70 anni da Hiroshima: quei criminali impuniti oggi governano il mondo
di Fausto Carotenuto
Oggi settant’anni da Hiroshima. La bomba nucleare sganciata il 6 agosto 1945 da governanti americani al soldo di oscuri poteri anticoscienza ed antiumani.
Dopo tre giorni colpirono anche la città di Nagasaki.
In tutto uccisero circa 280.000 innocenti, per non parlare delle centinaia di migliaia che morirono negli anni successivi per gli effetti delle radiazioni.
Nessuno è stato processato per questo orrendo ed inutile crimine.
Dissero che era l’unico modo per fermare la guerra, ma non è vero.
Se proprio necessario, per far arrendere il Giappone bastava l’esplosione di una bomba atomica dimostrativa in una zona disabitata oppure in mare. Tokyo avrebbe ceduto comunque di fronte ad una minaccia così forte.
Ed invece non si sono fermati nemmeno dopo la prima strage di Hiroshima, ma hanno voluto farne un’altra a Nagasaki. Usando un’arma orribile, i cui effetti durano per decenni… secoli….
Nessun processo Norimberga per i colpevoli, che hanno vinto la guerra e imposto la loro Pace al mondo. Trattati per decenni con tutti gli onori riservati dai media e dai politici a chi comanda.
Una Pace sulla quale karmicamente pesa la maledizione della non verità e dell’ispirazione anti-umana.
E difatti da allora il Mondo è governato proprio da quei poteri maledetti che sganciarono quelle bombe e che poi hanno elaborato tante finte democrazie, la cui manipolazione viene portata avanti con guerre, emergenze, tensioni, terrorismo, crisi economiche, fame, epidemie, avvelenamento dell’Acqua, dell’Aria e della Terra, forme pensiero devianti, alimentazione e farmaci debilitanti…
La nostra coscienza non deve dimenticare e deve ribellarsi a tanta violenza, a tanta perversione e a tante menzogne.
Solo sulla base della verità sarà possibile costruire un futuro umano luminoso. Solo la Verità ci renderà LIBERI. Non dimentichiamocela. I nostri inconsapevoli governanti dipendono dalle stesse anime nere che furono dietro a quei massacri.
La loro presenza aiuta noi a comprendere che la nostra strada è proprio un’altra.
E’ quella nella quale tutti vogliono il bene di tutti, e nessuno è sacrificabile per nessun motivo.
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