Brindisi: bombe contro il femminile, bombe contro la coscienza, bombe per suscitare l’odio e per facilitare la manipolazione.
di Fausto Carotenuto
Non ci faremo intimidire da una strategia della tensione che vuole aggiungere l’emergenza terroristica a quella economica.
Questi alcuni dei dati rilevanti di questo orrendo crimine:
Obiettivo: una scuola
Vittime: ragazze giovani e innocenti,
Mandanti: oscuri.
Logica apparente: una strage assurda contro innocenti: fatta da cattivi assoluti – terroristi o mafiosi – da odiare.
Coincidenze non casuali: il nome della scuola intitolata a Falcone ed alla Morvillo, eroi antimafia. L’arrivo a Brindisi del treno della organizzazione di Don Ciotti, antimafia e per la legalità.
Reazione prevedibile: accentuazione dello stato di polizia e di misure di ordine pubblico eccezionali.
Perché il riferimento a obiettivi apparentemente antimafia? Per gettare la colpa su obiettivi visibili, come i mafiosi o elementi anarchici. Che potrebbero anche aver veramente compiuto il gesto come esecutori. Ma a copertura di mandanti che sono ben altri. La storia italiana degli ultimi decenni mostra ormai come dato incontrovertibile, diremmo scientifico, che non c’è stato terrorismo che nei decenni scorsi non sia stato diretto da gruppi deviati dello Stato. Perché non dovrebbe essere così anche adesso?
Perché una scuola? Perché il sapere e la cultura ci rendono liberi. Perché quando siamo colti ed informati la nostra coscienza, il divino femminile in noi – se animata dal cuore – sfugge tranquillamente ai poteri di manipolazione. Che non ci incantano più. Per colpire l’archetipo della verità che rende liberi.
Perché colpire delle ragazze innocenti? (e potevano essere molte di più le vittime) Per colpire l’archetipo del divino femminile, della coscienza che in modo puro è capace di mettere insieme il cuore e la mente, non per egoismo, ma per modificare in meglio, con saggezza e con amore, la società. Come fa ogni donna naturalmente con la sua famiglia.
E per indurci ad odiare di più. Per colpire l’archetipo dell’amore vero che non odia, perché ritiene che nessun essere umano vada odiato. Perché se qualcunoi fa il male lo fa solo perché “non sa quello che fa”. Proprio non sa quanto fa male anche a se stesso.
Per farci vedere il male come qualcosa di mostruoso che ci è estraneo, che è talmente mostruoso da poter essere solo fuori di noi. Ed in qualche modo essere tentati di smettere di lavorare sul nostro lato oscuro. Perché i “veri mostri” sono fuori di noi… Per colpire l’idea che la società vada migliorata a partire dalla nostra interiorità individuale.
E per giustificare una reazione forte dello Stato, capace di superare il sistema già traballante delle garanzie costituzionali. Per portarci rapidamente allo stato di polizia. Ad una situazione emergenziale con la quale è più facile far tacere le obiezioni all’accentramento che porta al superstato centrale europeo. Per abbattere più facilmente le resistenze di chi si oppone alle superpolitiche europee, come ad esempio i valsusini. O di quegli ambienti politici ed economici che ancora si oppongono alla tendenza superaccentratrice e antidemocratica.
Qualcuno ha sacrificato le vergini al drago della manipolazione e dell’odio. Per difendere e se possibile accrescere il proprio oscuro potere sulle masse.
Pietà profonda per queste ragazze, falciate nell’età più spensierata e ricca di promesse. E per le loro famiglie, sprofondate in un dolore senza limiti.
Ma fermezza nei confronti dei poteri di manipolazione, e soprattutto non odio. Perché l’odio ci rende schiavi delle parti oscure di noi, che sono a loro volta troppo facilmente schiavizzabili dai poteri oscuri esterni.
Respingere l’idea dello stato di polizia, perché non ci serve… Noi cresciamo con la Libertà.
La efferatezza del crimine, la lucidità assassina, la mancanza di scrupoli, la capacità di bere il sangue innocente come alimento della propria natura fredda, feroce e predatoria, ci danno la descrizione più autentica della vera natura del potere. Di quello stesso potere che per manipolarci e controllarci si ammanta di rispettabilità, di bei discorsi, di finta saggezza professorale e governativa.
Un potere mostruoso che in casi del genere vediamo nella sua vera natura. Ma un potere che trae forza proprio dalla nostra acquiescenza. Dal nostro impaurirci per la crisi economica o per il terrorismo come lui si aspetta che facciamo. Usati come doppia clava contro di noi in questi giorni.
Usciamo da questa passività, denunciando questo potere serenamente e senza odio, ma con indignazione e fermezza. E non consentendogli di intimorirci e di frenarci nel nostro cammino di evoluzione e nelle nostre azioni d’amore per la crescita orizzontale di una società cosciente e creativa. Impegnamoci ancora di più intorno a noi per il miglioramento della società!
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Nota: purtroppo una settimana fa eravamo stati facili profeti sull’uso del terrorismo come gioco al rialzo per mandare comunque in porto la strategia di accentramento e controllo avviata con l’uso strumentale della crisi economica. Questo l’articolo del 12 maggio: http://www.coscienzeinrete.net/politica/item/320-kossimonti-un-governo-per-gestire-due-emergenze-la-risposta-delle-coscienze
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