Renzi in Europa: un “grande” discorso pieno di VUOTO
di Fausto Carotenuto
Poche ore fa Renzi ha tenuto il discorso di apertura del semestre a guida italiana dell’Unione Europea. In effetti questa guida non significa ormai granché… non ha particolari poteri. Ma i media italiani hanno pompato questa occasione come se fosse il debutto di una grande star nell’empireo dei più grandi statisti di tutti i tempi.
E lui ha fatto quello che doveva: si è appuntato una serie di slogan su un fogliettino (vedi immagine) ed è partito di slancio a fare quello che sa fare molto bene: vendere il vuoto alle masse. Piazzare il nuovo che non c’è. Dichiarare il nulla, l’ovvio… colorandolo con toni freschi e scanzonati e con facce giovani. Mentre, ovviamente, i veri poteri non solo tengono ben stretta l’Europa, ma marciano senza ostacoli apparenti verso ulteriori centralizzazioni e furti di sovranità dei singoli Paesi. In favore di un’Europa verticistica, nelle mani della super-finanza e delle lobbies massonico-religiose.
In pratica Renzi, con questa abilità piazzistica sostenuta da lobbies internazionali e dai mass media, fa da copertura ai veri poteri di manipolazione.
Se avete voglia e pazienza, ecco una parte degli slogan snocciolati dall’ineffabile…
«Le parole chiave devono essere coraggio ed orgoglio perché è il tempo in cui coraggio ed orgoglio sono richiesti all’Europa e all’Italia».
Il nostro Paese non è «nell’Unione europea per chiedere o rivendicare» ma per portare «una storia straordinaria ed un futuro all’altezza del nostro passato».
La «vera sfida che abbiamo di fronte è ritrovare l’anima europea».
La nostra generazione «ha il dovere di riscoprirsi Telemaco, di meritare l’eredità» dei padri dell’Europa
«Se l’Europa facesse oggi un “selfie”, verrebbe fuori il volto della stanchezza, della rassegnazione, il volto della noia»
«Rispettiamo i vincoli europei, ma serve crescita»
«Senza crescita, l’Europa non ha futuro»
l’Ue ha davanti una «grande battaglia politica» e «può essere il luogo del futuro se ha il coraggio di mettersi in gioco adesso».
«Faremo di tutto nel nostro semestre non per recuperare posizioni diverse ma per affermare i valori di investimento sull’Europa».
Che ha detto?
NIENTE
Noi continuiamo ad occuparci del bene che possiamo fare intorno a noi, ogni giorno: là le sue parole vuote, per fortuna, non contano. Ma contano le nostre azioni.
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