Dal libro, “Corpo, Anima, Spirito” di Fausto Carotenuto.
Leggi la parte precedente qui:
https://coscienzeinrete.net/spiritualita/item/3096-corpo-anima-spirito-parte-3-il-corpo-materia-e-vita
riepilogo
Facciamo un breve riepilogo: dove siamo arrivati nel cercare di capire come siamo fatti?
C’è il nostro io,
che ha a disposizione
il “corpo fisico”,
ed il “corpo vitale” o “eterico”.
In quanto corpo fisico facciamo parte del mondo minerale. In quanto corpo eterico apparteniamo ad un mondo invisibile, che è dentro e fuori di noi, che possiamo chiamare mondo eterico o vitale.
Del mondo minerale fanno parte, insieme a noi, i minerali e tutti gli altri esseri, per la loro parte minerale. Del mondo vitale fanno parte tutti gli esseri viventi: piante, animali e uomini.
i sensi e le percezioni
Se ci soffermiamo ancora a fare delle considerazioni su come siamo fatti, possiamo scoprire anche altre cose.
Il nostro corpo non è un qualcosa di chiuso in se stesso, non serve a costringerci nei suoi confini, ma il contrario: ci serve a entrare in comunicazione con quello che è intorno a noi. Con l’ambiente, le cose, le persone…
Attraverso il corpo, e in particolare attraverso i sensi, il nostro io entra in contatto con la realtà esterna. I sensi sono come dei canali, come delle porte attraverso le quali la realtà esterna entra dentro di noi.
E’ proprio così. Infatti, se proviamo a chiudere gli occhi, a turarci le orecchie, il naso e la bocca, e così via… man mano che chiudiamo le porte dei sensi, ci accorgeremo di sapere sempre di meno di quello che avviene fuori di noi. La realtà esterna continuerà ad esserci, ma il nostro io non ne avrà più dentro di sé l’immagine, il suono, l’odore, il sapore, e così via. Tutto quello che normalmente ci serve per conoscerla.
Sì, normalmente riceviamo attraverso i sensi una serie di messaggi dal mondo esterno, e questi messaggi li posso chiamare
percezioni
In genere i sensi trasmettono le percezioni in modo piuttosto fedele, e pressoché uguale per ogni persona. Se due amici vedono insieme una partita di calcio in televisione, dentro di loro entrano le stesse immagini e gli stessi suoni. Se passeggiano sulla riva del mare al tramonto, vedono gli stessi colori, sentono lo stesso suono delle onde, gli stessi profumi.
l’anima e le sensazioni
Questo è abbastanza scontato, ma quello che avviene subito dopo è molto diverso e spesso imprevedibile: per ognuna di queste percezioni, nell’interiorità dei due amici si formano delle sensazioni particolari. E queste non saranno sicuramente uguali.
Per quanto riguarda la partita, può succedere che ad uno dei due quella visione lasci una sensazione di grande piacere, mentre all’altro molto meno. Oppure può capitare che ad uno venga il desiderio di andare di corsa allo stadio, mentre l’altro non ci pensi nemmeno lontanamente. Davanti ad un tramonto sul mare uno si commuove, non andrebbe mai via, si gode con grande piacere gli odori, i suoni, i colori. L’altro invece si annoia, non vede l’ora di andare via: quel tramonto non gli dice proprio niente, gli sembra tempo perso. Forse perché sta per cominciare un’altra importantissima e imperdibile partita…
Ognuno di noi potrebbe fare migliaia di esempi di come “sente” i fatti della vita in un modo tutto suo e diverso dagli altri.
Quello che avviene è che i messaggi che arrivano dalla realtà sono gli stessi, ma l’impressione, l’esperienza che ognuno di noi ne ricava è differente. Poco o tanto… ma è differente: è unica e del tutto personale. Possiamo parlare anche a lungo delle nostre sensazioni, ma non riusciremo mai a condividere veramente con nessuno tutta la gamma, le tonalità, le coloriture di quello che proviamo.
Intorno alle nostre sensazioni cresce in noi un mondo fatto di gioie, dolori, dispiaceri, desideri, passioni… del tutto personale. E si tratta di
un mondo interiore,
differente da quello esterno.
