Dopo le elezioni la Tempesta Perfetta per chiuderci in trappola
di Fausto Carotenuto
Cosa possiamo fare?
La situazione che si è venuta a creare dopo le elezioni è perfetta per i grandi poteri di manipolazione internazionali. Oggi una nuova danza è cominciata: ci faranno ballare nell’ansia e nell’emergenza con una tempesta finanziaria e dei mercati che si abbatterà su una situazione politica indefinita e squilibrata. Incapace di produrre governi che non siano governi dettati proprio dall’emergenza.
ORA COMANDA LA TEMPESTA, e i grandi poteri oscuri che sono in grado di usarla dopo averla provocata.
Stiamo seguendo da tempo in dettaglio le loro operazioni.
Cosa stanno facendo in sintesi?
Stanno in tanti modi spingendo verso la formazione di uno stato mondiale, perché temono fortemente l’onda di risveglio delle coscienze, in corso in tutto il mondo ed in modo forte anche in Italia. Il risveglio avviene tra la gente, in modo orizzontale, e tende ad occupare gradualmente, liberamente e pacificamente gli ambiti sociali dell’economia, della cultura e della politica. Viene sospinto da una forza d’amore che vuole migliorare veramente la società e i rapporti con la natura. Per gli antichi poteri che controllano il mondo questa è una vera e propria aggressione pericolosissima, che non possono fermare a livello orizzontale, tra la gente, ma che stanno tentando di bloccare con una politica mondialista di accentramento dei poteri economici, culturali e politici. Nelle strutture globalizzate le loro lobbies e congreghe iperorganizzate riescono più facilmente a controllare nomine ed orientamenti e a mantenere e persino rafforzare il potere.
La fase intermedia per la formazione dello stato mondiale è (a quanto risulta anche da documenti ONU) la formazione di 10 superstati in macro-regioni continentali. L’Europa è forse la più importante, ed ora si sta rapidamente forzando per accelerare la sua formazione. Da alcune decine di anni complotti, omicidi, crisi, governi e opposizioni corrotte ci stanno portando in questa direzione. E già ora abbiamo perso enormi fette di sovranità finanziaria e politica in favore di un fumoso e pericoloso stato europeo di impronta orwelliana.
Ma in Italia era ancora troppo importante una politica agganciata ai territori, alla fiorente economia locale e nazionale. E quindi indipendente e di ostacolo ai poteri centrali. Ed ancora troppo forte anche il tessuto malavitoso-politico, anche questo alimento di una politica locale contraria alla centralizzazione. Una volta questi gruppi di potere territoriali economici, sociali e politici venivano impiegati per controllare il territorio e la popolazione. Ma il cambio di strategia mondiale ha imposto a tutte le schiere oscure un mutamento epocale: distruggere i poteri locali, sia quelli buoni che quelli cattivi, e frantumare la struttura politica e economica nazionale, regionale e provinciale che per difendere i propri interessi locali impediva la centralizzazione europea.
Hanno ucciso Moro per portarci nello SME, verso l’Euro. Hanno fatto tangentopoli per fare largo a governi emergenziali di professori banchieri al soldo di Goldman Sachs che ci portassero nell’Euro e a firmare trattati di enorme limitazione della sovranità. Hanno tenuto al governo per molti anni politici impresentabili e ladri, per poi far esplodere scandali che ci convincessero a buttar via la politica insieme ai politici.
Ecco, ora ci siamo, ora sono pronti a stringere il cappio… perché siamo entrati nella trappola perfetta.
Gli schieramenti tradizionali di destra e sinistra sono devastati dagli scandali, da una mancanza di credibilità e dal fatto di non aver espresso una maggioranza capace di governare. La crescita enorme di un movimento grillino che non ha i numeri per governare è la ciliegina sulla torta: ha tolto ai due schieramenti i voti necessari per andare al governo e la minaccia del fattore “G”, il fattore Grillo spinge tutti ad allearsi sul solo tema possibile: rispondere con maggiore europeismo ad una violenta crisi finanziaria e dei mercati, che è cominciata proprio oggi, per paura degli Unni grillini.
L’intenzione è di condizionare tutti i partiti tradizionali con la paura del fattore “G”, così come per 40 anni si è usata la paura del fattore “K” – i comunisti – per tenere insieme la pletora di partiti italiani a sostenere decine di governi guidati dai soliti poteri di manipolazione massonico-vaticani. Anche i comunisti si radunavano in Piazza San Giovanni, e tutti dicevano che erano un milione (che in quella piazza proprio non entrano). Il che galvanizzava loro, ma li teneva fuori dal governo per la paura che suscitavano.
I grillini ora sono entusiasti, ma non si rendono conto che la loro vittoria, non essendo maggioritaria, serve a compattare gli altri contro di loro. E li chiude in una riserva indiana che, quanto più sarà contraria a tutti gli altri, tanto più li terrà chiusi dentro. Limitando quasi completamente il loro possibile impatto sul Paese.
Ora è partita la tempesta perfetta: la finanza da questa mattina abbatte le sue onde su una situazione di ingovernabilità, con picchi di spread e abissi di borsa da far venire un grande mal di mare ed una gran paura alla gente ed ai nuovi eletti in Parlamento. Verrà presentata nei prossimi giorni una sola, salvifica, possibilità di uscirne: fare governi di emergenza, di unità nazionale – saldamente in mano ad uomini dei poteri oscuri – da presentare come l’unico porto sicuro per sfuggire alla tempesta e non affondare.
L’attuale Presidenza della Repubblica è quella più adatta a guidare questa vicenda.
Gli USA, gli Europei, la BCE e Bruxelles manifesteranno le loro grandissime preoccupazioni di default dell’Italia in caso di ingovernabilità, indicando con decisione lo stesso porto sicuro… La stessa trappola.
Il cappio si sta chiudendo… Cosa possiamo fare?
In apparenza nulla, ma non è così, vediamo perché.
Questa trappola non serve a prendere il controllo del potere, perché certi gruppi lo hanno sempre mantenuto… Ma serve a non perderlo cambiando modalità di controllo; quindi per noi non cambia granchè in negativo. La novità è che, pur manovrandola e tentando di guidarla e manipolarla, la spinta alla chiarezza, alla libertà, e a combattere la corruzione del potere è comunque partita ed è positiva. Anche se mal guidate, tante coscienze per ora ancora libere sono entrate in Parlamento. E non è detto che sia facile manipolarle tutte.
E soprattutto, per la prima volta nella Storia, in grandi numeri possiamo cominciare a vedere in diretta e con chiarezza cosa combinano certi poteri, a dircelo e a diffondere una visione più cosciente, che nel tempo ridurrà i loro spazi di manipolazione.
Cosa fare ora?
Mantenere sangue freddo, calma e libertà da condizionamenti ansiogeni. Rendersi conto della trappola e indicarla a tutti quelli che possiamo. Perché quante più coscienze possano crescere proprio rendendosene conto. E poi sostenere quegli eletti che manifesteranno di essere interiormente liberi, di non essere guidati alla cieca da leaders – come quelli di tutti gli attuali schieramenti – che sono comunque condizionati dai poteri che hanno predisposto la grande trappola.
La speranza è nelle persone, nella loro libertà e nella loro coscienza, tutta da sostenere. Una fondata speranza di cominciare a scalzare i poteri veri dal loro antico dominio.
Togliamoci le illusioni della varie fascinazioni e lavoriamo da persona a persona, in orizzontale: così si espande il nostro movimento del risveglio di coscienza.
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