro io, attraverso il lavoro dell’anima cosciente.
Ogni esperienza che attraversiamo è fatta apposta per mettere il nostro io in condizione di crescere utilizzando i suoi strumenti. Nel fare questo lavoro, anche i vari corpi migliorano e si raffinano nel corso dell’evoluzione umana, fino a diventare elementi spirituali.
L’io è il nostro vero essere. E’ lui che ad un certo punto da bambino diventa cosciente di sé. E’ lui che si ritrova degli strumenti da usare bene: un corpo che lo tiene in contatto con il mondo esterno, ed un’anima con la capacità di sentire, di pensare e di agire.
E possiamo verificare come il nostro io, sia aperto in due direzioni: alle esperienze del corpo e dell’anima da una parte, ed a quelle spirituali, attraverso l’anima cosciente, dall’altra. A seconda di quello che faremo prevalere il nostro io si confonderà con le parti più basse del corpo e dell’anima, che lo imprigioneranno nell’oscurità fisica della materia, e nella nebbia delle sensazioni.
E allora lo chiameremo
ego, o io inferiore, o io ordinario
Oppure si identificherà con l’anima cosciente, e se ne arricchirà, diventando un io sempre più spirituale, sempre più capace di amare, illuminato, luminoso. Qui avremo invece a che fare con la tendenza dell’io a realizzarsi come
io superiore, o io spirituale.
E’ questo un nostro modo di essere che già esiste nel mondo spirituale, quale possibilità reale del nostro avvenire evolutivo. Che già in qualche modo ci richiama a sé dal nostro futuro.
In quanto io, siamo il manovratore degli strumenti che abbiamo a disposizione. L’io è la nostra presenza, ma non una presenza passiva, bensì il nucleo in crescita di una potenza creativa del Bene. Che si sviluppa attraverso il rapporto cosciente e attivo con il mondo fisico e con il mondo spirituale. La nostra vita, e quello che diventeremo, dipende da cosa faremo prevalere nella nostra anima.
L’anima è una madre, nella cui pancia cresce il piccolo io che abbiamo sulla Terra.
L’io è quella scintilla di origine divina che è ognuno di noi, che la saggezza creatrice ha staccato da se stessa per renderla individuale e poi sempre più divina attraverso l’immersione nella materia e nella casa vivente dell’anima. Un’anima che saggiamente si libera dalla schiavitù dei sensi e si riempie di pensieri e di ideali elevati, di sentimenti di amore disinteressato e di azioni giuste, fa crescere dentro di sé un Io divino.
E’ quello che i pittori medievali e rinascimentali hanno rappresentato dipingendo tante bellissime, pure Madonne con il Bambino. Il Bambino che prende il latte dalla madre, o che si rivolge con occhi meravigliati al mondo, è il nostro piccolo io spirituale. La Madonna è la nostra anima quando, padrona delle sensazioni, è ormai rivolta con amore alla verità e al bene ed è in grado di far crescere il nostro essere divino.
riepilogo
A che punto siamo nel cercare di capire come siamo fatti?
C’è il nostro “io”,
che ha a disposizione:
il corpo fisico,
il corpo vitale o eterico.
e il corpo astrale,
a partire dal quale si sviluppa l’anima che si articola in:
anima che sente,
anima che ragiona
anima cosciente
Nell’anima, man mano che si evolve, cresce
l’io divino, il nostro spirito.
In quanto corpo fisico apparteniamo al mondo minerale, insieme ai minerali e a tutti gli altri esseri, per la loro parte minerale.
In quanto corpo eterico apparteniamo ad un mondo invisibile, che è dentro e fuori di noi, che possiamo chiamare mondo eterico. Nel fanno parte tutti gli esseri viventi: piante, animali e uomini.
In quanto anima apparteniamo ad un altro mondo invisibile, che possiamo chiamare mondo astrale, e che è anch’esso dentro e fuori di noi. Insieme agli altri esseri dotati di un’anima: gli animali.
Ma in quanto anima cosciente cominciamo a far parte anche di un altro mondo invisibile più elevato, del mondo spirituale: la patria del nostro vero io. In questo mondo, insieme a noi, vivono gli esseri spirituali superiori.
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