KossiMonti: un governo per gestire due emergenze? La risposta delle coscienze.
di Fausto Carotenuto
Gli attentati si infittiscono. Subito un succedersi di dichiarazioni ansiogene sul risorgere del terrorismo. Ci vogliono prendere in mezzo tra crisi economica e terrorismo?
Anche la crisi economica, la disoccupazione e le tassazioni esagerate creano un terreno di protesta che facilmente può essere spinto alla violenza, terroristica ma anche di piazza, come si è visto davanti alla sede Equitalia di Napoli.
Forse la crisi non ci ha spaventato abbastanza. Non ha condizionato ancora del tutto la classe politica. Che è ancora recalcitrante. Non ha atterrito sufficientemente l’onda di risveglio delle coscienze, che ha altro da fare e da pensare, per fortuna.
Non si riesce a forzarci verso il superstato europeo e alla perdita di sovranità alla velocità che qualcuno vorrebbe imporre. E allora si gioca al rialzo.
Quando Il terrorismo e la violenza si impossessano delle buone cause di critica al governo e al sistema di potere, queste cause – grazie al megafono dei media – perdono forza, si indeboliscono nell’opinione pubblica e si espongono al sistema repressivo.
Terrorismo e sistema repressivo rispondono spesso alla stessa strategia di manipolazione.
All’emergenza economica si potrebbe sommare quella terroristica e dell’ordine pubblico.
Basta premere i bottoni giusti…
Sembra quasi un segnale in questa direzione la nomina del superpoliziotto De Gennaro – con la sua nota performance al disastroso e drammatico G8 di Genova – a Sottosegretario ai Servizi Segreti. Nomina in genere riservata ad un politico.
Governo dei tecnici della finanza potrebbe allargarsi ai tecnici della “sicurezza”, del controllo delle folle, della “gestione” dell’ordine pubblico, della lotta al terrorismo.
La creazione di un ibrido a due teste, che alle competenze economiche di Monti, del tipo di quelle di Ciampi o di Prodi, unirebbe quelle tipiche della famigerata stagione Kossighiana.
Un governo abile ad usare le emergenze per tirare dritto verso la revisione totale del quadro politico, per farne uno strumento molto più malleabile per il nascente Impero Europeo.
Ma non è detto…
Noi tiriamo dritto con le attività di crescita della coscienza. Nel quotidiano, orizzontalmente, intorno a noi… Con fermezza e senza odio. Sereni e coscienti del fatto che mai come nella nostra epoca le coscienze sono cresciute in grandi numeri. E sono coscienze molto difficilmente schiavizzabili.
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