E’ una dimensione privata, che costruiamo dentro di noi un po’ alla volta, vivendo la vita di tutti i giorni. Un mondo nel quale possiamo guardare solamente noi. Nessun altro vi ha accesso…
E’ una sfera completamente diversa dagli aspetti chea avevamo considerato prima: il mondo della materia e quello della vita. Non è fatta della stessa materia del mio corpo fisico, né dell’energia che scorre nel suo corpo vitale. Ma ha a che fare solamente con quello che
io sento.
E quello che ognuno di noi sente è anche differente dal suo io.
Noi diciamo: “Io sento una sensazione dentro di me”. Non ci viene da dire: “Io sono la sensazione che sento”. Non ci viene nemmeno da pensare che è il nostro corpo che si è innamorato di qualcuno, o che odia qualcun altro. Questa attività di sentire deve stare da qualche parte dentro di noi che non è il nostro io e che non è il nostro corpo. Un particolare “organo” fatto apposta dalla Natura per elaborare le sensazioni, e che è a disposizione del nostro io. Non sono i sensi, che come abbiamo visto fanno altre cose.
E allora che cosa è, come si chiama, come funziona? Le antiche tradizioni, i maestri di percorsi spirituali, i mistici, hanno dato in genere un nome piuttosto preciso alla parte di noi che fa questo tipo di esperienze:
anima
Quello dell’anima (in Greco psiche) è un mondo molto complesso. Di questa realtà ha cominciato ad occuparsi anche la Scienza, soprattutto a partire dalla seconda metà del diciannovesimo secolo. La psicologia e la psicanalisi hanno avuto un grande sviluppo, ma siamo forse ancora relativamente agli inizi degli studi su una materia così vasta e complessa.
Possiamo dire che l’anima è uno strumento fondamentale del nostro io. La sua funzione è quella di trasformare quello che ci arriva dal mondo esterno in un mondo nostro. Dal mondo esterno arriva la realtà, come si presenta attraverso i sensi, e la nostra anima la elabora in come il nostro io sente e considera il mondo intorno a sé.
Poi, sulla base di questo lavoro fatto dalla mia anima, il nostro io decide con la sua volontà di ritornare fuori di sé e di agire nella realtà esterna.
Sarà allora questo il motivo per cui diciamo che ognuno vede il mondo come gli pare, ognuno ha un suo parere sulle cose, ognuno agisce in un modo differente…
un mondo solamente mio
Questo non avviene perché ciascuno vive in una realtà diversa dagli altri: viviamo tutti nello stesso mondo. Ma perché ognuno di noi ha dentro di sé ha un’anima differente che elabora in un modo diverso dagli altri quello che gli arriva da fuori.
Facciamo delle esperienze nel mondo, ed il risultato è la somma delle sensazioni e dei sentimenti che tutte queste esperienze hanno suscitato dentro di noi. Questi sono i mattoni con i quali è fatta la mia anima: una casa interiore che cresce elaborando le esperienze fatte nella vita.
Un aspetto importante è che noi non decidiamo quali sensazioni debbano sorgerci dentro. Questo lo decide il modo in cui siamo fatti, dovuto alle nostre esperienze passate. Ma nel momento in cui ci sorgono delle sensazioni, non possiamo farci nulla: ce le troviamo in noi così come sono. Si tratta di un meccanismo “automatico” che genera in noi reazioni riconducibili a due tipi:
“mi piace” o “non mi piace”.
Questo avviene sempre, sia pure con intensità e sfumature molto variabili. Riconoscere una tale realtà ci può spiegare molte cose.
Già in partenza ognuno di noi è probabilmente un io con caratteristiche differenti dagli altri. Perché la Natura, la saggezza divina non fa mai due cose, due esseri uguali. Ma poi le differenze si accentuano perché ognuno sviluppa un suo mondo interiore, una sua anima, fatta di una lunghissima serie di mi piace e non mi piace tutta personale.
E poi su questa base agisce.
E il risultato si vede: ognuno di noi sviluppa una differente personalità, con dei gusti tutti suoi, agisce in modo tutto suo e poi sviluppa un percorso di vita solamente suo. E sempre differente da quello degli altri.
Questo lo possiamo verificare nella vita di tutti i giorni.
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