Aivanhov e i numeri
Un pensiero particolare di di Omraam Mikhaël Aivanhov.
“I numeri non sono astrazioni, ma realtà vive e operanti. Prendiamo per esempio il numero 10, che è un simbolo della totalità: è composto dall’1 e dallo 0; ma quell’1 e quello 0 non vanno solo considerati l’uno di fianco all’altro: è necessario legarli e metterli in moto.
L’1 rappresenta lo spirito, lo 0 rappresenta la materia, e lo spirito compenetra la materia per animarla e vivificarla. Si può dunque affermare che ogni atto che contribuisca a mantenere la vita in noi corrisponde
al numero 10. “Mangiare” equivale ad aprire la bocca (lo 0) per introdurvi il cibo (l’1) e tale incontro produce un’energia.
E “vedere” che cos’è? Un’azione della luce (l’1) che va a colpire l’occhio (lo 0). Ciò è vero anche per il suono che va a colpire il nostro orecchio. Quanto alla testa, che è sferica, essa pure è uno 0, ed è su questo 0 che deve scendere l’1, lo spirito. Fintanto che non ha ricevuto lo spirito, la nostra testa non può dare alcunché di
buono. Ma il giorno in cui viene visitata da un raggio celeste, mette al mondo un bimbo divino e noi diventiamo il 10. Fino ad allora non siamo che uno 0. Direte: «Ma queste sono interpretazioni!»
Ebbene, sì, sono interpretazioni…”
Omraam Mikhaël Aïvanhov