Clini vuole bruciare i rifiuti nei cementifici.
di Enrico Carotenuto
Un nuovo attentato alla nostra salute, mascherato sotto forma di “ambientalismo”.
Questo ministro dell’ambiente si è distinto subito, appena nominato, per aver detto che gli italiani si sono sbagliati a pronunciarsi contro il nucleare. E subito, chi aveva orecchie per intendere, ha capito l’antifona.
Corrado Clini è una figura molto chiacchierata. Per vent’anni direttore generale del ministero dell’ambiente, si è distinto per le sue battaglie contro Carlo Rubbia, che nominato da Pecoraro Scanio consigliere del ministro per le fonti rinnovabili, cercava di introdurre e favorire piani per la conversione e l’autosufficienza del sistema energetico italiano. Le chiacchiere indicano che potrebbe avere avuto un ruolo decisivo nell’introduzione delle paroline “e assimilate” nel CIP6, che come sappiamo sono state introdotte nottetempo, e approvate da deputati che avevano letto un documento in cui le suddette parole, non esistevano. Le due “innocue paroline” sono state responsabili della deviazione della maggior parte dei fondi per le rinnovabili verso inceneritori, ecc.
Insomma, a parte le dicerie, Clini è stato si direttore del ministero dell’ambiente, ma l’ambientalismo per lui è sempre sembrato più una scocciatura che altro.
Non c’è quindi da meravigliarsi se la sua ultima pensata, abbia sempre a che vedere con il bruciare rifiuti. Come si legge in questo comunicato del ministero dell’ambiente (www.minambiente.it) presto vorranno autorizzare lo smaltimento di rifiuti in centrali e cementifici.
Ovviamente sembra una mossa a favore dell’ambiente: siamo pieni di immondizia, che non sappiamo dove mettere, perchè non bruciarla e farci energia? Tanto più che cementifici e centrali già eruttano sostanze nocive…
Invece trattasi dell’ennesima porcata. Per vari motivi. Innanzitutto ci presentano il fatto che i rifiuti da bruciare saranno i CSS (Combustibili Solidi Secondari) e non i CDR, le famose ECOBALLE, che come dice il nome sono appunto, balle mascherate da un prefisso.
I CSS, secondo le normative europee, sono composti da rifiuti non pericolosi.
Ok, ma in pratica, cosa sono?
Ce lo dice questo documento di un’azienda che intende farne il suo mestiere www.socchimdabc.it.
In pratica, i CSS sono composti per il 75-90% di scarti plastici, tessili e calzaturieri, e per il 10-25% da gomma e pneumatici fuori uso (PFU). Bello eh?
Dunque, questa proposta del ministero dell’ambiente prevede di bruciare plastiche, copertoni, e materiali di varia natura, con il conseguente rilascio di diossina e nanoparticelle più piccole dei pm10, quelle, per intenderci, che non possono essere filtrate neanche dai migliori filtri. Non solo, tutti i cementifici italiani diventeranno, in pratica, termovalorizzatori! Che bel regalo per la Marcegaglia! Così la smette di fare la criticona…
Meno male che è il comunicato è del ministero dell’ambiente, altrimenti si sarebbe potuto scambiare per una dichiarazione di guerra chimica contro il popolo italiano.
La seconda considerazione da fare è la seguente: in un paese in cui lo smaltimento dei rifiuti è in mano spesso a gente senza scrupoli, dove è già ampiamente documentato l’uso indiscriminato di rifiuti indifferenziati nei termovalorizzatori, dove esistono kilometri e kilometri di depositi di ecoballe non utilizzabili, proprio perchè contengono materiali tossici non bruciabili, vogliamo credere che stavolta tutto verrà fatto a norma? Non osiamo immaginare che tipo di rifiuti si finirà per bruciare.
Infine, ci prendono in giro perchè parlano di tutto fuorchè d’ambiente: ci chiediamo quando un ministro dell’ambiente varerà leggi sulla riduzione forzata del packaging dei prodotti, quando si faranno norme per super-incentivare produzioni a Km0, quando verranno implementate ricette per il Zero Waste, ovvero il riutilizzo delle materie, invece del barbarico incenerimento.
Insomma, ci troviamo di fronte al solito maquillage.
Si parla d’ambiente, ma le soluzioni dall’alto non sono mai cure, solo finti palliativi cancerogeni.
Di misure da adottare ce ne sarebbero decine, e tutte fattibili. Ci meravigliamo che un uomo dalla parte della grande industria, uno del circolo Montiano, ci parli di nucleare e inceneritori? E se questo è il ministro dell’ambiente, cosa dobbiamo pensare degli altri ministri di questo governo? Quello che già pensiamo.