Il nuovo mondo
di Enrico Carotenuto
Arrestata la famiglia Ligresti per SAI. Condannato Tronchetti provera per le intercettazioni. Condannato Berlusconi per Ruby. Ok. Viene da pensare che la giustizia in Italia si stia svegliando, no?
Poi viene da pensare che siamo in Italia, e che se la giustizia si muove contro chi è stato intoccabile per 20, 30, 40 o 50 anni, significa che qualcuno di molto, molto potente, ha deciso che certi equilibri non servono più…
Su queste pagine sosteniamo da tempo che, dietro le quinte, il vero ed unico tema politico che il mondo sta affrontando è quello della formazione del mega-stato mondiale, che passa per la formazione di super-stati regionali: l’EU da noi, il nord e il sud America, l’unione africana, ecc.
In quest’ottica, e la realtà che viviamo lo conferma, i poteri di controllo e manipolazione stanno facendo opera di accentramento ed accorciamento delle linee di comando. Quindi, quello che una volta era affidato ad equilibri e potentati locali, viene sempre più gestito da livelli più alti, che controllano direttamente aree più vaste.
Per questo abbiamo assistito negli ultimi 30 anni alla centralizzazione del potere politico a Bruxelles, l’abolizione di fatto delle costituzioni nazionali, la svendita delle sovranità e dei vantaggi competitivi.
Allo stesso modo, questo processo influisce sui potentati economico/politici nostrani, vedi Ligresti, Berlusconi, Tronchetti.
Prendiamo in esame la Lombardia, il cuore economico dell’Italia. Recentemente sono crollate determinate piramidi che sembravano inamovibili nella gestioni degli affari lombardi: Formigoni (Comunione e Liberazione), Bossi (un certo tipo di Lega), Berlusconi, parti specifiche del PD, ed ora Ligresti e Tronchetti Provera.
Tutti questi personaggi, anche se quasi tutti in libertà, non godono più d’impunità. Il significato è che le loro amicizie, le loro correnti, non sono più in grado di proteggerli, e quindi devono acquiescere alle richieste dei loro nemici, o levarsi di torno.
Come abbiamo detto in altri articoli, l’accentramento prosegue alla grande, e figure come Prodi, Monti e Letta ne sono l’emblema. Basta guardare il loro curriculum, riascoltare i loro discorsi, o leggere i loro libri. “Morire per l’Europa” è la parola d’ordine di questi piccoli esecutori.
Il mondo cambia, e accelera verso l’accentramento. Il controllo delle masse avviene sempre di più tramite l’informazione e la dittatura militare ed economica centralizzata (leggere i trattati di Velsen, Lisbona, ecc. per credere) e quindi c’è sempre meno bisogno di controllo del territorio fatto con i vecchi sistemi (mafie e mafiette). Questo da un lato è terribile, ma dall’altro apre spazi di manovra per le persone comuni, per chi vuole operare in piccolo e in orizzontale, che probabilmente si troverà meno a dover combattere con le baronie locali.
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