Non disturbate lo svenditore! Letta l’intoccabile
di Fausto Carotenuto
Non ha fatto primarie, la scelta del suo nome come primo ministro è del tutto misteriosa, non ha alcuna base politica o elettorale, è in minoranza nel PD, non è simpatico, senza emergenza non farebbe il primo ministro, non lo spostano nemmeno a cannonate…
Stiamo parlando di Enrico Letta.
Anche nelle vicende interne del PD sembra che tutte le contorsioni interne finiscano comunque in questo periodo per favorire il prolungamento del suo governo. Una volta nel PD le primarie si facevano per fare un segretario che fosse anche candidato premier. Ora sta passando l’idea che il segretario non deve essere candidato premier. Il che lascerebbe indisturbato ancora per alcuni mesi proprio Letta.
Perfino il condannato Berlusconi avrebbe avuto tutto l’interesse a buttare per aria il tavolo del governo, ma non lo ha fatto. Piuttosto piange, strepita, fa qualsiasi cosa tranne che l’unica che in teoria avrebbe il potere di fare: far cadere il governo.
Il fatto è che Enrico, il nipote del gentiluomo del Papa Gianni Letta, è l’uomo grigio delle grandi lobbies mondialiste. Lo hanno cresciuto per questo. Ed è il perfetto successore di Monti nello sfruttare l’emergenza per portarci ancora più rapidamente nella supereuropa delle lobbies industrialiste e finanziarie, della perdita di sovranità degli stati nazionali, e del potere oscuro imperante dietro le quinte.
Una grande parola d’ordine circola ovunque nelle centrali che tirano le fila dei partiti-burattino: mantenete Letta al governo. Almeno finché possibile.
Questo governo serve per la grande svendita di beni di stato e di sovranità del prossimo autunno: ENI, ENEL, Finmeccanica, acqua ed altre risorse, banche, immobili… e chissà cosa altro di ancora non detto.
Letta e questo governo non dipendono dal Parlamento o dalla gente… ma da un potere oscuro superiore. La politica, dopo anni di indegnità berlusconiane e non solo, di ruberie e di scandali, di finte opposizioni rabbiose e demagogiche, di infiltrazioni massoniche e di ordini religiosi, è ormai talmente debole da non essere capace di esprimere qualcosa dal basso. Ma solo di accettare qualcosa dall’alto di un potere oscuro superiore.
Guardiamo con attenzione alle doglie di questi poteri nel partorire e nutrire governi contrari alla nostra libertà e sovranità, e traiamone una lezione: curiamo la nostra interiorità, costruiamo e rafforziamo le reti locali, i movimenti di coscienza e di difesa dei diritti e dei territori. Se ci rubano i mezzi materiali non facciamoci rubare l’anima dalla paura o dalla rabbia.
Il risultato netto di queste attività sarà la crescita della coscienza. L’unica cosa importante, che è nelle nostre mani e che possiamo non farci rubare dai ladri di libertà.
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