Prima la bomba sul volo russo, ora la morte del propagandista n°1 di Putin, a pensar male si fa peccato…
di Enrico Carotenuto
Andreotti docet: a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. Che l’intervento russo in Siria non sia andato giù alla NATO, è a dir poco scontato. Ma la strana serie di eventi a cui stiamo assistendo, la tragedia del volo russo in Sinai, ora la morte di Mikhail Lesin, uno degli artefici principali della grande ondata di consenso popolare a Putin ed alla Russia che abbiamo visto montare nei social media negli ultimi anni. Morte avvenuta proprio a Washington DC.
Ma chi era Mikhail Lesin?
Fin dai primi anni ’90 ha ricoperto vari incarichi nei vari governi russi, passando dall’amministrazione delle antichità (1993-95) a capo degli affari dei media (1999-2004), poi consigliere presidenziale fino al 2009, dopodichè è stato a capo del colosso mediatico Gazprom-media, che possiede radio, televisioni e la versione russa di youtube, RUtube. Pare sia anche l’uomo dietro la creazione di Russia Today, che altro non è che la versione russa della CNN, egualmente inaffidabile.
Lesin è stato uno dei principali artefici del bavaglio posto all’informazione indipendente in Russia. Durante le sue attività di principe della disinformazione, ha trovato il modo di diventare ricchissimo, non si sa bene come.
Insomma Lesin svolgeva un ruolo fondamentale tra le truppe di Putin. Pensiamo solo a Russia Today, che è oggi la principale fonte d’informazione mainstream “alternativa” per gli utenti occidentali. Facendo caso alla quantità di articoli e video pro-russia che circola in rete, ci si accorge che la maggior parte proviene originariamente da rt.com. Lesin ha avuto un successo strepitoso nel trasformare la percezione di un governo dispotico ed illiberale, con a capo un ex killer del Kgb, in quella di un governo democratico, aperto e che lavora per il bene dell’umanità, con a capo un astutissimo filosofo illuminato. Non un lavoro da poco, a cui milioni di persone hanno abboccato.
E’ quindi proprio una strana casualità che questo personaggio venga trovato morto per infarto proprio in un albergo di Washington DC, proprio in questi giorni.
E’ lui l’artefice del consenso popolare all’intervento russo in Siria. E’ lui l’artefice del consenso a Putin.
A pensar male, volendo ragionare in termini di avvertimenti in stile mafioso, si potrebbe pensare che la bomba sull’aereo russo e questa morte siano due chiari avvertimenti. D’altronde si sa bene chi sono quelli dell’ISIS, così come si sapeva chi erano quelli Al Qaeda. Si sa da dove arrivano i soldi e la logistica. E da una parte abbiamo gli americani primi a dire “è stata una bomba sull’aereo”, e dall’altra la location della morte di Lesin. Se fossimo ne Il Padrino, filerebbe tutto.
A questo punto, poichè potrebbe sembrare che chi scrive ce l’ha con i russi, è bene ricordare che il punto di vista di Coscienzeinrete è che due mali non fanno un bene: l’odiosa propaganda occidentale alla quale siamo sottoposti fin dalla nascita in forme più o meno subdole, è sicuramente da condannare. Per lo stesso motivo sono da condannare le azioni di chiunque intenda manipolare le coscienze per i propri scopi. Non facciamoci incastrare i pensieri ed il cuore da chi vuole solo manipolarci.
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