Bombe sulla Maratona di Boston: perché?
di Fausto Carotenuto
Il terrorismo è sempre contro la gente e a favore dei gruppi di controllo.
Ancora non si sa chi è stato a mettere le bombe che hanno provocato 3 morti e decine di feriti mentre era in corso la Maratona di Boston. Dalle prime notizie si ricercano attentatori di origine araba…
Ma in effetti non si sa ancora nulla.
Si tratta comunque di un evidente atto terroristico. In mezzo a tanta gente, davanti alle telecamere. Per ottenere il massimo di visibilità e di effetto emotivo. Viene colpito un evento sportivo, massima espressione di tranquillità, libertà e gioia di vivere della gente comune…
Ma a che cosa servono questi atti terroristici? Perché qualcuno decide di farli?
Servono a terrorizzare, a destabilizzare, a creare cattivi sentimenti nella gente comune, nell’opinione pubblica.
E cosa avviene quando questo tipo di sentimenti si diffonde nell’anima di tante persone? Avviene che si verifica un oscuramento delle forze di consapevolezza e delle forze di amore. La distorsione e l’oscuramento prodotti dalla paura nel tessuto dell’anima, possono allora essere facilmente messi a disposizione di altri sentimenti negativi.
In particolare dell’odio per i “terroristi” e per chi li manda a minacciare la tranquilla vita della gente.
Altro elemento importante è che il terrorismo crea climi di emergenza, nei quali tutto appare meno sicuro, meno tranquillo…
E allora – a prescindere da chi ha commesso e organizzato l’atto terroristico – il risultato delle bombe è che il livello di coscienza della popolazione viene oscurato da sentimenti di paura, di ansia e di odio. E che contemporaneamente si sviluppa o si rafforza un clima di emergenza.
Questo insieme di risultati delle bombe viene da decenni usato in tutto il mondo da grandi gruppi di potere per mantenere o rafforzare il proprio controllo su governi e popolazioni. L’emergenza, e l’ansiosa ricerca della perduta sicurezza consentono di fare accettare facilmente alla gente provvedimenti ed azioni che altrimenti non avrebbe mai consentito: riduzioni ulteriori della libertà attraverso nuovi provvedimenti legislativi, rafforzamento degli apparati di sicurezza e di controllo della popolazione, indicazione di nemici interni ed esterni da colpire con campagne di polizia o addirittura guerre.
La gente comune accetterebbe limitazioni della libertà, di pagare con le proprie tasse enormi spese per gli apparati di sicurezza, per potentissimi servizi segreti, e per incredibili apparati militari che vanno a fare costosissime guerre ovunque… se non si sentisse insicura? Se non avesse nemici da odiare? Se non avesse paura?
Ecco… a questo serve il terrorismo.
A farci accettare quello che proprio non vorremmo, e che serve per tenerci sotto controllo.
Ma ormai in tanti ce ne siamo accorti, e continueremo a diffidare del potere e delle sue trame, e a lavorare senza ansie e senza paure per la crescita di una società armoniosa, cosciente e libera.
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